Baba Yaga - Draco Malfoy

1. Baba Yaga

'' L'uomo Nero di nuovo tornerà e un bimbo cattivo via porterà ''

Correva l'anno 1998, Lord Voldemort aveva finalmente riacquistato il suo esercito di servitori. La famiglia Malfoy sedeva al tavolo del potente mago, Draco era stato affidato al Signore Oscuro per essere plasmato a sua immagine e somiglianza, gli aveva insegnato a uccidere, a vincere. Nonostante sua madre Narcissa non fosse d'accordo a questa unione non avevano altre possibilità dato che il padre Lucius Malfoy era stato rinchiuso ad Azkaban e qualcun altro avrebbe dovuto prendere il suo posto alla tavola.

Draco aveva seguito Voldemort in ogni sua impresa, era diventato un' omicida, aveva sangue freddo e nessuna paura. La sua unica preoccupazione era quella di riuscire a salvare Narcissa durante la battaglia, non avrebbe risparmiato nessuno qualora avesse intralciato il suo cammino. Gli erano stati dati diversi nomi durante la sua ascesa al potere tra cui Baba Yaga.

Baba Yaga ha una derivazione russa, fa parte di una famosa leggenda la quale parla di questa strega che vive all'interno di un bosco e agisce nell'ombra. E' rapida ed invisibile, come lo era lui. Era diventato un killer spietato, i Mangiamorte presenti durante le sue missioni parlavano di un pazzo, potente e manipolatore che senza il minimo rimorso uccideva a sangue freddo qualsiasi persona: donne, bambini, anziani. Chiunque il Signore Oscuro volesse morto, Draco era pronto a soddisfarlo con l'unica condizione che la madre restasse al sicuro da quel mondo, al sicuro da ogni tipo di minaccia.

Questo era diventato, il suo fisico longilineo e l'abito scuro lo rendeva ancora più inquietante, era un leader, nessuno avrebbe mai osato contraddirlo, era l'unico che veniva considerato da Voldemort, l'unico a cui venivano affidate le mansioni più dure. Draco però non mostrava alcun tipo di divertimento mentre portava a termine ciò che gli era richiesto, al contrario di sua Zia Bellatrix che godeva nel vedere i mezzosangue uccisi e torturati, Malfoy si limitava a uccidere non prestava attenzione alle sue vittime, non le guardava mentre si contorcevano dal dolore. I suoi occhi erano spenti, il suo volto era scavato dal rimorso. Probabilmente non era quello il futuro che si sarebbe aspettato, non pensava che sarebbe riuscito ad arrivare a tanto durante la sua esistenza.

Quel giorno Voldemort lo convocò al suo cospetto, era solito intrattenersi nella villa dei Malfoy, ormai era diventata casa sua. Aveva preso un'ala del castello e l'aveva adibita alle riunioni con i suoi servitori, lui sedeva su di un enorme trono nero, il suo serpente Nagini scorreva lentamente sotto i suoi piedi e aspettava impaziente di poter divorare la prossima vittima. Le lunghe dita del mago giocavano con la bacchetta, la rigirava prima in una mano e poi nell'altra creando un fastidioso e inquietante ticchettio, l'unico rumore che si poteva udire in quella sala, l'unica sinfonia che era concessa, altrimenti regnava il silenzio. Voldemort amava il buio, l'assoluta assenza di rumore, sapeva quanto fosse inquietante per chiunque entrasse in quell'ambiente e gli piaceva la sensazione che creava negli altri.

Finalmente Draco fece il suo ingresso, si mise in ginocchio davanti al Signore Oscuro, quest'ultimo aveva arricciato le labbra come se stesse sorridendo, era il suo braccio destro si fidava ciecamente di lui e ora avrebbe dovuto fare qualcosa di ancora più importante '' Baba Yaga eccoti finalmente '' Voldemort si alzò per raggiungere il ragazzo che era ancora piegato al suo cospetto e gli fece un cenno con il capo e gli permise di sollevarsi.

'' Mio signore i Mezzosangue che risiedevano nelle segrete sono stati uccisi come richiesto, purtroppo nessuna novità sulla bacchetta di Sambuco '' La voce di Draco era tremante anche se non dava cenni di cedimento, era abituato a parlare con lui, sapeva però che le cattive notizie non erano bene accette. La maledizione Crociatus gli era stata inflitta svariate volte nel corso di quell'anno, era l'unico che riusciva a resistere a quel dolore.