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Can che abbaia non morde


Quando i due Serpeverde tornarono alla loro tenda furono colpiti da una profonda tristezza, Evie nonostante faticasse a reggersi in piedi aveva visto chiaramente il letto di Theo ancora disfatto, le sue pergamene poggiate ovunque nella stanza e i suoi vestiti perfettamente impilati sulla sedia accanto il comodino. Tutto era rimasto uguale, con l'unica differenza che lui non c'era più e niente avrebbe potuto riportarlo indietro.

La parte più difficile arrivó quando Pansy e Blaise varcarono l'ingresso, avevano il fiatone entrambi. Stavano aspettando notizie che tardavano a arrivare, sapevano che Nott era partito per andare a salvare Evie e non vedevano l'ora di sapere che fosse andato tutto bene.

I quattro ragazzi si guardarono negli occhi, non fu difficile capire che in realtà niente era andato come doveva andare. Evie non riusciva più a reggere la pressione e ricominció a piangere cercando di spiegare cosa fosse successo. Raccontò della bacchetta, dei ghermidori e di Theo che stupidamente aveva pensato che morire per salvarla sarebbe stata una cosa giusta.

Pansy cadde sulle ginocchia non appena sentì l'accaduto, Blaise si accasciò accanto a lei sostenendola. Anche se non era mai stato palese il loro rapporto, per quei due, Theo era la cosa più vicina a un fratello. Si sostenevano dai tempi della scuola, non aveva mai permesso a nessuno di toccarli. Erano i " tre moschettieri '' come adorava chiamarli la professoressa McGranitt, sempre insieme. Erano insieme anche quando ricevettero quel dannato marchio, ed erano insieme durante le prime battaglie. Il primo sentimento per Pansy, fu la rabbia, non faceva altro che urlare chiedendosi perché fosse stato così stupido da lasciarli.

Poi arrivó la tristezza assoluta, quel senso di vuoto che pensava di provare solo Evie, in realtà, si era già fatto spazio anche nel petto della sua amica.

" Un fottuto egoista, ci ha lasciati qui ''

Continuava a ripetere mentre singhiozzava, Blaise la prese per il braccio incitandola ad alzarsi da terra " Cosa cazzo stai dicendo ? Lui è sempre stato così, era buono '' Zabini non era un ragazzo di molte parole, si era relazionato a fatica con qualunque altro studente, ma con Nott era avvenuto tutto in modo naturale. Non voleva fosse ricordato come un codardo che aveva preferito morire invece di combattere, bensì come un eroe che aveva salvato tutti donando la propria vita.
Perché era così, Theodor Nott era un ragazzo buono e tremendamente coraggioso.
Queste sarebbero state le parole che poi avrebbero inciso sulla lapide posta nel cimitero di famiglia. Non avrebbero avuto altro modo per descriverlo.

Quei quattro ragazzi avevano avuto vite difficili. Diventare un Mangiamorte non era stata una scelta bensì un obbligo da parte delle loro famiglie, per tutti tranne che per Evie, lei aveva scelto pensando di fare la cosa giusta, ma l'unica cosa che aveva ottenuto era la morte delle persone che le stavano vicino.

I ragazzi della guerra.

Pansy prese una pergamena e una piuma, scrisse alla famiglia di Theo informandoli della spiacevole perdita. Non sapeva se gli sarebbe importato, da quando avevano scoperto il suo cambio di rotta nella guerra non scorreva più buon sangue fra loro ma pensò che una cosa del genere andasse detta. Non potevano semplicemente scoprirlo, e dovevano sapere che se ne era andato da eroe, avrebbero dovuto piangere la sua morte qualunque posto avesse deciso di prendere.
Quando smise di scrivere chiamò il suo gufo, si alzò dalla sedia e si diresse alla vetrinetta degli alcolici. Ormai per Pansy era normale farlo, affogava i suoi pensieri nel Whisky sperando di svegliarsi da uno strano sogno. Aprì la bottiglia, in un primo momento guardò i bicchieri pesando di prenderne uno, ma poi date le circostanze si attaccó al collo di vetro inghiottendo quanto più liquido possibile.

Baba Yaga - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora