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Da quando hai capito la differenza tra bene e male ?


Evie non stava guarendo come si aspettavano, il suo fisico rifiutava le cure. Theo non si era mai allontano da lei, non lo stava facendo per fare un favore a Draco ma per sé stesso. Non poteva e non riusciva a vederla in quello stato. Le teneva costantemente una pezza bagnata fredda sulla fronte, e le dava le medicine agli orari esatti. Quando le crisi diventavano più forti allora passava alle pozioni calmanti, ma quelle la stremavano ancora di più.

Era dimagrita parecchio dal giorno dell'attacco, anche se Nott aveva provato a farla mangiare, il dolore le impediva di pensare e fare qualsiasi altra cosa. Le uniche parole che riusciva a pronunciare erano sempre le stesse '' Draco '' - '' Dove sei '' . La sua mente era sconvolta, a tratti sembrava avesse le allucinazioni e questo la portava a gridare nel pieno della notte. Era in quei momenti che Theo si metteva sdraiato accanto a lei e le teneva la mano sussurrandole che in realtà andava tutto bene e poteva riposare tranquilla, era diventato lui stesso l'unico che riusciva a calmarla.

Voldemort era stato informato delle sue condizioni, e aveva incaricato Theodor di guarirla, ma non aveva tempo da dedicarle. La guerra era più importante di qualsiasi altra cosa o persona.

**

Passarono giorni, fu' proprio durante una di quelle mattine che finalmente Evie riuscì a aprire gli occhi uscendo completamente dal coma dov'era entrata. La luce soffusa delle candele le rese più semplice riuscire a tenere lo sguardo vivo. Fece andare la vista da una parte all'altra della stanza come se non ricordasse esattamente cosa fosse successo fino a quel momento. Doveva ricordarsi di quel luogo, era come se la sua mente stesse cercando il dormitorio di Hogwarts, ma la scuola era solo un'illusione lontana. Finalmente la testa smise di girare e tutto le sembrò più chiaro.

Cercò di alzarsi lentamente dal letto, era la prima volta che metteva i piedi a contatto con il pavimento, fino a quel momento era stato Theo ad aiutarla per fare qualsiasi cosa. Era una sensazione strana, ma piacevole. Notò sulla sedia la sua vestaglia e la mise. L'unica cosa avrebbe desiderato fare in quel momento era una doccia, levarsi quella sensazione orrenda di morte che aveva addosso.

Fu' catturata da un verso che sentii poco distante, a qualche metro da lei vide Nott, sdraiato su due sedie arrangiate. La divisa nera delineava perfettamente le sue forme. Il tessuto elasticizzato enfatizzava i muscoli che si contraevano a ogni respiro. Le braccia incrociate al petto, la mano destra teneva saldamente la bacchetta. I ricci castani che nascondeva gli occhi chiusi. Le sembrò una visione celestiale, sapere che qualcuno era talmente preoccupato per lei da non lasciarla nemmeno per un secondo la faceva sentire bene.

Prese una coperta che aveva sul letto e si avvicinò al ragazzo, cercò di fare il più piano possibile per non svegliarlo e glie la mise addosso, quando si girò di spalle per raggiungere il bagno lui però si svegliò di colpo '' Evie oddio ! '' furono le uniche cose che riuscì a dire. La felicità che provava in quel momento non riusciva a controllarla, un sentimento che non provava da molto tempo.

Evie si voltò nuovamente verso di lui accennando un sorriso mentre cercava di coprirsi con la vestaglia, lui si alzò subito e le avvolse le braccia attorno la schiena. Non si erano mai abbracciati, nemmeno sfiorati in quel modo. Se avessero raccontato a Evie cosa avrebbe fatto per lei solo un anno fa, non ci avrebbe mai creduto, Theo aveva passato molto tempo a scuola cercando di distruggerla. Eppure, ora, era l'unico che era riuscito a rimetterla in sesto senza mai abbandonarla.

Baba Yaga - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora