7 - Melodie

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Draco era convinto che ci fosse di più, quella ragazza aveva qualcosa che lo rendeva vulnerabile. Quando la guardava sentiva le sue viscere ribollire dalla tentazione di possederla. Non era facile combattere con questo sentimento. Era come avere un carbone ardente in bocca, la passione, il dolore, la voglia di scoprire cosa stesse nascondendo. Era così simile a lui per certi versi, era così intimamente affine alla sua idea di solitudine. Ma lui non doveva in alcun modo farsi vedere così, lui era cattivo, non è vero ? Era importante rimanere Vigili sull'obiettivo, doveva scoprire cosa la portasse da Silente. Non poteva sicuramente essere solo una vile coincidenza, una volta sì, ma due no.

Passò il resto della giornata a indagare su di lei, sapeva che avrebbe trovato risposta nei libri, doveva scoprire da dove arrivasse. Ma scavava a fondo, più veniva buttato fuori pista. Niente, era come se lei non fosse mai esistita. Ma era reale, lei non era solo un sogno, esisteva. Quindi perché la sua storia non compariva da nessuna parte ? Perché la sua famiglia non era in nessun libro di storia di Maghi?. Era così frustrante per Draco non trovare alcun tipo di indizio. Questo lo portava solo ad affermare la sua idea che ci fosse molto di più dietro a quella ragazzina.

Doveva leggerle la mente, l'unica possibilità che aveva di scavare a fondo era quello di vedere i suoi ricordi. Ma come poteva farlo se lei non di fidava di lui ? Per praticare un Legilimens, la persona che hai davanti deve affidarsi completamente a te, deve concederti il permesso di leggere i suoi ricordi più intimi. Doveva cambiare tattica, doveva renderla vulnerabile. Più pensava a lei, più il suo corpo si irrigidiva, era strano, nessuno aveva mai provocato in lui quell'effetto.

Lanciò il libro che aveva davanti dritto contro il muro, era infuriato con se stesso, stava combattendo una lotta tra cuore e testa che non era mai stato addestrato a condurre. Lui era Baba Yaga, un Killer, non si era mai preoccupato dei problemi adolescenziali. Forse avrebbe voluto farlo in passato, ma adesso i suoi doveri erano altri non c'era niente che poteva condurlo a una vita così effimera.

'' E' tutto così patetico ''

Continuava a ripeterselo, non riusciva a pensare a altro, era quasi come se fosse stato inghiottito da se stesso. Sembrava che il cuore gli stesse uscendo dal petto, era il panico. Quando ti addestrano ad avere tutte le risposte, quando ti crescono come un pazzo, ti convinci di essere tale. Quando nessuno si preoccupa per te, se non un essere Oscuro, credi di essere come lui. Non poteva in alcun modo farsi manipolare.

'' Sono io che vinco, sono che io che vinco cazzo ! ''

Stava impazzendo, capì che se fosse andato avanti in quel modo avrebbe portato il suo corpo a uno stato che non voleva vedere. Mise la mano in tasca e tirò fuori un'altra, l'ennesima, dannata boccetta. Ingerì il liquido e si concentrò sul respiro. '' Ora farà effetto '' diceva a se stesso mentre con le dita si massaggiava le tempie. Poi ecco quella calma apparente, quel finto momento di tranquillità. Le sue emozioni erano state placate, il suo respiro era tornato regolare. Decise di alzarsi e fare due passi, ormai ad Hogwarts era calata la notte. Non si era accorto delle ore che passavano, era troppo concentrato a cercare indizi.

Fu felice perché non avrebbe incontrato nessuno, raggiunse la sala comune Serpeverde. Si mise seduto davanti al piano forte, fu condotto a suonare. Era una melodie triste, molto simile a quella che sentiva tutti i giorni in camera sua. Il rumore della pioggia echeggiava sotto le sue note. Era tutto così cupo, ma allo stesso tempo affascinante. Quel suono così leggero ti entrava dentro, era il suo '' io '' interiore che veniva fuori sotto forma di note. Se qualcuno avesse prestato attenzione a tutte quelle scala minore che inseriva, forse si sarebbe accorto di quanto stesse realmente soffrendo. Fuori freddo come il ghiaccio, dentro solo come il buio.

Baba Yaga - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora