Baba Yaga - Draco Malfoy

16 - Rispetto

Draco decise di seguirla, oltre a controllare dove sarebbe andata voleva essere sicuro che stesse bene, ormai provava per lei quel senso di appartenenza che non aveva mai provato con nessun altro. Era consapevole che l'avrebbe odiato, che non gli avrebbe permesso di parlarle, ma a lui non interessava. Anche solo osservarla da lontano poteva bastargli.

Evie era una piena crisi di panico. Uscita da quella stanza era corsa tra i corridoi. Era notte fonda e sapeva non avrebbe incontrato nessuno a girovagare. Poteva sfogarsi per quanto le fosse possibile. Le lacrime continuavano a scorrere indomabili. Più cercava di tranquillizzarsi, più il corpo decideva al posto suo. Non era più padrona di se stessa. Draco aveva in mano la sua vita e Silente aveva in mano i suoi ricordi. Si sentiva in trappola.

Aveva appena scoperto che i suoi genitori non erano chi pensava, Mangiamorte uccisi dal loro stesso capo. Si interrogava sul perché le era stato nascosta una verità così grande e così importante. Non sapeva più di chi avrebbe potuto fidarsi. Ogni volta che si lasciava andare con qualcuno, quello ,  aveva sempre il suo tornaconto. Per quanto fosse spregevole, Malfoy era stato l'unico a mostrarle la verità, ma ora voleva impedirle di scavare a fondo. Era chiusa in un circolo vizioso.

Si accasciò a terra, portò le ginocchia al petto e si strinse con le braccia, lasciò andare la testa in basso mentre le lacrime le percorrevano il volto. Si sentiva così piccola e vulnerabile. Nessuno l'avrebbe salvata. Era esausta e priva di un qualsiasi motivo per andare avanti. Cominciò a chiedersi se l'unica cosa da fare fosse affrontare Voldemort e chiedere direttamente a lui perché aveva fatto una cosa del genere. Un essere così spregevole non avrebbe avuto motivo di mentirgli, farle del male sarebbe stata la cosa che più lo avrebbe appagato.

Sentii dei passi in lontananza, ma non era pronta per affrontare anche Gazza e i suoi rimproveri '' Gli alunni non devono girare per i corridoi di notte '' Pensò, già immaginava come l'avrebbe riaccompagnata in malo modo nel suo dormitorio. Ma c'era qualcosa di strano, il rumore dei passi era finito proprio vicino a lei ma nessuno stava parlando. Alzò la testa di colpo e lo vide. Quel ragazzo biondo nel suo perfetto abito nero, che la guardava senza dire una parola.

Si fissarono per alcuni secondi che sembrano minuti interminabili. Poi Draco scese al suo livello sedendosi accanto a lei '' Possiamo scoprire la verità '' disse con un tono dolce, non più severo, era sincero.

'' Credo che tu abbia già fatto abbastanza '' Evie era furiosa, non credeva a una parola di quello che le stava dicendo. Non le permetteva di parlare con Silente e quindi il processo per scoprire cosa nascondeva sarebbe stato più lungo e lei non voleva più aspettare.

Il ragazzo le prese il mento e le girò la testa così che potesse guardarlo negli occhi '' Io voglio aiutarti, ma tu devi collaborare '' Si fermò a guardarle le labbra che avrebbe voluto riassaporare, ma cercò di controllarsi'' Se ora vai da Silente a dire quello che hai scoperto si interrogherà su come hai fatto, e io potrei avere delle gravi ripercussioni. Hai il mio marchio non permetterò a nessuno di toccarti, quindi aiutiamoci a vicenda. ''

La ragazza cominciò a pensare che forse aveva ragione, se avesse rivelato ciò che aveva scoperto probabilmente le avrebbe manipolato di nuovo la mente cancellandole nuovamente il ricordo. Doveva fidarsi di qualcuno, aveva un bisogno disperato di aiuto e decise di affidarsi all'uomo nero.

Alcune lacrime ricominciarono a segnarle il volto '' Non voglio vivere così '' le parole le uscirono soffocate mentre guardava il ragazzo davanti a lei. Voleva sfogarsi e spiegare cosa stesse provando, non le importava se Malfoy l'avrebbe giudicata debole, perché lei in quel momento era davvero a pezzi. '' Vorrei solo sentire qualcosa '' continuò '' QUALCOSA CHE SIA REALE ''alzò leggermente la voce mentre si abbandonava tra le braccia di Draco.