Baba Yaga - Draco Malfoy

17 - Oscuro

La notte passò velocemente mentre i due Serpeverde dormivano incatenati l'uno all'altra, era incredibile come fino a poche ore prima lottavano per la loro indipendenza mentre adesso cercavano con tutte le forze di non interrompere quell'abbraccio.  Due anime a pezzi, in balia degli eventi della vita.

L'amore è passione, qualcuno senza cui non vivi. Una vera e propria ossessione.

Draco era bravo in questo, il suo carattere lo portava a tenersi stretto le cose più care, le persone più vicine a lui non avrebbero mai potuto fare qualcosa che lui non ritenesse giusto. Era fatto così, una gelosia a tratti malsana ma che gli serviva per essere certo che nessuno soffrisse.

Si portava dentro il macigno di essere un killer, ma non avrebbe mai fatto del male a chi amava, non avrebbe mai concesso a nessuno di toccare le sue cose e ora Evie era SUA. La giovane Serpeverde aprii piano piano gli occhi, le luci del mattino invadevano la stanza portandoli a svegliarsi. Quando si rese conto di essere ancora abbracciata a lui, una vampata di calore la percorse dai piedi fino alla punta dei capelli. Si sentiva così protetta, nonostante ci fossero molte cose che non capiva di lui, ne aveva scoperte altrettante che invece la portavano a stargli accanto.

Decise di alzarsi cercando di fare meno rumore possibile, non voleva svegliarlo, Draco aveva i capelli leggermente scombinati, il viso finalmente rilassato, il suo petto si alzava a ritmo del suo respiro calmo. Era uno spettacolo per gli occhi e Evie si prese tutto il tempo necessario prima di distogliere lo sguardo da quella figura, quasi angelica. Guardava i segni che aveva sul corpo, come dei tatuaggi che raccontavano la sua storia, era segnato da simboli arcaici. La magia più antica si estendeva sulla sua pelle. Si rese conto che quelle erano rune con le quali si difendeva dagli attacchi. Si guardò il polso e si accorse che il marchio era uguale a uno dei disegni di Draco.

Capii che sarebbero stati legati davvero, i loro simboli erano uguali e se messi vicini combaciavano perfettamente, Evie si sentiva appartenere a qualcosa. Si sentiva finalmente felice che qualcuno la proteggesse come stava facendo lui.

'' Fissare le persone mentre dormono non è buona educazione '' mugugnò Draco che nel frattempo si era accorto di quello che stava accadendo, si sarebbe goduto lo spettacolo prima di metterla in imbarazzo. La ragazza arrossii, si spostò i capelli dietro l'orecchio e si alzò velocemente dal letto '' Credo che andrò a farmi una doccia '' , presa dalla vergogna di esser stata scoperta, si rivestii velocemente e andò verso la porta.

Non diede modo al ragazzo di dirle altro, uscii velocemente e andò verso la sua stanza. Doveva lavarsi e pensare a cosa stava accadendo. Presa dal vortice di novità che la stava circondando non si era ancora fermata a riflettere a tutto il processo che l'aveva portata a essere così vicina a Draco, suo padre non era chi diceva di essere e la sua famiglia era stata uccisa dal Signore Oscuro.

Aprii l'acqua calda, era quasi ustionante, voleva pulirsi da quelle sensazioni orribili. Non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine del suo vero padre che moriva insieme a sua madre. Perché Silente le aveva mentito ? Era tutto così assurdo e impossibile da decifrare, solo scavando ancora nei suoi ricordi, forse, avrebbe potuto scoprire altro sul suo passato. L'unica cosa che la riportava a respirare normalmente era il ricordo del corpo di Draco che la stringeva e la possedeva come mai fatto prima. Oltre a aiutarla la stava salvando. C'era qualcosa in lui che non la convinceva, quell'ombra oscura che si impossessava di lui ogni volta che il discorso finiva sui Mangiamorte o sulla sua famiglia. Non parlava mai di se stesso, lei poteva solo ipotizzare su chi fosse e cosa lo aveva portato ad avvicinarsi.

Uscii dal bagno, si mise la divisa, quella dannata divisa , la odiava così tanto, e dopo quello che aveva scoperto gli avrebbe dato fuoco. Percorse i lunghi corridoi e Andò verso la sala grande, sperando di incontrare quegli occhi azzurri.