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'' Io sono una povera stupida ''


Draco si sentii una merda per questo, credeva di comportarsi nella maniera più giusta per poterla proteggere. Non pensava che questo sarebbe stato motivo di odio nei suoi confronti, quando diventi spietato con chiunque, credi di doverlo essere per tutta la vita. Sacrificare Nott per avere Evie tutta per sé gli sembrava la cosa più logica da fare. Anche se per alcuni sarebbe suonato come un terribile compromesso, per lui era il prezzo da pagare per essere felice.

L'afferrò per il polso, cercava di trattenerla, non voleva vederla scappare ancora e ancora. Avrebbe preferito morire lui stesso solo per non vederla andare via. Evie era in preda ai nervi, la fronte sudava, il respiro affannava e non smetteva di guardare Draco come se fosse la persona più terribile che avesse mai conosciuto '' Non vuoi che stia con te, ma non vuoi nemmeno che stia con un altro '' gli disse distogliendo lo sguardo '' quanto devo soffrire ancora, prima che tu sia felice ? '' .

Soffrire

Era l'unica cosa che non voleva per lei, Malfoy lottava per la sua felicità e sapere di averla ferita così nel profondo lo uccideva. '' Tendo a sabotarmi quando sono sull'orlo della felicità '' replicò il Serpeverde, digrignò i denti cercando di trattenere quel sentimento di profonda tristezza, '' Ti conviene darmi una spiegazione più ampia questa volta, non posso continuare così '' di tutta risposta Evie prese in mano la situazione rimettendosi davanti allo sguardo di Draco. Lui cominciò a allontanarsi da lei, fece qualche passo verso una stanza poco distante da dove si trovavano, lei lo seguì attendendo una risposta.

Entrarono in una camera che Evie non aveva mai visto, c'era un'enorme scrivania di legno massiccio poggiata in un gradino più in alto rispetto a tutto il resto, un divano davanti al camino acceso, e un tavolino con sopra riposto un vassoio in argento con tutti i liquori più pregiati in circolazione messi in ordine di annata. Il resto dell'arredamento riportava ai Serpeverde, ostentava la ricchezza con alcuni soprammobili dorati. Draco andò dritto verso gli alcolici, tirò fuori due bicchieri di cristallo e versò del brandy all'interno di essi, lasciò quello per Evie sul tavolino e lui si mise a sedere in un poltrona di velluto che ricordava un trono, davanti alla scrivania.

Evie prese il bicchiere e restò in piedi a guardarlo, Malfoy porse il brandy verso la ragazza come a voler fare un brindisi, ne bevve un piccolo sorso '' Nella mia giovane età ho notato che ogni volta che sono vicino a raggiungere la felicità, c'è una vocina dentro di me che mi ricorda che non me lo merito '' si soffermò sui fogli che aveva davanti, li spostò e appoggiò il bicchiere nel tavolo

'' Subito dopo sento un'altra vocina che è d'accordo con quella di prima, così diventa un enorme, fottuto, circolo vizioso, con cui mi ricordo tutti i giorni che un mostro come me non può essere felice ''

Alzò lo sguardo, era agghiacciante, incuteva timore, il fatto che avesse alzato la voce enfatizzava ancora di più l'atmosfera. Evie, però, non si sentiva in pericolo. Era come se si sentisse in colpa in quel momento. Nonostante avesse tutte le ragioni del mondo per avercela con lui, era come se avesse capito che non poteva fare in altro modo. Lui era così, avrebbe ucciso per lei se fosse stato necessario e il fatto che se la fosse presa con Nott era la dimostrazione. Evie conosceva nel profondo Draco, sapeva non fosse un mostro. Semplicemente aveva sbagliato il modo in cui leggeva la storia. Essere il braccio destro di Voldemort l'aveva reso meno umano, ma non per questo era da condannare.

'' Perciò scusami se ho quasi fatto ammazzare Theodor, ma non potevo permettermi di perderti. Sono stanco di farmi scivolare le cose belle dalle mani. ''

Baba Yaga - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora