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A volte una seconda chance è solo un'altra occasione per sbagliare


Evie e Theo si presero per mano, le loro fronti erano bagnate di sudore e il rumore dei loro cuori si poteva udire anche attraverso i vestiti. Si misero uno davanti all'altra, le bacchette rette saldamente mentre si scambiarono qualche sguardo di intesa. Non sapevano esattamente cosa stavano facendo, ma avrebbero messo tutti se stessi per riuscire a scamparla. I ghermidori nel frattempo avevano radunato altri uomini e ben presto circondarono i due Serpeverde. Non c'erano più vie d'uscita.

'' Cosa cazzo facciamo adesso ? '' domandò la ragazza mentre si guardava intorno vedendo materializzarsi i nemici uno dopo l'altro. Si passò una mano tra i capelli, la paura, quella vera non era mai stata così netta nel suo petto. Theo non era mai spiccato per lei sue arti in incantesimi, tanto meno in difesa contro le arti oscure, ma il fatto di essere figlio di maghi potenti lo rendeva tale. Era a conoscenza di una magia nera che se invocata nella maniera corretta avrebbe potuto sterminare tutti i presenti, le possibilità di vita per lui erano relativamente basse date la quantità di energia che avrebbe dovuto usare, ma in quel momento pensò di non avere altra scelta.

'' Ti fidi di me ? '' le chiese mentre le prese le braccia tirandola vicina al suo petto, '' Certo ..'' sussurrò Evie rimanendo spaesata dal gesto che stava compiendo. Lui la strinse in un abbraccio che sapeva così tanto di addio che lei capì subito le sue intenzioni.

'' Non ti azzardare a tentare di salvarmi perché sarà il contrario '' sbottò la ragazza alzando leggermente la voce mentre lui la teneva ancora stretta a sé. '' Se solo avessimo avuto più tempo .. '' Theo si scostò di pochi centimetri, quelli sufficienti per guardarla negli occhi, osservare ogni suo più piccolo dettaglio fino a soffermarsi sulle labbra, quelle labbra carnose che gli facevano girare la testa '' Perdonami '' e dopo quella parola detta come una minaccia Evie venne scaraventata dentro una bolla trasparente. Cercò di lottare con tutte le sue forze per rompere la patina che la ricopriva, ma fu tutto inutile. Con un incantesimo di levitazione la fece finire nel mezzo del lago, abbastanza lontana così da essere al sicuro. Nott aveva paura, sapeva che dopo quel momento non ci sarebbe più stato un altro respiro, un altro battito, un altro gesto. Stava per finire tutto per una battaglia che non avrebbe mai voluto combattere. Gli occhi lucidi e terrorizzati osservavano gli uomini intorno a lui mentre lentamente usciva dal nascondiglio.

Evie continuava a gridare '' TI prego fammi uscire '' - '' Ti prego Theo non farlo '' e più urlava più le sembrava che quella bolla si rinforzasse impedendole di avvicinarsi. Guardava l'isolotto dove si trovava fino a pochi momenti prima, il suo amico stava uscendo dal nascondiglio, le mani gli tremavano mentre con la testa girava per capire quanti fossero intorno a lui. Poi girò lo sguardo in direzione della ragazza e sorrise. Un sorriso di vittoria, pensava che finalmente lei sarebbe stata al sicuro, lo vide mentre le faceva l'occhiolino e si sistemava i capelli in un modo tutto suo. Dalla spiaggia, uno dei ghermidori, si accorse che Evie era in quella sfera in mezzo al lago e cercò di raggiungerla. Così il mondo si fermò per la seconda volta, Theo alzò la bacchetta e in un secondo tutto si riempì di fiamme. Stavano andando a fuoco, un enorme Drago si formò insieme all'incendio volando tra un uomo e l'altro. Non avevano scampo, ma nemmeno Nott l'aveva. Un'esplosione fece fermare il tempo, Evie ebbe la percezione di vedere tutto a rallentare. Theo non c'era più, l'isolotto era completamente spoglio. Non era rimasto più nulla.

Cominciò a piangere, lacrime di disperazione non le rendevano possibile respirare. Le sembrò di sentire la risata di Theo quando tutto si fermò. Era libero, ma lei era completamente distrutta. La bolla in cui era stata richiusa si sciolse lasciandola finire in acqua, cominciò a nuotare con le poche forze rimaste verso il luogo dell'esplosione. Raggiunse la spiaggia tirandosi in piedi, i vestiti completamente bagnati, i capelli gocciolanti, ma niente in confronto ai suoi occhi che non potevano smettere di piangere. Corse ovunque cercando anche il più piccolo dettaglio che le facesse credere che Nott si fosse salvato, ma non c'era più nulla. Non c'era più anima viva, si accasciò sulle ginocchia attutendo i singhiozzi nella terra arida, non aveva le forze di reggersi in piedi. Non poteva credere di aver permesso, ancora una volta a qualcuno, di sacrificarsi per lei.

Baba Yaga - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora