3 - Bugie

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Le prime luci dell'alba entrarono dai vetri della biblioteca, Draco era seduto sull'enorme cornicione vicino alla finestra e guardava fuori aspettando che la luce fosse più intensa, aspettando fino all'ultimo per godersi il panorama, la quiete. Quello era l'unico momento della giornata in cui gli sembrava fosse tutto normale, niente mostri, niente Voldermot, solo lui e il giorno che stava nascendo. Mise in ordine il libro che aveva letto quella notte, anche se i suoi pensieri non riuscivano a concentrarsi sulle parole scritte, continuava a ripensare a Evie, a quello che era appena successo tra di loro. '' Solo un'inutile ragazzina '' ripeteva, credendo che così facendo avrebbero allontanato il ricordo dei suoi occhi verdi, delle sue mani tremanti mentre erano l'uno contro l'altra, il rumore del suo respiro mentre la teneva stretta contro il muro.

Draco era un dominatore, gli piaceva avere il controllo e quella notte era riuscito ad averlo quasi del tutto mentre affrontava la Young, ma non poteva distrarsi in quel modo. Lui era lì per un motivo specifico, non era contemplato il divertimento. L'aveva promesso a sua madre che l'avrebbe tratta in salvo e per farlo doveva ritrovare quella maledetta bacchetta.

Si recò verso la sua stanza, andò verso il baule che aveva abbandonato ai piedi del letto, aprì le serrature e ravanò all'interno di esso cercando delle pozioni che aveva creato lui stesso, gli servivano per calmare le ansie e per tenere attiva la mente. Ormai era solito farne uso, nonostante non fosse consigliata l'assunzione prolungata di certi intrugli lui ne aveva un estremo bisogno. Non era più concentrato su ciò che potesse fargli male, su ciò che sarebbe potuto succedergli. Per quanto gli guardasse poteva anche morire, l'importante era portare a termine il suo incarico. L'importante era mettere fine alla battaglia, vincere o perdere, era solo questione di salvare Narcissa.

Una volta trovato ciò che stava cercando, uscì dalla stanza sistemandosi la camicia, si passò una mano tra i capelli per renderli esattamente allineati con il suo volto e andò verso le aule di lezione. Per non destare troppi sospetti doveva seguire i piani scolastici anche se è inutile dire che non aveva bisogno, aveva imparato tutto ciò che gli fosse utile per sopravvivere. Baba Yaga non aveva rivali, non aveva paura.

***

Evie aveva passato una notte tormentata, non riusciva a capacitarsi di come si era fatta sottomettere da quel ragazzo, di come non si fosse opposta al suo volere. Era bravo, un manipolatore senza eguali, sarebbe stato in grado di convincere chiunque a fare qualsiasi cosa se avesse voluto.

Quando fu il momento di alzarsi ci mise un attimo prima di scoprirsi dalle coperte e andare verso il bagno. Non era sicura di volerlo rivedere, sapeva di avere alcune lezioni insieme a lui, come un bravo topo da biblioteca aveva spiato il suo orario scolastico. Ormai però, si era fatto tardi non avrebbe potuto aspettare nemmeno un altro minuto coccolata dal caldo delle coperte.

Si fece una doccia calda, passeggiandosi il petto, l'incantesimo che Draco le aveva inflitto le aveva procurato un livido non indifferente che dalle costole fino ad arrivare all'ombelico. '' Che stronzo '' la sua testa continuava a ripetere questa frase mentre si massaggiava la parte coinvolta con lo schianto. Spense l'acqua, si asciugò i capelli e indossò la divisa Serpeverde. Odiava terribilmente la nuova uniforme, gli anni scorsi le ragazze potevano scegliere se indossare i pantaloni o la gonna e naturalmente Evie sceglieva sempre ciò che la rendeva invisibile. Quell'anno invece decisero che era meglio diversificare gli uomini con le donne obbligandola quindi a indossare quell'indumento che considerava '' succinto '', la gonnella non era sicuramente una cosa che avrebbe mai voluto mettere.

Prese i libri, e andò verso l'aula di difesa contro le arti oscure, era quella la prima lezione del giorno.

Quando entrò in stanza, notò subito la chioma bionda del ragazzo che l'aveva colpita alle spalle la sera prima, cercò disperatamente un posto che fosse il più lontano possibile da lui. Non voleva essere distratta, non voleva degnarlo di uno sguardo. Ciò che era successo solo qualche ora prima era stato sufficiente.

Baba Yaga - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora