-20 A volte ritornano

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Le neuroscienze affermano che sia biologicamente più sano confessare ciò che pesa nella nostra mente.
Gopal Chopra dichiarò che "Quando teniamo un segreto la corteccia prefrontale incaricata dai processi decisionali comunicherà alla mente che tenere un segreto è un male,premendo sulla corteccia cingolata e portando al corpo a produrre l'ormone dello stress".
In poche parole più grande si fa il segreto e peggiore sarà il conflitto dentro di noi.
Sigmund Freud  invece sostiene che "Nessun mortale può mantenere un segreto a lungo. Se la bocca resta muta parlano le dita, e il tradimento trasuda da ogni poro ".

Restarono abbracciati sotto alla soglia di casa, lei era stanca, la mente era affollata da pensieri ingarbugliati e non riusciva ad uscirne.
Lui la sostenne con le braccia,la fece sedere sul divano rassicurandola ,prese le sue mani gelate le portò alla bocca riscaldandole col suo alito.
Si abbandonarono in un abbraccio,lei appoggiò la testa sul suo petto ,l'unico posto al mondo dove voleva stare in cui si sentiva al sicuro.

Can:"Vuoi dirmi cosa ti succede?"

Norah:"È necessario parlare?Non possiamo stare semplicemente così in silenzio?Vorrei solo stare bene qui con te, vorrei che tutto si fermasse in questo momento...la vita, il tempo, lascia che tutto sia fuori da quella porta.."

Quella risposta lo strani',recepi' che in lei c'era un profondo tormento,sospiro' alzando lo sguardo verso il soffitto, la strinse ancora più forte e lasciò che fu così

Can:"Va bene Norah....resta qui e sarà tutto come tu desideri"

Si addormentò sfinita sulle sue gambe,quando era con lui tutto il male spariva magicamente come se si placasse ,le mani di Can continuarono ad intrecciarsi nei sui morbidi capelli,gli stessi che spesso si ritrovava sui vestiti.Si risvegliò d'assalto dal suono della suoneria del suo cellulare che proveniva dalla borsa.Era Ron ,era preoccupato dopo averla lasciata al bar non ebbe più notizie di lei.

Norah:"Tranquillo Ron...sto bene...tra un po' arrivo"

Can:"Come ti senti?"

Norah:"Meglio..."

Can:"Quindi ora mi dici che hai?Cosa c'è che non va?"

Norah:"Can è una cosa che riguarda me..ti prego lascia che la risolvi da sola "

Can:"Quindi non me lo dirai?"

Norah:"Un giorno ti racconterò ogni cosa...per favore non chiedermi altro.."

L'espressione di Can cambiò del tutto, divenne freddo e scostante, si senti' messo da parte dalla donna che amava,mentre lei continuava ad essere al centro del suo mondo e la ragione di ogni giorno.

Nessuno dei due riuscì ad affrontare la notte serenamente, lei la passò alla finestra osservando inerme il cambiamento del cielo,lui seduto al centro del letto aspettando l'alba, per entrambi domani era già oggi.

Norah:"È già mattina e sento i passi di Ron e Alba al piano di sotto che frenetici consumano la colazione per poi correre in azienda. Oggi non ho voglia di lavorare...Mi chiedo se Can è già sveglio forse dovrei raggiungerlo come faccio ogni mattina...potrei chiamarlo e sentire la sua voce,...che faccio?Uff e se poi continua con le domande? Mi siedo sul letto ancora intatto,stanotte non mi ci sono infilata sotto queste lenzuola...osservo i miei piedi e inconsciamente iniziano a muoversi...una sensazione di libertà mi invade...sto bene quando ballo"

Ron:"Nero' dai andiamo...che fai ancora in pigiama...?"

Norah:"Ron scusami,ti dispiace se oggi non vengo?Vorrei raggiungere Can a pranzo e poi non ho proprio voglia di vedere gente "

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