-13 La leggenda del filo rosso

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Una leggenda giapponese,originaria dalla Cina ,narra che se ad un uomo ed una donna viene regalato un filo rosso attaccato al dito mignolo della mano sinistra,unisce indissolubilmente due anime gemelle.Non è  visibile,è  lunghissimo ed indistruttibile.Essendo molto lungo,il filo spesso si aggroviglia creando intrecci e nodi,che possano creare difficoltà  alle anime destinate.
Ma ogni groviglio che verrà  sciolto, sarà il superamento degli ostacoli,ed ogni nodo sciolto servirà  a rafforzare il legame.

Se Norah si era precipitata in Italia dopo la telefonata di sua madre,Can,rimase per qualche minuto seduto su una sedia grigia e scomoda in aereoporto,con la testa tra le mani e ignaro del motivo della sua partenza.
Si avvicinò  un anziano signore,forse proveniente dal Giappone con una lunga tunica nera

Anziano:"Tutto bene figliolo?"

Can alzò  la testa e con lo sguardo ancora dolorante,restò  in silenzio le parole non gli uscivano .Scosse solo la testa e fece un lungo sospiro.

Anziano:"Hai gli occhi di chi soffre per amore...prendi questo"

Dalla tasca l'anziano tirò  fuori un filo rosso,gli spiegò della famosa leggenda e dell'importanza del legame che hanno le due anime gemelle.
E prima di allontanarsi definitivamente gli disse che il filo spesso si aggroviglia, ma pian piano che essi si sciolgono sarà  sempre un passo verso la persona amata.

Legò il filo rosso al polso sinistro, in realtà  non credeva a quella leggenda,ma volle credere a quel signore che in qualche modo lesse la sua anima.
Telefonò  in azienda decise di prendersi un giorno di pausa,chiamò  il suo allenatore Umut e sfogo' la sua rabbia tra fit boxe e combattimento a corpo libero.

Norah arrivò  finalmente a Mirarocca,al Casale dei nonni,pagò di fretta il taxi e salì  le scale di legno che portavano all'interno del salotto.

Norah:"Mamma....nonna....dove siete?"

Sofia:"Tesoro siamo qui"

Corse in camera e vide il dottore che visitava suo nonno disteso a letto.
Emanava respiri profondi a ogni tocco dello stetoscopio,mentre nonna Imma stringeva tra i pugni un fazzoletto stropicciato con le sue iniziali.

Dottore:"Il battito è  regolare,ma mi raccomando nessun emozione e riposo assoluto "

Nonna Imma ringraziò  il dottore e lo riaccompagno' all'uscita .Norah si inginocchiò accanto al letto del nonno,gli prese la mano e se la portò  alla bocca baciandogliela.

Nonno Gio':"Bambina mia,che gioia che sei qui....sto già  meglio solo a vederti"

Norah:"Sono qui nonno,sono accanto a te....sta tranquillo"

Gli rimbocco' la coperta sulle gambe,come faceva lui quando lei era piccola,gli  diede un bacio sulla fronte e lo invitò  a riposare.

Norah:"Mamma cosa sta succedendo?"

Sofia tirò  dal cassetto dell'ingresso una lettera portata dal postino pochi giorni prima,era della banca e parlava del debito del Casale  e che se entrò due giorni non sarebbe stato saldato sarebbe stato in vendita.

Norah:"Ma com'e' possibile?"

Nonna Imma:"Siamo riuscite ad ottenere un appuntamento nel pomeriggio..."

Norah:"Ci vado io....tu resta col nonno"

Impazienti in sala d'attesa Norah e sua madre aspettavano di essere ricevute dal direttore.Passarono ore prima che si liberasse ,fu così  snervante che Norah si mangiucchio' quasi tutte le unghie.

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