Il mostro nel castello (Parte VI)

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Viktor assunse un'espressione preoccupata e si alzò in piedi, raggiungendoli -Ma... perché? Io e lei abbiamo già approfondito il rapporto, non... non è successo niente di male...- e prese per le spalle la ragazza, baciandole la guancia da dietro e proseguendo -Al massimo, se assecondassimo del tutto i nostri desideri...- e scese sul suo collo, stringendola da dietro e levando gli occhi ironici sul gemello -Potrebbe trasformare casa in una giungla...- e rise appena, divertendo gli altri due ma ad Ares passò in fretta -Non sto scherzando, ragazzi.- e baciò la fronte di Sharlize, accarezzando il volto di Viktor che sembrava molto demoralizzato -Non c'è niente di pericoloso, Ares. Altrimenti sarebbe successo qualcosa di brutto molto tempo fa...- sottolineò, guardandolo eloquente.

Sharlize alzò lo sguardo sui due, arrossendo appena e Ares osservò il gemello, attentamente -Non è uguale, Vick. Io e te ci divertiamo ma il desiderio che ci lega non è questo desiderio.- e afferrò il fianco di Sharlize che ora era arrossita, capendo di aver intuito bene di cosa stesse parlando il compagno. Anche se non aveva potuto fare a meno di immaginarlo.

Viktor abbassò quindi il volto verso Sharlize e si morse il labbro inferiore, non sapendo proprio come rinunciare a lei.

La rossa gli restituì l'occhiata, deglutendo sonoramente. Era in grado di accenderla con un solo sguardo.

-E se... non andassimo oltre? Se... se soltanto...- e la mano, dal ventre, scivolò verso il bordo del pantalone, scivolando al suo interno mentre le guance della ragazza arrossivano. Ares però lo fermò, tenendogli il polso -E' comunque rischioso, visto che non è affatto detto che riusciremmo a fermarci. Non ora che la mia anima funziona e che... ci siamo chiariti.- sostenne l'altro -Si tratta di pazientare e di indagare sulla questione. Ho intenzione di chiedere direttamente a Tancredi.-

E lì, i due scattarono a guardarlo, sorpresi.

-Al nonno? Pensi che lui possa aiutarci?-

E Sharlize abbassò il viso, pensierosa -Darco sta già cercando di capire perché ho quel tipo di reazione con Filipp, ma se sapesse di noi...-

-Darco non è affidabile, Lyse. Lui... lo farebbe sapere a tutta la famiglia!-

E la rossa deglutì sonoramente, agitata -Non è detto...-

Ma Viktor scosse il capo, insistendo -Bambina, davvero... non è una buona idea.-

Ares, vedendola molto indecisa, capì che non era dello stesso avviso e, considerando l'individuo... forse non aveva poi tutti i torti a crederlo.

-Se Tancredi non avrà delle risposte, allora chiederemo a lui. Anche se dubito sappia di vampiri più di mio nonno.-

Sharlize annuì, alzando gli occhi tempestosi su Ares, grata davanti alla sua fiducia -Grazie. Si è accorto che non sto bene e... si è arrabbiato quando mi ha trovata in bagno, piena di escoriazioni. Gli ho detto che temevo l'avrebbe raccontato a tutti e questo l'ha fatto infuriare ancora di più. Trovava ridicolo che potessi pensare una cosa simile e... avrebbe potuto anche farmela pagare, dicendolo ai miei, ma non ha detto niente a nessuno, per il momento... anche se mi ha fatto promettere che avrei preso le distanze da Filipp.- e sospirò sonoramente.

Ares le accarezzò i capelli, chiedendosi se stavano davvero facendo la cosa giusta a farle credere che ci fosse qualcosa di giusto a stringerli gli uni agli altri, mentre tutti i loro mali venivano risanati...

-E pensi di farlo?- le domandò Viktor, molto sorpreso davanti alle sue parole e Sharlize annuì -Devo uscire a cena con lui, stasera. Anche se dubito mangeremo qualcosa... sarà molto imbarazzante.-

-Ma non gli dirai di noi?-

-No, ovviamente. Ma devo parlargli delle nausee e del mio malessere. Devo... chiedergli tempo per capire cosa mi succede.-

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