I volti del Branco (Parte II)

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Il Malfoy si era limitato ad ascoltarla, scuotendo poi il capo, esasperato da quelle infinite discussioni che aveva con lei.

Quanto era durato il suo buon proposito di non perdere più del tempo necessario?

"E' davvero impossibile non risponderle..."

Si volse, vedendola iniziare a prendere a calci la porta sprangata dell'edificio abbandonato, sembrava intenzionata ad entrarci.

La raggiunse alle spalle e le rispose, atono, anche se le sue parole riuscirono ad imbarazzarla.

-Quel che ti ha detto Hazel è la verità, però. Con noi non devi aver paura, nemmeno se legata.-

La vide bloccarsi e ruotare lentamente verso di lui, con espressione allucinata. Che cosa diavolo le stava dicendo!?

Il Malfoy aveva le mani in tasca e il capo piegato leggermente di lato, mentre la osservava -Dovrai giudicarle per ciò che fanno, non per ciò che temi possano farti. Sarebbe andata oltre solo se avessi mostrato consenso, altrimenti ti avrebbe liberata, cosa che farà sempre anche se immagino continuerà a stuzzicarti... non è una persona cattiva e la stessa cosa vale per Rich e Skar che sono violenti solo e soltanto fra loro, per questo devi comprenderli e accettarli... se desideri essere loro amica. Ti sei probabilmente relazionata con tante persone... ma non con queste persone.-

Ultimò, vedendola a quel punto lasciar cadere le spalle, sospirando sonoramente e guardando altrove -Se ho chiesto loro scusa è perché ho capito che non potevo permettermi di giudicarli...-

-Sì, e poi hai detto che accettarli avrebbe significato andare contro i tuoi principi.-

E lei annuì, pensierosa, per poi ammettere -Ci sono sfumature che non sono contemplate, fra i miei principi.-

-E' normale. Se ti ho sempre considerata un'intrusa è anche per questo, oltre che per tutto il resto. Non fai parte del nostro mondo e benché da una parte non voglia che tu faccia sentire sbagliate le persone che amo, dall'altra devo accettare che per farli svegliare, una strigliata da parte di uno sconosciuto a cui si inizia a tenere, fa comunque comodo.- e fece spallucce, sospirando e accendendosi una Magh violacea, vedendo l'altra alzare gli occhi su di lui, un momento silenziosa e poi rispondergli -Grazie.-

Quello scattò con lo sguardo su di lei, notando la sua espressione innocente e dovette spostare rapidamente gli occhi, non certo di come avrebbe dovuto reagire a quelle sue uscite che non riusciva proprio a prevedere.

Era arrivato a darle persino dei consigli per tenersi stretta i suoi famigliari...

"Già... questa è tutta colpa del mio Cuore Puro. Si sente in colpa per tutte le volte in cui l'ho aggredita e insultata e adesso me la sta facendo pagare! Ma non avrà la meglio, questo è certo!"

Le tese la mano, vedendola corrucciare lo sguardo -Non... non è qui?- e lo raggiunse, venendo smaterializzata all'interno dell'edificio, all'ultimo piano.

Si trovavano in un lungo corridoio dalle pareti ammuffite, le porte assenti o squarciate che davano su diverse camere da letto. Doveva essere un albergo abbandonato. C'era piuttosto freddo.

Dal soffitto penzolavano diversi cavi elettrici, mentre le pareti sembravano umide, c'erano pozze d'acqua un po' ovunque mentre la moquette scura e sbiadita era rovinata o ammuffita. C'era una forte puzza di chiuso e umido.

Monica storse il naso, disgustata e il Malfoy le disse -L'edificio è infestato da una moltitudine di Disennatori. Devi liberartene.-

Stabilì, lasciandola del tutto scioccata. No, il Patronus non era l'incantesimo che prevedeva di utilizzare al suo secondo allenamento.

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