Capitolo 44

16.9K 654 51
                                    

"Rosso come il sangue"

-

La vita sorprende, ti prende e ti trasporta, ti fa provare sensazioni belle e brutte, ti fa soffrire, ma anche ridere. Crea problemi, ma anche emozioni che a volte speri di riprovare perché erano talmente belle che vorresti risentirle. La mia vita era piena di problemi, imprevisti, sensazioni brutte, ma come ogni cosa, c'erano anche i lati positivi. Capire che forse ce l'avevo fatta era una sensazione eccezzionale. Ce l'avevo fatta ad arrivare alla felicitá, una felicitá che solo Harry mi faceva provare. Erano passate due settimane da quella pausa che era stata infernale per i due, ma che non era durata neanche tre giorni, era servita a qualcosa però. Entrambi avevamo provato la mancanza dell'altro e ciò che avremmo perso se avremmo continuato a percorrere la strada sbagliata. Non tutti erano al nostro fianco, Zayn aveva sbraitato qualla mattina in cui avevo dato la notizia ai ragazzi; Amber invece, credeva ancora che Harry non fosse la persona giusta per me; Kate cercava di ostacolare in tutti i modi la nostra relazione, ma noi eravamo forti piú dell'inizio. Harry stava imparando a condividere e non tenersi tutto dentro, stava imparando a coinvolgermi nella sua vita e mi stava rendendo felice. I ragazzi ci aiutavano e sapevo che stavano tramando qualcosa, soprattutto Niall con le sue strane domande, ma non m'importava, cercavo solo di rendere ogni momento speciale e di vivermelo.

"Io credo che non troverò niente di troppo bello e raffinato per stasera." sbuffai, ritornando dai miei pensieri.

Era da piú di un'ora che giravamo tra le strade piú popolari di Londra per trovare un benedetto abito lungo per la cena con la madre di Harry. Non era una vera e propria cena, ma sua madre c'era eccome. Quando Harry aveva insistito che lo accompagnassi alla cena di beneficenza che la madre organizzava, quasi non mi veniva un colpo. Non dovevo solo fare una buona figura con sua madre, ma anche con la ottima donna d'affari qual era.

"Io credo invece, che se tu fossi più attenta alle vetrine e un po' meno a me forse lo troveresti." disse sghignazzando.

"Sogna, bello!" scherzai, in realtà mi aveva colta in fragrante.

"Che ne dici di questo?" continuai, tirandolo con una mano verso una vetrina.

L'abito, esposto indosso un manichino, era bellissimo. Uno scollo a cuore non troppo profondo risaltava il bellissimo abito rosso lungo ed una cinta oro anticipava una lunga gonna aderente con un piccolo strascico.

"Wow." disse solo Harry.

Già era stupendo, ma il prezzo in vetrina era troppo per me. Dovevo trovarmi un lavoro prima possibile, non potevo sempre dipendere dalla piccola somma che mia madre mi recapitava. Prima mi bastava, ma stando con Harry e i suoi party non mi sarebbero bastati neanche per acquistare un vestito.

"Dai entriamo, così lo provi." Continuò lui.

"No..io, non posso acquistarlo."

"Lo voglio fare io per te." mi rispose.

"No, Harry ti ringrazio, ma no."

Non volevo che spendesse i suoi soldi per me, non stavo per lui per quello e non volevo che nessuno lo pensasse mai.

-

Ero leggermente in ritardo, la cena di beneficenza era alle 21, ed io avevo solo due ore per prepararmi. Harry mi aveva trattenuto nella sua macchina più del dovuto al ritorno e questo aveva scombussolato ogni mio piano. Avevo solo 120 minuti per arricciare come boccoli le punte dei miei capelli, truccarmi, indossare un semplice vestito che alla fine avevo comprato con poco e rendermi presentabile prima che Harry arrivasse. Ma restare chiusa in bagno per la maggior parte del tempo non era nei programmi, ma non potevo di certo presentarmi lì come una persona sciatta, dato che accompagnavo il figlio della grande Anne Cox, una delle donne in affari più importanti di Londra. Ma ovviamente non mi aspettavo di ritrovarmi sul mio letto una grande scatola con una rosa ed un bigliettino.

Spero che non rifiuterai e non mi ucciderai.
Ti amo, Harry.

Avevo sopravvalutato Harry. Non si era fatto convincere dal mio no. E da uomo testardo aveva speso i suoi soldi per me e quel vestito rosso che avevamo visto insieme.

Credevo che quello nero che avessi comprato andasse bene, ma confrontandoli, non era niente a confronto con quello che mi era stato regalato. Lo indossai pian piano e sperai che fosse la mia taglia. Sorprendentemente era così, ma non ero così sorpresa dato che Harry aveva indovinato anche la mia taglia quella mattina in quell'hotel.

Ci abbinai le scarpe in oro che Harry aveva abbinato al vestito, e dei pendenti ed un braccuale che Luke mi aveva regalato per i miei 18 anni.

Guardandomi allo specchio non sembravo neanche io. Il vestito rosso scuro stava davvero bene con la mia carnagione non troppo chiara ma neanche troppo scura, e il rossetto rosso che ci avevo abbinato risaltava con i miei lunghi capelli marroni arricciati alle punte.

Quando sentì il campanello, presi di corsa una vecchia pochette oro che già avevo e ci misi dentro del denaro, le chiavi e il cellulare. Alla beneficenza avrei contribuito anche io con una piccola parte.

In casa ero sola cosí fui veloce ad arrivare alla porta, anche se i trampoli che avevo non mi rendevano le cose facili, ed aprì a quello che era sicuramente Harry.

"Chiudi la bocca, una mosca ci sta entrando." Alzai gli occhi al cielo.

"Cazzo." disse solo.

"Io..posso andare un attimo in bagno?" Mi chiese entrando in casa e catapulandosi in corridoio prima della mia risposta.

Scoppiai a ridere e scossi la testa quando mi calmai dopo pochi secondi.

"Harry muoviti!" dissi dopo alcuni minuti.

"Se mi aiutassi sarebbe meglio." Lo sentì dire quando arrivai vicino alla porta del bagno.

"Mi dispiace, fa da solo." Risi.

Due minuti più tardi sentì l'acqua scendere dal runinetto ed un Harry con le guance rosse e lo smoking che lo rendeva più bello del solito, uscì dal bagno.

-

"Credo di sentirmi male" sussurrai una volta entrati nel viale della grande casa Cox.

"Piccola calmati, sei una bomba sexy e poi sei fantastica." mi guardó Harry, rassicurandomi passando la sua mano sinistra sulla mia coscia.

"Non ti riconosco più" gli dissi guardandolo.

Quello non era l'Harry che avevo conosciuto all'inzio. Quello era il vero Harry.

"Mi hai fatto innamorare di te. Questo basta per spiegarlo?" sorrise.

Annuii sentendomi meglio grazie alle sue parole.

Harry scese e lasciò le chiavi dell'auto ad un ragazzo, prima di dirigersi velocemente verso la mia parte ed aprire il mio sportello.

"Grazie signore, sa per caso dov'è il mio ragazzo? Sono qui tutta sola" lo presi in giro.

"No, ma che ne dice se lei venisse con me, il suo ragazzo non è stato molto saggio."

"Sà, vorrei proprio farle vedere ciò che so fare.." gli dissi sensuale all'orecchio.

"Cristo.." lo sentì dire.

"Figlioloo!" Urlò una terza voce.

La signora Cox si avvicinò a passi svelti verso di noi e quando mi vide mi squadrò dalla testa ai piedi per poi guardare Harry.

"Che ci fa lei qui?" disse solo.

* * *

Lo so che questo capitolo non è eccezzionale, ma questi giorni sono i più pesanti della mia vita, amo scrivere, ma gli impegni me lo stanno rendendo difficile.

In più vorrei terminare questa storia per incominciare il sequel che tanto aspettate, non manca molto in realtà, credo un 5 o 6 capitoli.

Ditemi che ne pensate di questo capitolo e mi scuso altre mille volte.

Un bacio A.

Disaster || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora