"Io posso perdonare, ma non dimenticare."
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Sei giorni. Sei giorni senza vedere Amber, Louis, Liam, Rose, Niall, Zayn ed Harry. Sei giorni chiusa in casa. Sei giorni di completa crisi. Ed un giorno da 'provo qualcosa per Harry'.
Sei dannatissimi giorni dove vidi solo la luce che entrava dalla mia camera, sei giorni che mangiavo a stento, sei giorni che non ero più la Zoe felice, ma la Zoe rotta. Sei giorni per morire dentro.
Il settimo giorno avrei voluto passarlo come gli altri sei, ma quando quella mattina sentì mio fratello piangere, il cerchio dei sei giorni si spezzò.
Quando uscì dalla mia camera, vidi Luke che cercava di buttare per terra ogni tipo di oggetto, che si trovava davanti. La sua voce mentre urlava era tremolante, segno che stava piangendo. La mia amica cercava di fermarlo, ma invano.
Quando gli occhi azzurri, tanto simili ai miei, mi videro, le sue urla, il suo braccio e la sua mano, che reggeva un vaso, si fermarono. Mio fratello quasi non cadde per terra dalla disperazione. Forse stava anche peggio di me.
"È tutta colpa mia.." sussurrò lui.
Non annuii, ma non negai neanche.
Non era colpa sua se mio padre mi aveva fatto del male, non era colpa sua se la mancanza di un padre mi aveva portata a questo, non era colpa sua se non riuscivo più a fidarmi delle persone, non era colpa sua se avevo negato a me stessa quello che provavo, qualunque cosa fosse, per Harry, ma era colpa sua se mi aveva fatto rivivere quell'incubo chiamato Thomas Brown, nostro padre.
"Puoi accompagnarmi in università fra mezz'ora?" chiesi facendo finta di niente.
Luke alzò la testa e mi fissò attentamente. Per anni era stato sempre la persona su cui potevo contare, la persona che mi proteggeva, quello che mi aveva tirato su dopo il tradimento di Jace, il mio primo amore. Mio fratello era stato il bambino che ogni sera dormiva abbracciato a me per non farmi fare gli incubi, quello che era geloso se un ragazzo filtrava con me. Era stato tutto, ma in quel momento sembra niente.
Lo avrei perdonato, alla fine era sempre mio fratello, il grande uomo che ammiravo e avrei continuato ad ammirare, perché anche se aveva portato nostro padre nella mia casa, lo aveva fatto perché come me perdonava sempre tutti, ma quella volta era troppo. Un troppo imperdonabile.
Ho perdonato mio padre perché non era sempre nella nostra, nella mia vita, ma l'ho fatto solo perché non volevo che ne uscisse, ma quando uscì da quella porta e non tornò più non lo riuscì a perdonare. Era un dolore troppo grande, ma era stata colpa mia quella volta perché se una persona ti fa male una volta è colpa sua, ma se te ne fa male due e colpa tua. L'uomo che io chiamavo papà non era degno di esserlo.
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Le ore all'università furono davvero pesanti e la gente mi guadava come se avessi ucciso qualcuno. Forse era vero, avevo ucciso me stessa, quella mattina non ero riuscita neanche a riconoscermi io stessa. I miei occhi azzurri erano più spenti del solito, i miei jeans erano più larghi di una taglia e i capelli sembravano una massa uniforme.
Non mangiai molto neanche quel giorno, trovai la scusa di aver delle consegne per la scuola e corsi subito in camera appena tornai.
Luke aveva preso dei giorni di ferie dal suo lavoro perché era seriamente preoccupato per me, ma alla fine non ce n'era bisogno, ma secondo Amber ero caduta in depressione. Probabile.
Quella notte dopo 9 anni avevo riavuto gli incubi. Sempre lo stesso incubo che mi aveva perseguitato per alcuni anni dopo che mio padre era andato via.
Sempre quel fottuto incubo dove io in cima alle scale vedo mio padre uscire dalla porta con una valigia e non tornare mai più. Sempre quell'incubo dove rivedo mia madre che si ubriaca ogni sera dopo che l'uomo della sua vita l'aveva lasciata. L'incubo da dove ero riuscita a scappare fino a quella notte.
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Conoscevo quei sei ragazzi da poco più di due settimane e la loro mancanza era evidente, soprattutto quella di Harry. Negli ultimi giorni avevo passato più ore con lui che con con tutti gli altri messi insieme, persino con Amber. Non pensavo che magari avrei iniziato a provare qualcosa per lui, anche se non avevo capito bene cosa fosse in realtà, una cosa era sicura, mi mancava terribilmente.
Quella sera decisi di uscire perché l'aria della mia camera era davvero opprimente. Era passata una settimana dal 'provo qualcosa per Harry' e non uscivo quasi mai di casa tranne per andare in università.
Senza far rumore riuscì ad uscire e fermarmi al bar ad un paio di isolati dal mio appartamento. Non ci ero mai stata prima, di solito non amavo bere a meno che non fossi ad una festa, ma quella sera ne avevo proprio bisogno. Luke era diventato troppo premuroso nei miei confronti come se da un momento all'altro mi sarei spezzata. Amber non faceva altro che incitarmi ad aprirmi e parlare di quello che provavo, ciò che ovviamente non volevo fare, non quella volta. Ormai ero stanca di far del male alle persone che erano vicino a me per i miei stupidi problemi. Luke lo sentivo piangere quasi ogni sera e la povera Amber doveva consolare lui e cercare di far rivivere me.
Mio padre aveva peggiorato tutto con il suo ritorno. Avevo pensato mille volte ad un suo ritorno, ma con il passare degli anni ci credevo sempre meno e la rabbia cresceva sempre più. Tutti desiderano vivere in una famiglia normale e felice. Magari essere felice perché tuo padre si vantava di te per il tuo assolo al tuo saggio di danza, del suo orgoglio dopo averti vista diplomare con il massimo dei voti e magari rassicurarti prima di accompagnarti all'altare, ma per me non era mai stato cosi e non lo sarebbe mai stato.
Il bar in cui entrai era abbastanza rustico, le pareti erano in legno come anche i tavoli e l'isola dove alcuni signori aspettavano i loro drink o erano seduti davanti sorseggiando ciò che c'era nel loro bicchiere. La porta fece un rumore strano e tutti o quasi, si girarono nella mia direzione curiosi di vedere chi fosse entrato.
Mi sedetti in un tavolo più lontano alla porta, quasi appartato e la cameriera ben truccata mi si avvicinò per prendere il mio ordine, un sex on the beach.
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Ciaoooo, oh mio dio da quanto tempo!
Scusate davvero se non ho aggiornato, ma ero in vacanza.
Volevo dirmi solo una cosa, sono felicissima che leggiate la mia storia, ma non vi chiedo molto, solo una stellina, le visualizzazioni sono tante ma le stelline no, non vi chiedo molto.
Un bacio A.♡
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Disaster || Harry Styles
Fanfiction[COMPLETA] Volevo restare lì fra le sue braccia perché lui ci sarebbe sempre stato. ⚠️ È stata la mia prima storia, vi prego di essere benevoli e scusate se a tratti risulta superficiale ⚠️ | #13 in fanfiction | © Tutti i diritti sono riservati