Scendo le scale e mi dirigo in cucina, lì trovo solo Austin che è intento a guardare il cellulare, non credo mi senta arrivare perché non alza nemmeno lo sguardo
«ehi ma tu non ce l'hai una casa?» attiro la sua attenzione, lui alza lo sguardo aprendo la bocca come per dire qualcosa ma poi si ferma di colpo, spalanca gli occhi e mi guarda dall'alto al basso
«cazzo Lia, sei stupenda, se non fossimo praticamente cresciuti insieme e io non ti considerassi una sorella per me, ti chiederei di scopare» esclama, io sorrido e faccio una giravolta. Questa sera ho deciso di mettere qualcosa che mi faccia sentire a mio agio ma soprattutto una mega fregna. Indosso un paio di jeans blu parecchio strappati che mi fanno un culo pazzesco, lo ammetto, e un crop top bianco, che risplende sulla mia pelle leggermente abbronzata, è legato dietro da due fili intrecciati che mi lasciano per la maggior parte la schiena scoperta. Non è chissà che cosa in realtà, ma mi sento dannatamente bella vestita così perciò. Ho inoltre raccolto i capelli in una crocchia un po' disordinata che però mi sta bene, è quel tipo di disordine bello, se il disordine può essere bello. Ai piedi ho le mie immancabili Nike bianche sono leggermente truccata non troppo.
Austi mi sta ancora guardando, io sorrido
«lo so, mi sento davvero una dea scesa in terra» schiocco le dita attorno a me con fare altezzoso ma subito dopo scoppio a ridere di gusto. Sento il telefono vibrare, lo prendo dalla tasca posteriore dei jeansQuesta sera sono libera
Vengo a vederti correreÈ Leila e sembra parecchio emozionata, lo sento attraverso lo schermo, sorrido e gli rispondo che non vedo l'ora che mi veda battere il suo coinquilino. Questa sera corro, l'ultima volta non l'ho fatto, ma questa sera non vedo l'ora di sentire l'adrenalina scorrermi per le vene, non vedo l'ora di vincere.
Un fischio irrompe nella stanza, io alzo lo sguardo dallo schermo e guardo verso mio fratello che mi sta guardando sorridendo da un orecchio all'altro
«sei uno schianto sorellina» viene da me e mi bacia sulla testa e io sorrido facendo un cenno con la testa per ringraziarlo, in cucina arriva anche papà «è ora di andare» mi guarda è nei suoi occhi chiari simili ai miei scorgo un mix di emozioni, vorrebbe dirmi che sto davvero bene, ma allo stesso tempo vorrebbe che nessun altro vedesse come sta bene sua figlia vestita così. Mi avvicino a lui sorridendo e gli stampo un bacio sulla guancia
«nessuno mi farà nulla papà, tranquillo» gli dico dolcemente
«beh in realtà non è per te che mi preoccupo, ma per loro» io scoppio a ridere in una fragorosa risata.Entriamo in officina e troviamo già tutti lì, la prima che vedo è Zoe che mi viene incontro, tra le dita fa tintinnare un mazzo di chiavi, il mio mazzo di chiavi, della mia bellissima auto. Io le sorrido e gliele prendo dalle mani, ci facciamo l'occhiolino nello stesso momento e ci sorridiamo. Io mi avvio verso la mia bambina, ieri l'ho lavata e ora mi posso specchiare da quanto brilla. Apro la portiera ma prima di salire guardo tutti uno ad uno
«che possa la fortuna essere sempre a vostro favore» dice papà alla fine, facendo riferimento ai film di Hunger Games, io salgo in macchina sorridendo tra me e me, accendo il motore con un rombo, sorrido ho decisamente voglia di portarla al massimo questa sera. Usciamo tutti assieme dall'officina e ci dirigiamo verso il posto prestabilito, accendo la radio e mi lascio catturare dalle note della canzone e tamburello le dita sul volante. Sono di buon umore questa sera, e la musica me lo migliora ulteriormente.
Più ci avviciniamo più non sento la radio, a causa delle urla che arrivano dall'esterno e che si fanno sempre più forte. Alla fine spengo definitivamente la radio e abbasso i finestrini, l'odore di gomma bruciata, notte ed erba riempie l'abitacolo.
Mi fermo vicino alla macchina di Ryan e scendo dall'auto, mi guardo in torno per vedere chi c'è, in fretta incrocio lo sguardo degli Stone, dal loro sguardo capisco che sono incazzati da morire con me, da come mi guarda Max capisco che vuole uccidermi. Io sorrido loro come se nulla fosse e mi avvicino al mio cofano, Zoe mi è in fretta accanto, io lo apro e le lascio fare i vari controlli.
«allora questa sera gareggi?» le chiedo appoggiandomi alla mia macchina, cercando di non darle troppo fastidio
«se mi è possibile, sì, è da un po' che non corro e mi andrebbe proprio di farlo» dice ancora china sul mio motore, io sorrido. Come biasimarla, è la stessa cosa che sento io in questo momento, correre nelle gare clandestine, crea dipendenza all'adrenalina, tanto che poi non si riesce più a farne a meno. A volte credo che sia una specie di droga, anche se meno pericolosa per certi versi. Correre è in grado di darti le sensazioni migliori del mondo, ti fa sentire libero, irraggiungibile ma soprattutto vivo. Ti fa sentire così dannatamente bene che poi farne a me è praticamente impossibile.
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Madness
RomanceFinalmente è arrivata l'estate, si aspetta quel periodo per tutto l'anno e di certo Lia Wayland non è da meno. Non vede l'ora di lasciarsi alle spalle la casa dove vive insieme alla madre, il patrigno e la sorellastra, per passare tutta la stagione...