Schiaccio il pedale sull'acceleratore e sfioro i 210 km/h, nonostante siano solo pochi metri che siamo partiti, Max riesce comunque a stare al mio passo. A quanto pare hanno rubato le nostre modifiche più di quanto pensassi, ma non abbastanza da riuscire a battermi, questo è certo. Avrà anche le nostre modifiche, ma io lo batto sull'esperienza e sul fatto di conoscere perfettamente chi le ha ideate, che me le ha spiegate per filo e per segno. Quella donna è Zoe, che mi spiega sempre qualsiasi modifica apporta ad una macchina, e se ne inventa una di nuova beh, prima di testarla su una macchina la spiega a tutti, così che anche noi possiamo confrontarci e rafforzare i possibili punti deboli. Max in questo caso ha solo apportato le modifiche, non ha idea di come funzionino davvero.
Affronto le curve alla massima velocità senza problemi, il piede non si stacca mai dall'acceleratore, ma Max continua a starmi alle costole senza perdermi nemmeno per un secondo.
Sento il cuore battermi all'impazzata contro la cassa toracica e sento le mani sudare, l'aria nell'abitacolo è fottutamente irrespirabile, dannazione. Sento il sudore freddo scendermi per la schiena, ma non me ne importa molto in questo momento, sono impegnata a non perdere. La mia schiena è totalmente schiacciata contro il sedile e a causa della forza che mi spinge contro di esso sento anche i polmoni che si svuotano.
Vedo l'ultima curva e mi preparo a girare a più non posso, stringo tra le dita la pelle del volante. L'ultima curva mi fa guadagnare pochi metri e ora Max è dietro di me, faccio un sorriso tra me e me. Ora ho solo la strada difronte a me, del tutto dritta e senza alcun intoppo. Faccio un respiro di sollievo e mi concedo di pensare di aver vinto, ma parlo troppo presto.
Da quel momento avvengono una successione di situazioni che non mi danno nemmeno il tempo di rifletterci e tanto meno di respirare. Succede tutto in pochi secondi, la ruota anteriore di Max colpisce la mia posteriore, facendomi perdere il controllo dell'auto, per un secondo penso sia davvero arrivata la mia ora e che morirò questa sera.
Stringo il volante tra le mani il più forte possibile e cerco di sterzare per tornare sulla retta via, ma inutilmente. A causa della velocità la Maserati non sente nemmeno io che cerco di sterzare e decide di fare quello che vuole lei. L'auto si gira di 360 gradi più volte creando dei cerchi a terra, provo a schiacciare il piede sul freno ma la macchina non si ferma, sembra anzi acquisire velocità. La mia testa gira a più non posso e poi un colpo, batto la testa contro il finestrino che fortunatamente non si rompe. La Maserati è andata a sbattere contro un albero colpendo la fiancata del passeggero fortunatamente vuota, se ci fosse stato qualcuno ora non starebbe passando un bel momento.Mi sento abbastanza stordita, ma almeno sono viva. Mi tocco sopra il sopracciglio dove ho battuto la testa e mi rendo conto di avere le dita umide, le guardo e mi rendo conto che sono rosse, merda sto perdendo sangue. Mi guardo intorno confusa cercando di mettere assieme i pezzi di quello che è appena successo, cazzo mi sta partendo un mal di testa terribile. Capisco in fretta di dover uscire dalla macchina, potrebbero esserci perdite e la macchina potrebbe esplodere tra pochi secondi, e in quel caso eviterei di esserci dentro. Slaccio la cintura spengo l'auto che è ancora accesa, do un calcio alla portiera aprendola e scendo dall'auto.
Mi rendo conto in poco tempo di essere poco stabile nelle mie stesse gambe. Vedo una sagoma venirmi in contro correndo, beh in realtà sono diverse ma quella in testa è quella che vedo più chiaramente di tutte, mi raggiunge in poco tempo e solo allora capisco che è Isaak. Mi prende per i fianchi dandomi stabilità tirandomi a sé e mi guarda negli occhi
«Storm» dice senza fiato a causa della corsa che ha appena fatto «cazzo stai bene?» io mi appoggio a lui per non cadere a terra mentre la testa continua a girarmi precipitosamente, appoggio la guancia sul suo petto e sono tentata dal chiudere gli occhi e dormire per i prossimi 25 anni, ma la persona che mi tiene saldamente per i fianchi non me lo permette «Storm» mi richiama «Storm guardami per favore» io faccio uno sforza ed alzo la testa per incrociare i suoi occhi scuri «sembrava stessi per morire, ho avuto paura di perderti» dice senza nemmeno battere le ciglia e con quelle parole il mondo smette quasi di girare. Ha appena detto che aveva paura di perdermi oppure sono le allucinazioni dovute alla botta sulla testa che ho preso?
Da come mi guarda negli occhi capisco che aveva davvero paura di perdermi, sento il mio cuore fare una capriola, mi sembra quasi di riprendermi. Continuo a guardarlo negli occhi e lui fa lo stesso, finché non spezza il silenzio «sai una cosa Storm? Meglio stare vicino a te rischiando, che starti lontano per proteggerti» detto questo, non mi dà nemmeno il tempo di pensare a qualcosa che si avvicina a me e mi bacia.
La sua mano passa dietro la mia nuca per spingermi ancora di più verso le sue labbra, io lo assecondo dopo essermi resa conto che mi sta baciando. Schiudo le labbra così che la sua lingua entri in contatto con la mia. Appoggio le mie mani sulle sue spalle, rimango sempre totalmente attaccata a lui perché so benissimo che se mi staccassi anche solo di un millimetro potrei cadere a terra. Sento il suo cuore battere contro il mio petto, il mio fa una capriola quando sente che batte veloce come il mio. Significa che non sono l'unica che si sente al centro di un uragano, in senso positivo. Non è come lo scorso bacio, dolce e delicato, no questo è avido bisognoso, come se lo aspettassimo entrambi da troppo tempo.
La sua lingua si fa strada nella mia bocca, e io mi sento fremere dentro. Lo sento stringermi un fianco per sostenermi e una scia di brividi mi scende per la schiena.
Ci stacchiamo per bisogno di riprende aria, vaffanculo all'ossigeno volevo rimanere attaccata a quelle labbra per sempre.
«ma io non dovevo starti lontana?» gli chiedo con un filo di voce ancora un po' confusa da quello che è appena successo, lo vedo sorridere
«pensavi davvero di potermi stare lontana, tutte cadono ai miei piedi Wayland» mi dice dandomi poi un bacio sulla fronte dolcemente. Quando mi guardo introno noto che ci stanno guardando praticamente tutti, ma sono troppo preoccupati che io stia bene, per rendersi conto che sto baciando lo stesso ragazzo a cui mi era stato detto di stare lontana.
«ci stanno guardando tutti» dico chiudendo gli occhi e appoggiandomi al suo petto che vibra leggermente a causa della sua risata
«sono solo invidiosi» mi dice appoggiando il mento sulla mia testa. In questa posizione mi sento quasi in paradiso, tanto che non vorrei davvero muovermi da qui per l'eternità. Ma i miei dolci sogni vengono infranti da Ryan.
«Lia!» urla mio fratello arrivando subito dopo seguito da Austin, mi prende per le guance staccandomi da Isaak, sento le gambe crollare e, se non fosse per il ragazzo alla quale ero abbracciata fino a pochi secondi fa che mi afferra per i fianchi, sarei finita con il sedere per terra «merda Lia, che diavolo è successo?» io lascio che il mio gemello e il mio migliore amico mi abbraccino «non farlo mai più ho pensato che non ti avrei più rivista» mi sussurra all'orecchio Ryan
«Lia ci hai fatto prendere un colpo, pensavamo ti fossi fatta male» dice Austin stringendomi come se fosse l'ultima volta che lo fa. Io non dico nulla anche perché non riuscirei mai a farlo, ho la bocca impastata e la testa che ricomincia a farmi davvero male
«DOV'È LIA?» sento urlare papà, Ryan e Austi sciolgono l'abbraccio e io lo vedo con Zoe affianco, il primo mi corre incontro, ha gli occhi spaventati e sembra stia quasi per svenire dato il colorito della sua pelle. Appena mi sta difronte mi abbraccia «oh bambina mia» mi accarezza dolcemente la testa, non dice nient'altro si limita ad abbracciarmi come se fossi la cosa più preziosa al mondo. Ritrovo la voce in quel momento
«sto bene papà, non mi è successo nulla, io sto bene per fortuna» gracchio con voce roca, papà mi prende il viso tra le mani
«sei ferita» mi dice guardando il sangue che cola dal sopracciglio
«sto bene» ripeto Zoe si avvicina in quel momento
«non stai bene, potresti avere un trauma celebrale in corso in questo preciso istante» mi dice dolcemente
«mi dispiace davvero tanto per la macchina, ci avevi lavorato così tanto, io non volevo» dico pensando alla mia bellissima macchina, al tempo che Zoe ha dedicato per sistemarla e a quanto poco ci ho messo io per andare incontro un albero e sfasciarla
«oh Lia non me ne fraga un accidente della macchina, tu sei ancora qui è questo che conta» mi dice baciandomi la fronte dolcemente «e poi la ripareremo e diventerà migliore di prima, fidati di me» io sorrido contro la sua spalla mentre mi abbraccia. Che cosa ho fatto per meritarmi queste persone accanto a me? Non smetterò mai di chiedermelo.Sento la testa diventare sempre più pesante e la voglia di chiudere gli occhi si fa sempre più forte
«dobbiamo riportarla a casa» sento dire Ryan avvicinandosi a noi
«Ryan tu riportala a casa noi prendiamo la macchina prima che la trovi qualcuno, andate» questo è papà che si è già diretto verso la mia macchina, che non voglio nemmeno vedere in che condizioni è.
Papà ora ha di nuovo la situazione in mano, ora sa che sto bene e non ha più paura di perdermi, sa precisamente come muoversi e cosa fare per sistemare tutto. Senza volerlo sorrido mentre lo guardo, lui se ne accorge e mi ricambia il sorriso, si avvicina a me e mi posa un bacio sulla testa
«andrà tutto bene, bambina mia, non ti preoccupare» mi dice e poi si avvia verso la mia macchina dove Zoe lo sta aspettando, per decidere sul da farsi.
La mia testa continua a girare e sembra che ci sia uno scoiattolo che batte le sue noci contro la mia fronte, ho preso proprio una bella botta, e come non bastasse inizio a sentire anche dolore sul fianco, probabilmente l'ho battuto da qualche parte e mi starà uscendo il livido. Non riesco ancora a reggermi completamente in piedi per questo mi appoggio nuovamente a Isaak, che mi è tornato accanto, non ho ancora capito quando so solo che me lo sono ritrovato vicino e la cosa non fa che rendermi felice.
Isaak mi sostiene cercando di non fare troppa pressione sul fianco, non so come ma avrà capito che mi fa davvero male.
«vengo con voi» alzo la testa e guardo verso Isaak, mi ricordo solo in quel momento di quello che ha detto papà, ha chiesto a Ryan di riportarmi a casa. Può sembrare una grandissima stronzata ma davvero sento che se sono tra le braccia di Isaak il mondo smette leggermente di girare e smetto di vivere sulle montagne russe
«non ci pensare nemmeno, Blackwell» sento ringhiare mio fratello che mi prende con fare protettivo per il braccio. Io mongolo qualcosa di incomprensibile
«Wayland, lo so che tra di noi le cose non vanno a gonfie vele, ma ci tengo a lei, fammi venire con voi» dice autoritario Isaak guardando mio fratello, che abbassa gli occhi su di me, io lo guardo negli occhi e con uno sguardo gli faccio capire che ne ho bisogno e lui stranamente acconsente. Sarà più buono come me perché ho appena rischiato la vita, probabile
«va bene, ma ti tengo d'occhio» dice mio fratello mentre si studiano negli occhi. Credo stiano avendo un discorso mentale, io sono troppo stanca per cercare di capire cosa si stanno dicendo e mi arrendo in fretta. Quando credo arrivino a una conclusione finalmente ci muoviamo, infatti mio fratello si avvia verso la sua macchina e io rimango con Isaak che mi tiene ancora tra le sue braccia, con fare protettivo
«ehi Storm ce la fai a camminare?» mi chiede all'orecchio, io annuisco confusa e lui mi aiuta a mettere un piede davanti all'altro, affidandomi a lui, probabilmente se mi lasciasse andare perderei l'equilibrio, che sembra andato a farsi fottere.
Un passo dopo l'altro andiamo avanti piano piano, vedo di sfuggita Leila e Aston che si avvicinano a noi, la prima mi guarda preoccupata «Lia stai bene?» mi chiede appoggiando una mano sopra la mia spalla, io mi sforzo di sorridere ma dalla faccia della mia amica capisco che la mia era più una smorfia.
«io vado con lei» spiega Isaak nel mentre e vedo Aston annuire. Leila mia da un bacio sulla guancia e mi guarda quasi tristemente, anche lei è preoccupata per me, io le prendo la spalla e faccio in modo che i nostri sguardi si incrociano «starò bene, tranquilla, al massimo salterò due lezioni di danza» dico accennando un sorriso che credo mi sia uscito abbastanza bene, sul viso di Leila compare un bel sorriso «senza di te potremmo davvero fare progressi» mi prende in giro e io le faccio il dito medio
«tienimi aggiornata okay, voglio sentirti domani mattina così sono sicura che non sei morta nel sonno» mi dice e nonostante sembri quasi una presa in giro, il sorriso che fa mi fa stare bene e so che è davvero preoccupata per me. Mi sorride un'ultima volta mentre se ne va con il fidanzato che mi sorride come a dire "sei con Isaak, lui si prenderà cura di te", io ricambio il sorriso.Io e Isaak alla fine raggiungiamo la macchina di mio fratello, nel mentre passo tra le persone che guardavano la gara, noto che non mi degnano di uno sguardo, non si saranno nemmeno accorti dell'incidente, anche perché Stone ha scelto un bel posto per mandarmi fuori strada da lì nessuno ha visto l'incidente.
A quanto pare stanno tutti acclamando il vincitore, Max Stone, guardo nella sua direzione e vedo che mi sorride compiaciuto. Credo che abbia visto quello stupido sorriso anche Isaak, infatti la sua pressione sul mio fianco si fa più forte di prima, io appoggio le mie mani sopra le sue e incontro i suoi occhi che ora sono bui, freddi e distanti
«ehi gliela faremo pagare, e si toglierà quel suo stupido sorrisino dalla faccia» dico puntando agli occhi, lui annuisce ma non dice nulla. Torno con lo sguardo verso Max. Gli Stone non hanno capito un accidente di quello che hanno combinato, ora oltre ad avere tutti i Wayland contro si sono ritrovati anche un Blackwell che li vorrebbe morti. Non hanno vita lunga.*S.A.*
Voglio i commenti a fresco da tutti e tutte, allora come vi è sembrato? Sarà la volta buona che i nostri protagonisti si daranno pace oppure no?
Beh lo scoprirete presto promesso, per ora spero vi sia piaciuto e noi ci sentiamo al prossimo capito, baci-marty
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Madness
Storie d'amoreFinalmente è arrivata l'estate, si aspetta quel periodo per tutto l'anno e di certo Lia Wayland non è da meno. Non vede l'ora di lasciarsi alle spalle la casa dove vive insieme alla madre, il patrigno e la sorellastra, per passare tutta la stagione...