Sono china sul motore della mia macchina, che mi sono, finalmente, decisa a guardare dopo l'incidente. Non volevo vedere com'era ridotta, ma poi ho trovato coraggio, anche perché prima la riparo, prima posso tornare a correre.
La Maserati è presa meglio di come mi aspettassi, sarà che Zoe ha cercato di sistemare la fiancata che ha colpito l'albero, e perciò è già presa molto bene. Ma di sicuro ancora non è utilizzabile, dovrò aspettare un po' prima di poterla riutilizzare ancora una volta, anche perché prima che papà e Ryan mi facciano tornare a correre, la mia costola si deve sanare per bene, non provo nemmeno a discutere su questo, è una causa persa. Una cosa è certa però, prima la riparo prima potrò tornare ad usarla.Sento il telefono suonare dalla tasca posteriore dei jeans, mi pulisco le mani dal grasso e guardo lo schermo, il viso di Leila lampeggia sullo schermo. Non ci sentiamo dalla sera dell'incidente. Nonostante Isaak e Aston siano stati qui due sere fa, per la vendetta agli Stone, Leila non la sento da un po', e devo dire che un po' mi manca quella testa rosa.
«ehi infortunata» esclama al mio timpano appena le rispondo, sorrido e appoggio il telefono tra la guancia e la spalla per poter tornare a lavorare sul mio gioiellino mentre parlo con lei
«ciao non infortunata»
«come stai? Quando torni a ballare?» mi chiede subito con la stessa voce di una bambina che chiede ogni giorno alla mamma quanto manca per Natale durante la vigilia. Sorrido e alzo gli occhi al cielo consapevole che lei non mi può vedere
«te l'ho già detto per le prossime 2 settimane mio fratello e il tuo coinquilino mi hanno impedito di allenarmi» dico riferendomi alla minaccia che mi hanno fatto Ryan e Isaak. MI hanno letteralmente obbligato a stare ferma per due settimane, e se mi alleno anche sono una volta hanno giurato di legarmi al letto. Non li avevo mai visti così seri.
«a proposito del mio coinquilino, mi devi ancora spiegare tutta la storia lo sai vero?» mi dice con la stessa voce che usa quando deve sgridare il piccolo Dylan e la cosa mia fa sorridere. La mia amica è una mamma stupenda
«ti ho detto che te lo racconterò promesso» le dico mentre cerco di raggiungere un filo che è troppo infondo
«sì certo ci conto» la sento dire come se non mi credesse per nulla
«ehi stai mettendo i dubbio la mia parola?» esclamo facendo la finta offesa, la sento ridacchiare.
«non oserei mai, signorina Wayland» la sento che trattiene una risata e io alzo nuovamente gli occhi al cielo. Ryan entra nella mia visuale, mi fa cenno verso il portone, chiedendomi con uno sguardo se vengo a casa. Lancio uno sguardo all'orologio, attaccato al muro, e mi rendo solo adesso che manca poco alle nove. Cavolo il pomeriggio è volato, non mi sono resa conto del tempo che passava e della mia pancia che ha iniziato a brontolare. È sempre così quando sto sistemando una macchina, sto applicando una modifica o sono concentrata su qualcosa che voglio sistemare, tendo a perdere la cognizione del tempo, tanto da essere in grado di rimanere in officina tutta la notte, se nessuno mi risveglia dalla trans in cui sono entrata.
Ryan sventola una mano per riottenere la mia attenzione, io torno sulla terra e annuisco, alla domanda se vengo a casa. Il mio gemello fa un piccolo sorriso e annuisce con la testa, è da due giorni che si comporta così con me, precisamente da quando ho chiesto a Isaak e Aston di aiutarci. So che è ancora arrabbiato con me per questo, ma non chiederò scusa, non se non ho sbagliato. I due ragazzi ci sono davvero d'aiuto, e se il suo ego da ragazzo alfa non lo accetta non è un mio problema.
«ehi ci sei ancora?» mi chiede Leila dall'altro capo della linea, dato che non ho più risposto
«sì sì scusami, è ora di cena, ci sentiamo domani?» dico iniziando già a sistemare quello che ho messo in disordine, che poi sistemare è una parola grande, dentro l'officina nulla è al suo posto, è possibile trovare un pezzo di pizza vicino ad una chiave inglese. Diciamo che mi limito a farmi spazio.
«capito, certo, ma ricordati che pretendo spiegazioni» esclama e poi termina la chiamata, senza darmi la possibilità di salutarla. Tipico di Leila.
Raggiungo Ryan e papà che stanno uscendo dall'edificio per dirigersi a casa
«credo che domani sera sia perfetto» sta dicendo Austi rivolto a papà, quando arrivo, li guardo confusi
«perfetto per cosa?» chiedo mentre un braccio del mio migliore amico mi circonda le spalle con dolcezza
«Austin è riuscito ad entrare nei server degli Stone» mi spiega papà rivolgendosi a me, ma guardando il ragazzo che mi sta accanto, per digli di continuare lui
«ho scoperto che domani sera, ci sono solamente Jake e Max in officina per gli altri sono a una cena importante o un qualcosa di simile» mi spiega il mio migliore amico «perciò pensavamo che fosse l'occasione più adatta per far esplodere le sue piccole insignificanti macchinine» finisce con un sorriso, che potrebbe spaventarmi, da come può sembrare pazzo, ma conosco abbastanza Austin per essere abituata alla sua pura follia. Da canto mio, ricambio il sorriso complice e annuisco
«beh penso sia un piano perfetto» esclamo sorridendo. Non vedo l'ora di vendicarmi, prima lo facciamo meglio sto. Odio ricordare il sorrisino che ha fatto Max quando mi ha visto barcollare la sera dell'incidente, non vedo l'ora di toglierglielo dalla faccia. Quando vedranno le loro macchine esplodere beh non avranno più tanta voglia di ridere. Abbiamo studiato benissimo ogni mossa da compiere. Un minimo errore potrebbe essere un bel casino, le nostre azioni sono precise sotto i minimi dettagli, sappiamo come fare, ma non dobbiamo sbagliare. Non ce lo possiamo permettere. So che ce la possiamo fare, sbagliare non è compreso, ma ciò non toglie che ho un po' d'ansia al pensiero. Non mi sto tirando indietro, è stata una mia idea e non vedo l'ora di metterla in atto, ma insomma si tratta sempre di fare esplodere due auto, non è di certo una cosa da nulla, ma so che ce la possiamo fare, anzi dobbiamo farcela. Non ci sono scuse.
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Madness
RomanceFinalmente è arrivata l'estate, si aspetta quel periodo per tutto l'anno e di certo Lia Wayland non è da meno. Non vede l'ora di lasciarsi alle spalle la casa dove vive insieme alla madre, il patrigno e la sorellastra, per passare tutta la stagione...