La birra mi scende fresca per la gola, e sembra quasi rinfrescarmi tutto il corpo, facendomi sentire mille volte meglio. Nonostante siano oramai le undici di sera fa ancora tremendamente caldo, il sole se ne è andato da un po' ma a quanto pare la terra ha deciso ci dovremmo subire, il caldo torrido che sale dal suolo.
Sono seduta in veranda da meno di 10 minuti, ma sento già la schiena imperlata di sudore, rischio di fare male a qualcuno questa sera, e non scherzo. Quando fa così caldo divento fin troppo irritabile, anche il cadere di una foglia riesce a darmi fastidio. Prendo un respiro profondo e mando giù un altro bel sorso di birra, sperando che riesca a calmarmi i nervi.
Ryan esce dalla porta, questa sera indossa un paio di jeans e una canottiera, non chiedetemi come faccia a tenere i jeans lunghi, perché credo abbia venduto l'anima al diavolo per riuscire a sopportarli in serate come queste. Si siede accanto a me e scruta il giardino
«ti viene a prende Blackwell?» mi chiede facendomi anche cenno di passagli una birra da cui prende un bel sorso. Io annuisco per rispondere alla sua domanda.
Dopo la buona riuscita dalla vendetta di due giorni fa, abbiamo deciso che questa sera saremo usciti a bere, io, Ryan, Austi, Isaak e anche Aston e Leila che hanno chiesto alla babysitter di restare con il piccolo. I due genitori non erano molto contenti di ciò, ma sia io che Isaak abbiamo cercato di convincerli, anche perché hanno bisogno di uscire un po' di tanto in tanto, altrimenti finiscono con l'impazzire e non credo sia il loro obbiettivo.
Perciò questa sera usciamo tutti assieme, Isaak dovrebbe passarmi a prendere tra pochi minuti
«mentre questa sera chi dei due è il fortunato?» chiedo a mio fratello con un sorriso, lui mi ripassa la birra e si pulisce la bocca con il dorso della mano, ma prima che mi possa rispondere il nostro migliore amico ci interrompe
«sono io il fortunato questa sera, è il tuo fratellino a guidare» esclama arrampicandosi sulla ringhiera per salire in veranda, io sorrido perché ricordo che è da quando siamo bambini che Austin fa quella cosa, mi fa sentire per a casa.
Austin stampa un bacio sulla guancia a me e saluta Ry con un cenno, prima di buttarsi, letteralmente, sulla poltrona di fronte alla mia.
«ti va male questa sera fratellino» dico io guardando Ryan sorridendo, il mio gemello mi mostra il terzo dito come se nulla fosse. È da quando abbiamo iniziato ad uscire che abbiamo stretto questo patto, si lancia una moneta per decidere chi deve guidare e perciò non può bere, e chi invece viene portato a casa e perciò può bere quanto vuole.
La McLaren di Isaak si ferma davanti casa, il finestrino si abbassa e il ragazzo mi sorride abbassando gli occhiali da sole «Wayland andiamo?» esclama con un sorrido stampato in faccia e un tono parecchio divertito. Io sorrido, tutti e tre ci alziamo
«papà noi andiamo» urlo dalla finestra così che papà ci senta dal salotto, non aspetto risposta. Percorro il vialetto mentre i due ragazzi che prima erano vicino a me, si dirigono verso il garage per prendere la macchina di Ryan. Salgo dal lato del passeggero, non faccio a tempo ad allacciarmi la cintura che Isaak mi prende il mento e fa scontrare le nostre labbra, io sorrido mentre sento la sua mano sfiorarmi il fianco lasciato nudo dal top.
«sei maledettamente sexy questa sera» sussurra sulle mie labbra appena ci allontaniamo l'uno dall'altra. Io sorrido e gli passo la lingua sul labbro inferiore stuzzicandolo
«beh grazie» dico allontanandomi da lui che mi lancia un'occhiataccia, ma poi schiaccia il piede sull'acceleratore e parte.
Questa sera indosso un top bianco e blu con le spalline fine che finisce appena sopra l'ombelico di lana, che in realtà può sembrare che tenga un caldo pazzesco, ma in realtà essendo fatto a maglia, lascia parecchi buchetti da deve entra tutta l'aria che quasi mi sembra di non averlo. Abbinato con una gonna in jeans bianca che mi finisce a metà coscia.
«merda Storm, sarà impossibile toglierti gli occhi di dosso questa sera» lo sento dire parlando più con sé stesso che con me, io faccio una risata sommessa. Appoggio la mia mano sopra la sua sul cambio
«beh e chi dice che dovrai toglierli» dico, il ragazzo si volta a guardarmi ma poi scuote la testa e torna a guardare la strada
«lo sai che non aiuti così» mi dice e io sorrido compiaciuta.
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Madness
RomantizmFinalmente è arrivata l'estate, si aspetta quel periodo per tutto l'anno e di certo Lia Wayland non è da meno. Non vede l'ora di lasciarsi alle spalle la casa dove vive insieme alla madre, il patrigno e la sorellastra, per passare tutta la stagione...