26||sei viva ora, è questo l'importante||

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«Storm per favore rimani sveglia» sento la mano di Isaak accarezzarmi il viso per farmi rimanere sveglia, io lotto ancora una volta per non addormentarmi. Oramai le palpebre si chiudono da sole, non riesco più a rimanere sveglia, nonostante il mal di testa sia leggermente diminuito, ho ancora tantissimo sonno. Mi fa quasi male tenere gli occhi aperti, darei di tutto per chiuderli e lasciarmi andare, scappare nel mondo dei sogni dove sembra che nessun problema mi possa raggiungere e tutto si fa finalmente silenzioso. Ma a quanto pare non me lo posso permettere.

«non può dormire» dice mio fratello dal sedile davanti studiando il mio volto dallo specchietto retrovisore, vedo Isaak che lo guarda come a dire 'non mi dire?' ma decide di non esprimere ad alta voce i suoi pensieri, perché sa che l'ultima cosa di cui ho bisogno ora è una litigata tra loro due. Per questo motivo gli sono parecchio grata, se si mettessero a discutere credo che aprirei la portiera e mi butterei fuori con nonchalance.
Appoggio la testa sul finestrino, sento lo sguardo di Isaak su di me, ma non mi preoccupo. Decido di concentrarmi sulle luci fuori dalla macchina, che illuminano la notte, per evitare di addormentarmi.
Le luci della città sono multicolori e non mi ero mai accorta di quanto siano in realtà spettacolari, ero sempre intenta a guardare la strada da non rendermi conto di quanto la mia città può diventare belle durante la notte. Tutte queste luci splendenti e colorate che mi circondano, le insegne che lampeggiano luminose di colori fluo e la città che non sembra fermarsi mai, continua a vivere anche quando il sole è dall'altra parte del mondo. Passiamo anche di fronte ad un Mc, appena vedo la grande "M" gialla sono quasi tentata di chiedere a Ryan di fermarsi, per uno strano languorino che mi attanagli lo stomaco, ma prima che possa anche alzare la testa per dirglielo è già passato avanti, mi arrendo e torno a guardare fuori.
La mia mano è ancora intrecciata a quella di Isaak, che mi stringe le dita e mi accarezza il dorso con tenerezza. Rifletto sulle parole che mi ha detto prima, che cosa significano? Ora che succederà tra di noi? Mi allontanerà di nuovo oppure mi terrà con lui, per quel che ho capito mi vuole tenere con lui, ma so che potrebbe cambiare idea facilmente. Devo chiudere la questione con lui il prima possibile, perché questo continuo tira e molla mi sta facendo andare fuori di testa. Ma per ora mi limito a godermi la sua vicinanza e ad essere con lui, non sono nelle condizioni adatte per discutere di questo argomento ora.
Arriviamo a casa in poco tempo, anche se vorrei fosse durato di più mi stavo abituando al calore della mano di Isaak. Mi sorprendo a pensarlo, ma non mi importa, ormai credo l'abbia capito pure lui che sento qualcosa e non mi pare nemmeno gli dispiaccia così tanto, credo anzi, se non fosse troppo impegnato a proteggermi, che la cosa sia reciproca. Sarà una sensazione mia, ma se così non fosse i conti non tornerebbero, non dopo l'ultimo mese.
Senza che me ne renda conto, il ragazzo a cui sto pensando ha già fatto il giro dell'auto e mi ha aperto la portiera. Mi guarda un po' preoccupato
«ehi Storm a che stai pensando?» mi chiede porgendomi le sue mani, io le prendo e esco dalla macchina, scuoto la testa
«no nulla, lascia stare» cerco di fare un sorriso e credo che sia venuto meglio dei precedenti, perché lui sorride debolmente leggermente rincuorato. Mi aiuta ad entrare in casa, ora però non ho più bisogno che mi sostenga deve solamente tenermi un braccio, il mondo ha smesso di girare velocemente e ora mi sembra di essere meno sulle montagne russe.

Entriamo in casa che è ovviamente sommersa nel buio
«se vuoi portarla in camera, lei sa dov'è» dice mio fratello, la sua reazione mi stupisce anzi sembra stupire pure il ragazzo accanto a me, Ry ci guarda confuso «che c'è? Mi fido di Lia, so che se provi a farle qualcosa che non vuole, ti rispedirà a casa a calci in culo, nonostante abbia appena avuto un incidente» esclama dirigendosi in cucina come se nulla fosse. Io sorrido verso mio fratello, guardandogli la schiena. A quanto pare ha appena capito, e finalmente oserei dire, che sono in grado di farcela anche da sola. Sa che so proteggermi anche da sola, un enorme passo avanti e sono molto felice che finalmente l'abbia capito. So benissimo che basta un minimo rumore di troppo e verrà in camera con un coltello in mano, pronto per uccidere il ragazzo che mi sta ancora tenendo il braccio con dolcezza, ma mi dà fiducia e sa che me la so cavare anche da sola, e lo apprezzo davvero molto.

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