Guardo la scena da fuori, è così in reale per i miei occhi, che anche loro si rifiutano di crederci. Mi stropiccio gli occhi per essere sicura di non star sognando né di essere totalmente impazzita, il che potrebbe capitare. Ma tutte le persone di fronte a me continuano a parlare e progettare come se nulla fosse, senza notare che sto per avere una crisi isterica.
A quanto pare la mia famiglia sta davvero collaborando con Aston e Isaak, per colpire gli Stone. Il pensiero che questo possa accadere è così impossibile per la mia testa, che fa di tutto per non crederci. Eppure non posso fare finta che la scena non esista, è reale c'è poco da fare, nonostante sia a dir poco improbabile.
Dopo la discussione che abbiamo avuto, ci siamo subito alzati e abbiamo iniziato ad organizzarci, o meglio hanno, perché io sono ancora ferma a fissare la scena al quanto imbambolata. Zoe mi si avvicina furtivamente senza farsi vedere «hai fatto una buona scelta» mi dice sorridendo, io mi volto per incontrare i suoi occhi marroni, che mi tramettono sempre tanto calore.
«di cosa stai parlando?» gli chiedo confusa continuando a guardarla, lei però distoglie lo sguardo e torna a guardare la scena
«ad aver invitato Isaak e Aston, sono i ragazzi perfetti per aiutarci, anche se tuo papà e Ry non vanno molto a genio, ci tengono a te e non vedono l'ora di metterla nel culo agli Stone, decisione più che giusta la tua» mi dice e io sorrido tra me e me
«grazie, ma anche tu ci hai messo del tuo, sei stata fantastica, non ce l'avrei mai fatta senza di te» dico guardandola e lei incontra il mio sguardo con dolcezza
«niente di che, anche noi donne abbiamo il nostro potere» mi dice come se nulla fosse e io sorrido tornando a guardare la scena.
Non sa come ha ragione, anche noi donne abbiamo potere ed è giusto che tutti lo sappiano. Più di una volta durante la mia vita mi è capitato di essere sottovalutata solo perché sono una donna. Sia per quanto riguarda le gare, perché la maggior parte degli uomini continuano a credere che noi donne non sappiamo guidare e che siamo impedite alla guida. Amo vedere le loro facce quando finisco con batterli.
Ma non solo qui, anche quando sono da mamma mi capita, in ogni situazione in realtà, sia quando sono ad una festa un ragazzo ci prova un po' troppo e lo minaccio di prenderlo a pugni se non la smette. Nessuno di loro ci crede e alla fine a perderci sono sempre loro. Per non parlare delle mattine in cui vado a correre, non mi faccio problemi a mettere un paio di pantaloncini, come dovrebbe essere, essendo che vivo in un paese libero in cui tutti possono vestirsi come vogliono. Nonostante ciò ricevo parecchi fischi e urli, ma non mi fanno paura, anche perché mi so difendere. Il mio pensiero però, ogni volta che ricevo quei tipi di "complimenti", va alle ragazze che invece non riescono a proteggersi e che magari a causa di tre imbecilli devono indossare dei pantaloni lunghi oppure smettere definitivamente di andare a correre, addossandosi la colpa di una ingiustizia che non dovrebbe esistere. Mi sale una rabbia ogni volta che ci penso, per non parlare del fatto che nella mia vita varrò sempre meno di un uomo, qualunque cosa io faccia.
Certo qui nessuno mi fa sentire inferiore ad un uomo, anzi papà ha insegnato a me a Ryan le stesse cose, infatti entrambi sappiamo riparare una macchina ma allo stesso tempo fare la lavatrice e stirare. Non ha mai fatto differenze di sessi, fin da quando siamo piccoli, Ryan poteva giocare con le bambole e io con le macchinine, avevamo il diritto di fare quello che volevamo, senza stupidi stereotipi.
Ma nella società in cui vivo ora solo perché non ho un coso che penzola tra le gambe, sono ritenuta inferiore. Che enorme stronzata.
Per questo noi donne dovremmo imparare a supportarci e a proteggerci sempre in ogni situazione, dobbiamo fare fronte comune e combattere questa società maschilista.
Non condanno tutti gli uomini, non lo farei mai, ho conosciuto tanti ragazzi che sono venuti in mio soccorso quando mi vedevano in difficoltà, quelli sì che sono uomini veri. Ma molti altri hanno preferito cercare di toccarmi, fischiarmi dietro oppure di dire apertamente quello che pensavano senza che io chiedessi loro nulla.
In che merda di mondo viviamo.Torno a concentrarmi nella scena che ho davanti e mi rendo conto che manca una persona
«ehi sai dov'è...?»
«è andato fuori» mi interrompe Zoe facendo un cenno con la testa verso la porta di uscita, io sorrido ringraziandola con lo sguardo e lei mi fa l'occhiolino complice. Mi dirigo verso l'uscita senza che nessuno se ne preoccupi, e forse è meglio così. Voglio rimanere un po' da sola con Isaak, solo io e lui, non siamo riusciti a stare tra di noi dalla sera dell'incidente. Dobbiamo ancora parlare, ho ancora parecchie domande da fargli, e non ne ho ancora avuto la possibilità.
Appena esco dalla fabbrica mi rendo conto che il sole è sceso dall'ultima volta che sono uscita, non sta tramontando ma è meno caldo di prima. Mi guardo in torno cercando un groviglio di capelli neri, e in fretta lo individuo. Isaak è seduto sull'erba dietro la fabbrica e sta guardando il vuoto, non lo vedo in viso perché è girato di spalle, ma noto che una nuvoletta bianca spunta sopra di lui ogni tanto. Sta fumando.
Mi avvicino a lui lentamente
«ei» dico quando sono a meno di un metro da lui. Lo vedo risvegliarsi dai suoi pensieri e guardarsi intorno in cerca della mia voce, quando mi vede sorride
«ei» mi saluta, mi siedo accanto a lui mentre continua a guardami, finché non torna a guardare difronte a lui prendendo un tiro dalla sigaretta che tiene tra le dita.
Mi guardo attorno, devo dire che ha trovato un posto davvero tranquillo, qui non arriva il rumore delle auto proveniente dalla strada. Si sente solo i grilli cantare in mezzo al campo che ho di fronte. Ora che la temperatura è scesa il sole non dà così fastidio anzi sembra quasi scaldare la pelle come una coperta durante le sere invernali davanti al fuoco, ti accarezza la pelle senza farti sudare. Si sta davvero bene, mi meraviglio ancora una volta della bellezza che il mondo nasconde ogni giorno. È in sere come queste che mi rendo conto di come sia importante proteggerlo e averne cura, altrimenti si rischia di mandarlo in fiamme e di perdere tanta bellezza, solamente a causa della nostra pigrizia.
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Madness
RomanceFinalmente è arrivata l'estate, si aspetta quel periodo per tutto l'anno e di certo Lia Wayland non è da meno. Non vede l'ora di lasciarsi alle spalle la casa dove vive insieme alla madre, il patrigno e la sorellastra, per passare tutta la stagione...