Lᴏɴᴛᴀɴɪ.

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"Mi fa piacere che siate tutti già in piedi. Oggi avremo molte cose da fare."

Per nostra grande fortuna, Erwin non sentì o fece finta di non sentire ció che avevamo appena detto e ci raccomandó semplicemente di sbrigarci a fare colazione e raggiungerlo tutti quanti nel suo ufficio appena potevamo.

Jean:"Avrà già in mente qualcosa conoscendolo."
Armin:"Probabile. È da un sacco di tempo che sogna di andare a vedere cosa si trova nella cantina di Eren, e anche noi. Dovremmo essere felici di poter finalmente iniziare i preparativi!"

Lo fulminai con lo sguardo, cercando di capire dove trovasse la voglia di essere sempre così sorridente e spensierato, soprattutto a quell'ora del mattino.

Finimmo in fretta la colazione, e tutti molto svogliatamente ci dirigemmo nell'ufficio di Erwin.
Tutti tranne Armin, ovviamente.


"Grazie a Dio ci ha lasciato il tempo di mangiare qualcosa! Mi stava esplodendo la testa a stare lì dentro."

Eravamo esausti, e per una volta concordavamo tutti con Jean.
A quanto pare, Erwin aveva già pensato a tutto, aveva in mente un piano che all'apparenza non presentava alcun difetto e ognuno di noi aveva il suo compito ben preciso.

Avevamo mostrato i nostri dubbi riguardo Rainer e Bertoldth, ma ci era stato detto di non farci scrupoli e colpirli alla prima occasione.

Era un piano abbastanza elaborato, e sentire Erwin spiegare mi aveva fatto venire un certo sonno.

Levi, dal canto suo, mi ignorava totalmente.
Non mi sarei aspettata il contrario, io avevo fatto lo stesso, solo chiedendo a Jean di controllare senza farsi vedere e dirmi se per caso guardasse nella mia direzione, cosa che non ha fatto.

"Aveva sempre lo sguardo perso nel vuoto o fuori dalla finestra." Mi aveva detto Jean, ma me lo aspettavo.

Dopo la discussione di questa mattina, non avevo intenzione di rivolgergli più la parola, nemmeno se fosse venuto lui stesso a scusarmi con me.

Visto quello che avevamo passato insieme, almeno avrebbe potuto avere le idee chiare su cosa eravamo noi, soprattutto dopo avermi detto 'ti amo', che io non reputo affatto parole di poco conto.

"T/N! Perchè non mangi?!"

Completamente persa tra i miei pensieri, non mi ero resa conto che avevano già tutti il loro piatto davanti mentre io non mi ero ancora alzata per andare a prendere del cibo.

"Scusa Armin, avevo la testa da un'altra parte. Ma la prossima volta non gridare, hai fatto girare tutti i presenti!"

"Oh.. scusa. Non me ne sono accorto."

"Stare sempre con Eren ti fa male." Ridacchiai, prendendolo in giro.

Eren:"Ehi! Cosa intendi con ció?!"

"Shh. Ecco vedi! Tu urli sempre!"
Si era appena immischiato anche Jean e non avevo per niente voglia di assistere a una loro discussione in quel momento.

Mi alzai e andai a prendere qualcosa da mangiare.

Mentre mangiavo al tavolo con i miei amici, ognuno che cercava di dire la sua su questa missione, notai che poco distante da noi c'era la ragazza che avevo trovato in doccia con Levi quella orrenda mattina.
Continuava a fissarmi, e non avevo la minima idea di cosa volesse.

"Perché ti guarda da quando ci siamo seduti quella?"

Allora non me ne sono accorta solo io.

"Non lo so, Connie. Era la tipa con cui avevo beccato Levi. Ma non penso si ricordi di me, non mi aveva vista in faccia quel giorno."

Mikasa:"Se vuoi vado a chiederle che ha da guardare."
"Nono Mikasa sta tranquilla non ti preoccupare."

𝚄𝚗 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚍𝚞𝚎.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora