Capitolo 6

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JACKSON'S POV:
Uffa mi sto scocciando di stare qua in casa, vorrei uscire ma qua se non finisco i compiti non mi fanno uscire neanche fuori la porta.

Io ci provo a farli ma non appena apro il libro già mi annoio e quindi lo richiudo facendo tutt'altro...non è colpa mia!

Ora ci provo a chiedere di uscire visto che c'è Nash in camera mia per vedere la febbre a Justin, poi Nash è molto più morbido di Marcus quindi molto probabilmente me lo da il permesso per uscire.

IO: -Ei Nash, posso uscire?- dico girandomi verso di lui
NASH: -Hai finito tutti i compiti?- dice guardandomi per qualche istante
IO: -Ehm...si- dico sorridendogli

Lui mi guarda alzando un sopracciglio ed io cerco di non incontrare il suo sguardo.

NASH: -Finisci prima i compiti e poi esci, lo sai come funziona: prima il dovere e poi il piacere- dice prendendo il termometro da sotto il braccio di mio fratello
IO: -Ma li ho finiti!- mi difendo
NASH: -Jack finisci i compiti e poi esci dai- dice dandomi un bacio in fronte
IO: -Uff...va bene- dico girandomi di nuovo verso la scrivania

Mi sto cercando di concentrare ma non ci riesco proprio, poi queste cose di matematica qua non le capisco proprio, che c'entrano le lettere con i numeri?!

Rassegnato che passerò tutta la giornata a casa per via dei compiti che non riuscirò a finire mi fermo abbattendomi...finquando non mi viene una brillante idea...chiederò di farmi fare i compiti da qualche mio fratello, tanto tutti i più grandi fanno la stessa scuola di me e Justin.

IO: -Andy, Gabry!- dico dolce entrando in camera loro
ANDREAS: -Che favore vuoi peste?- dice sbuffando
IO: -Ma guarda uno non può neanche essere dolce con i suoi fratelli
ANDREAS: -Dai spara, cosa ti serve?-
IO: -Nash non mi vuole far uscire perché non ho finito i compiti...non è che me li potreste fare voi?-
ANDREAS: -No peste li devi fare tu, poi sto già faticando a studiare per me- dice rimettendo la testa sui libri
IO: -Gabry, ti prego- dico abbracciandolo
GABRIEL: -Se vuoi ti posso aiutare a farli però li devi fare tu altrimenti non capisci niente-
IO: -Daii, io già non ci capisco niente, ti prego-
GABRIEL: -No Jack!- dice secco

Sbuffo ed esco andando da Julia che sicuramente mi darà una mano visto che mi vuole un mondo di bene.

IO: -Ei July- dico abbracciandola
JULIA: -Cosa cerchi Jack?- dice sorridendomi
IO: -Mi potresti fare i compiti?-
JULIA: -Cos'hai da studiare?- domanda sospirando
IO: -Matematica e latino, ti prego-
JULIA: -Va bene ti faccio latino visto che vado bene,però guai a te se ti fai scappare che ti faccio latino- dice facendomi una carezza
IO: -Grazie sorellona!- dico abbracciandola forte

Felice esco da camera sua ma poi mi accorgo che ho sempre il problema di matematica...mi sa che devo per forza farmi aiutare da Gabriel visto che è l'unico, vorrei chiedere a Justin se me li può fare lui però mi sentirei troppo in colpa visto che non sta bene.

Sospiro, prendo libri, quaderni e penne e vado in camera di Gabriel, mi siedo accanto a lui e mi comincio a far spiegare tutto per queste cose qui che non so neanche come si chiamano.

ANDREAS'S POV:
Finito di studiare per domani mi comincio a preparare visto che devo uscire con la mia ragazza, Emma, una ragazza stupenda...non è stupenda solo perché è la mia ragazza eh.

Messa la maglia, sistemati i capelli e dopo avermi spruzzato un bel po' di profumo sono pronto per andare da lei, scendo giù e mentre sto per uscire mi accorgo che ho dimenticato il mio cellulare di sopra.

Salgo e quando entro in camera per prenderlo vedo Gabry esaurito visto che nella testa di Jack non entra per niente la matematica, mi faccio una piccola risata e poi esco per davvero andando verso casa della mia ragazza.

•MESSAGGI•
EMMA: Amore senti invece di scendere, io ho casa libera vieni su direttamente
IO: Oh, va bene tanto io sto quasi giù da te
EMMA: Fai presto dai!
IO: Sto arrivando, anzi sto giù da te aprimi!
•FINE MESSAGGI•

Entro nel palazzo felicissimo e salgo per le scale velocissimo, faccio due tre gradini per volta, arrivando fino al suo pianerottolo.

Busso e lei mi viene ad aprire subito standomi un bacio sulle labbra, io ricambio e poi entro mentre la prendo per mano, ci sediamo sul divano e mentre gli passo una mano sulla gamba vedo passare un bambino sui dieci anni dalla porta che dovrebbe dividere la cucina con il salotto.

IO: -Ma non dovevamo essere soli?- dico sottovoce
EMMA: -Si...soli io, tu e il mio fratellino- dice prendendolo in braccio
IO: -Ciao piccolo- dico passandogli una mano fra i ricci
LIAM: -Ciao!- dice sorridendomi

Il fratellino si piazza fra me e lei e accende la televisione cominciando a guardare dei cartoni.

EMMA: -Non hai niente da fare invece di stare qui a disturabare me ed il mio amico?- dice lamentandosi

Lui scuote la testa e resta attento a guardare il cartone mentre io mi faccio una piccola risata visto che mi ricorda molto quando portai una ragazza a casa e tra me e lei si mise Clay, quel dispettoso non se ne andò finquando non andammo via.

Infatti il bambino non si toglie da lì finquando esausto dalle proteste della sorella maggiore si va a chiudere in camera sua, io e lei ci avviciniamo e ci spingiamo un po' oltre a qualche bacio finquando poi non veniamo interrotti dal mio cellulare che squilla, io spiazzo l'occhio sullo schermo e vedo che Nash mi sta chiamando.

•TELEFONATA•
NASH: -Sono le otto e mezza, dove sei?-
IO: -Mamma mia Nash, sto a casa di un mio amico-
NASH: -Torna a casa che è tardi forza!-
IO: -Si ora arrivò, dammi due minuti-
•FINE TELEFONATA•

Mi alzo dal divano e dopo essermi rimesso la maglia do un ultimo bacio alla mia ragazza e poi esco da casa sua e mi incammino verso la mia di casa visto che altrimenti dopo mi dovrei subire anche le prediche dei miei fratelli.

Arrivato fuori casa vedo che non sono l'unico in ritardo visto che c'è anche Jack che sta appena entrando, mi sa che infine ha riuscito a finire i compiti visto che è uscito.

Una famiglia di pestiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora