Capitolo 13

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MARCUS'S POV:
Un po' nervoso entro in camera di Clay che è con le braccia incrociate seduto a gambe incrociate sul letto.

Entro e lui non mi degna neanche di uno sguardo, resta con lo sguardo fisso nel vuoto finquando non gli alzo la testa con due dita sotto al mento.

IO: -Perché hai buttato la coca cola su tuo fratello?- domando guardandolo negli occhi
CLAY: -Ho detto che non l'ho fatto a posta- dice deciso
IO: -Clay ti ho visto che l'hai versata tu...- lo riprendo
CLAY: -Dici così solo perché oggi ce l'hai con me, cosa ti fa credere che l'abbia fatto di proposito?!- dice alterandosi
IO: -Clay ma che stai dicendo?!- dico nervoso
CLAY: -Vaffanculo Mark!- dice spostandosi nell'angolo della sua camera
IO: -MODERA I TERMINI CON ME, CHIARO?!- urlo nervoso
-Ora resti lì e non appena Miriam va via ti becchi la tua punizione!- dico nervoso avvicinandomi a lui

Esco e sbatto la porta restando un paio di secondi con le spalle contro la porta, pensando a come mi abbia risposto.

Non è da lui rispondermi in questo modo, non ha mai detto parolacce ne si è mai alterato come ha fatto ora...non so cosa gli è preso ma gli faccio passare la voglia di rispondermi nuovamente così.

Passando per il corridoio vengo fermato da alcune imprecazioni che vengono dalla stanza dei gemelli, entro e vedo che si tratta di Jackson che impreca mente si infila i jeans.

lo riprendo leggermente e lui sbuffa alzando gli occhi al cielo, poi si infila una maglia al volo e scendiamo di sotto riprendendo la cena.

MIRIAM: -Mark grazie di tutto, io devo andare- dice dopo una mezz'oretta
IO: -Va bene, ora ti accompagno- dico alzandomi dopo di lei

Saluta tutti i miei i fratelli ed io esco insieme a lei mano nella mano andando verso la mia auto, entriamo ed io l'accompagno fino e sotto casa sua.

MIRIAM: -Grazie per la bella serata, ci vediamo domani amore- dice dandomi un bacio
IO: -Grazie a te...a domani- dico ridandole un bacio

CLAY'S POV:
Da una mezz'ora buona non sento più né la voce di Marcus né la voce di Miriam, suppongo che mio fratello l'abbia accompagnata a casa.

Mi alzo dall'angolo dov'ero seduto e mi avvicino alla porta per scendere di sotto e mangiare qualcosa visto che ho un po' di fame.

Quando mi avvicino alla porta però la vedo aprirsi davanti a me così mi spavento per la paura e salto sul letto, poi mi accorgo che era soltanto Mark.

MARCUS: -Stavi uscendo?-
IO: -No...-
MARCUS: -Bene, ora stenditi sulle mie ginocchia e facciamola finita dai- dice super convinto

A quelle parole sento un brivido scorrermi lungo la schiena e così resto lì fermo immobile opponendo resistenza a mio fratello, che, però non ci mette a tirarmi per un braccio e bloccarmi sulle sue ginocchia.

Mi slaccia il pantalone e lo abbassa.

MARCUS: -Ora vediamo se ti passa questa voglia di fare il finto duro- dice colpendomi abbastanza forte

Io riesco a trattenere abbastanza le lacrime che subito volevano uscire visto il dolore e stringo i denti.

Poco dopo mi arrivano altri due colpi forti come quello di prima che mi fanno già scoppiare in lacrime per il dolore.

Non sono uno che riesce a sopportare molto il dolore, come infatti subito scoppio a piangere quando uno dei miei fratelli mi punisce.

Per mia fortuna mio fratello si ferma a dieci colpi, mi fa alzare e mi alza gli indumenti per poi farmi sedere su una sua gamba.

IO: -S-Scusami se t-ti ho rovinato la serata, n-non dovevo versare la coca cola addosso J-ackson, scusami anche se ti ho r-risposto male- dico singhiozzando
MARCUS: -Dai piccolo non piangere, quello che hai combinato è passato- dice asciugandomi le lacrime
IO: -I-Io volevo solo scherzare- ammetto
MARCUS: -Lo so però c'è sempre un limite, ora non ci pensare più dai, andiamo di sotto che dici?- dice dolce

Io scuoto la testa fissandolo per un attimo.

IO: -Voglio prima le coccole- dico sorridendo
MARCUS: -Eh va bene, facciamo queste coccole al mio fratellino dispettoso- dice cominciandomi a coccolare

NASH'S POV:
Mentre da solo sparecchio la tavola vedo Andreas e Gabriel che vanno verso la play e fanno per accenderla.

IO: -Andy, Gabry non vi azzardate ad accendere quella cosa!- dico severo
GABRIEL: -Dai Nash...solo una partita-
IO: -Niente partita, è tardi e tra poco dovreste andare a letto visto che è già tardi-
ANDREAS: -Uff...eh va bene- dice sbuffando

I due si mettono seduti sul divano ed accendono la Tv mentre dalle scale vedo scendere Marcus insieme a Caly.

Il più piccolo viene verso di me ed io gli scompiglio i capelli e gli do un bacio sulla guancia, invece il più grande viene circondato da Thomas e Dylan.

DYLAN: -Fratellone possiamo andare a letto...- dice sbadigliando
THOMAS: -Abbiamo sonno- completa la frase del fratello
MARCUS: -Va bene, andiamo dai- dice prendendoli in braccio

Mentre Marcus va a mettere i piccoli a letto io vado in cucina con Clay per farmi aiutare a finire di sparecchiare.

Mentre arriviamo vicino alla tavola Jackson al solo vedere il fratello più piccolo si alza e andando via gli dà una piccola spallata.

IO: -Clay cosa c'è?- dico vedendolo lacrimare all'improvviso
CLAY: -Jackson ora mi odia, io non volevo farlo arrabbiare così tanto- dice triste
IO: -Ma no che non ti odia, stai tranquillo- dico prendendolo in braccio
CLAY: -Si invece...-
IO: -Allora scusati con lui e vedi che tutto finisce e così ritornate ad andare d'accordo come prima-

A quel punto chiamo proprio Jackson che viene con un aria completamente scocciata e mi fissa.

Io do una piccola gomitata a Clay che continuava a fissare il pavimento.

CLAY: -S-Scusami tanto se oggi ti ho fatto tanti scherzi...ti prego non odiarmi- dice dolce e sincero

Il fratello maggiore si avvicina a lui e lo abbraccia forte.

JACKSON: -Sei il mio fratellino, come farei ad odiarti?- dice dolce
CLAY: -Ti voglio bene Jack- dice stringendolo forte
IO: -Non voglio rovinarvi il momento però si è fatto tardi, ora andate a lavarvi i denti e poi filate a letto- dico accompagnandoli in salotto

Dico la stessa cosa anche agli altri e loro subito vanno di sopra a lavarsi e poi mettersi a letto, io passo da loro in ogni stanza e gli do un piccolo bacio sulla fronte prima che passi Marcus che gli dà il bacio della buonanotte.

Una famiglia di pestiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora