Capitolo 3

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GABRIEL'S POV:
Sto aspettando soltanto che ritorni Nash per vedere se mi da il permesso di andare a questa benedetta festa.

Mentre sono sul divano a coccolare uno po' Clay sento aprire la porta e correre dentro Justin e Jackson seguiti da Julia e Nash.

Julia corre dietro Jackson che ne avrà combinate una delle sue mentre Justin subito fa una corse da me, io lo abbraccio e si siede accanto a Clay sul divano.

IO: -Nash, senti questa sera c'è una festa...non è che potrei andarci?- dico avvicinandomi a lui
NASH: -Già lo hai chiesto a Marcus?- dice mettendo i vestiti in lavatrice
IO: -Si, mi ha detto di no- dico sbuffando
NASH: -È allora significa che non puoi andare-
IO: -Dai fratellone, ti prego...fammi andare-
NASH: -A che ora comincia?- dice sospirando
IO: -Alle undici-
NASH: -È tardi Gabry, domani hai anche scuola- dice guardandomi
IO: -Uffa, io non vi chiedo mai nulla però- dico dando un pugno al muro
NASH: -Tesoro lo so che non chiedi mai nulla ma comincia tardi, sarà per la prossima volta-

Io sbuffo e salgo di sopra in camera mia, guardo l'orario e vedo che è ancora presto visto che sono le otto e mezza.

Ho deciso io a questa festa ci vado, non sono il tipo che disobbedisce ai suoi fratelli ma a questa festa ci tengo e quindi andrò prendendomi tutte le conseguenze delle mie azioni.

JUSTIN'S POV:
Dopo l'allenamento finalmente mi posso vedere una bella serie TV visto che prima qualcuno mi ha cacciato per vederla lui.

Mi stendo sul divano e comincio a guardare un paio di episodi, finquando non sento la porta di casa aprirsi, così incuriosito mi giro e vedo che si tratta di Gabriel che sta uscendo di casa come un fuggitivo.

IO: -Gabry dove vai?- dico facendolo spaventare
GABRIEL: -Ah sei tu...io sto uscendo però stai zitto ti prego, Nash e Marcus non sanno nulla, acqua in bocca o peggio per te- dice uscendo dalla porta
IO: -V-Va bene, sto zitto- dico mentre lui mi chiude la porta in faccia

Ritorno sul divano però non faccio altro che pensare che dire non appena Nash se ne accorgerà, ho solo paura che poi ci vada di mezzo anche io se scopre che l'ho aiutato a scappare.

Mentre sono perso tra questi pensieri sento qualcuno tornarmi la maglia.

DYLAN: -Justin...- dice tirandomi la maglia
IO: -Che c'è Dyl?-
DYLAN: -Mi dai una mano ad apparecchiare? Nessuno mi vuole aiutare- dice guardandomi con degli occhi dolci
IO: -Certo piccolo, andiamo- dico scompigliandogli i capelli

NASH'S POV:
Sono in cucina e sto preparando la cena, però mentre finisco di tagliare le verdure sto facendo anche una litigata con Clay.

CLAY: -Non le voglio le verdure!- dice incrociando le braccia
IO: -Non mi interessa, devi mangiarle perché ti fanno bene!-
THOMAS: -Neanche io voglio le verdure!- dice copiando il fratello
IO: -Vi fanno bene, dovete mangiarle...giusto Andy?- dico vedendo Andreas ridersela
ANDREAS: -Eh no, neanche io voglio le verdure- dice facendomi la linguaccia
IO: -Cos'è una congiura contro di me?- dico mettendomi una mano sulla fronte
ANDREAS: -Dovete mangiarle le verdure, fanno bene- dice ai due marmocchi
CLAY: -Uffa...va bene- dice sbuffando

Io continuo a tagliare le verdure e Clay e Tommy vanno verso il salotto mentre Andreas è accanto a me con il cellulare.

IO: -Si ma non ti preoccupare a darmi una mano- dico ironico
ANDREAS: -Appunto ora vado in salotto pure io, ciao- dice svignandosela
JULIA: -Ti do io una mano, cosa ti serve?-
IO: -Puoi cominciare questi due piatti a tavola- dico passandogli i piatti

Una famiglia di pestiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora