JULIA'S POV:
Oggi finalmente esco con Erick!!
In questi ultimi giorni ci siamo sentiti molto e abbiamo legato abbastanza come non abbiamo mai.Mentre sono indecisa su cosa mettere vedo un bel po di gente uscire ed entrare in camera mia senza motivo.
IO: -Piccoli cosa volete che entrate e uscite dalla mia camera?- domando ai più piccoli di casa
DYLAN: -Ci stiamo nascondendo dal mostro- dice infilandosi sotto il mio letto con il fratello più piccolo
IO: -Fatemi sentire: chi è il mostro?-
THOMAS: -Marcus ...-Mentre io li guardo facendomi scappare una piccola risata vedo entrare "il mostro" in camera mia.
MARCUS: -Ei tesoro, percaso hai visto Dyl e Tommy?- dice sospirando
Io scuoto la testa e continuo a tirare fuori vestiti dall'armadio.
MARCUS: -Uff...quelle due pesti mi stanno facendo uscire pazzo...comunque come mai stai svuotando mezz'armadio?-
IO: -Devo uscire con...delle mie amiche e non so cosa mettere- dico sorridendogli
MARCUS: -Qualsiasi cosa metti stai bene lo stesso quindi non serve che svuoti tutto- dice dolce
IO: -Grazie fratellone- dico sorridendogli
MARCUS: -Eh va bene dai, Dyl, Tommy uscite da sotto il letto dai!- dice con un tono severoI due escono e si avvicinano tristemente a Marcus.
IO: -Però io non ho capito perché vi stavate nascondendo- dico ai piccoli
MARCUS: -Dobbiamo andare dal dottore-
IO: -Allora li capisco, poveri- dico ridendo
MARCUS: -Non ridere così che tanto dovete andare tutti dal dottore tra poco- dice fieroPenso che si capisca benissimo che in questa casa i dottori non sono ben visti, immagino non appena gli altri lo sapranno come reagiranno.
THOMAS: -Ti prego fratellone possiamo andare un'altro giorno?- dice facendo gli occhi teneri
MARCUS: -Eh va bene, facciamo così voi due andate insieme agli altri, va bene?-I due annuiscono e poi escono di corsa dalla mia camera seguiti da Marcus che li richiama dicendo di non correre.
Io invece riprendo la mia crisi su cosa indossare, fisso per un attimo il cellulare e noto che sono leggermente in ritardo, come sempre, a questo punto prendo la prima cosa che mi salta agli occhi, ovvero un paio di shorts di jeans e una maglietta bianca che si abbina alle mie scarpe, anch'esse bianche.
Afferro il cellulare a volo e poi scendo di corsa le scale ma poi vengo fermata da Gabriel che mi apre la porta davanti il viso facendomi spaventare per un attimo.
GABRIEL: -Dove vai?-
IO: -Esco, tu non dovevi essere al corso di chitarra?-
GABRIEL: -Già però...ho dimenticato i soldi per la retta- dice sorridendomi
IO: -Ah va bene, ci vediamo dopo allora- dico sorridendogliEsco di casa e mi incammino verso il parco dove mi dovrei incontrare con Erick.
Una volta arrivata lì aspetto fuori l'ingresso dove ci incontriamo sempre però noto che non è ancora qui...mi siedo su una panchina ed aspetto ancora ma non c'è ancora l'ombra di lui.Comincio a pensare che mi abbia fatto soltanto illudere quel ragazzo, è un quarto d'ora che lo aspetto ma non c'è traccia di lui, lo chiamo e non risponde, gli mando un messaggio e neanche lo visualizza...sono stata una stupida a fidarmi.
Quando mi alzo per andarmene il mio sguardo cade all'interno del parco, una guardata veloce e noto proprio Erick abbastanza malridotto vicino il bidone dell'immondizia, preoccupata per lui gli corro incontro e una volta avvicinata lui mi afferra la mano e mi guarda con i suoi occhioni pieni di lacrime e dolore.
GABRIEL'S POV:
Altro che retta per il corso di chitarra, sono tornato qui perché mentre ero al corso l'insegnante ha cercato di molestarmi in tutti i modi e così non ho fatto altro che afferrare la mia chitarra e scappare via come un codardo.Ora sono nella mia camera chiuso dentro a pensare ad altri mille modi in cui avrei potuto reagire, solo che...vorrei avere il carattere di Andreas certe volte, lui affronta qualsiasi cosa faccia a faccia mentre io sono soltanto un codardo a scappare da qualsiasi cosa ed abbassare la testa e la voce quando qualcuno mi giudica....VOGLIO CAMBIARE CAZZO!!
Mentre sono con la faccia sprofondata nel mio cuscino sento una mano poggiarsi sulla mia schiena, mi giro e noto che si tratta di Nash.
NASH: -Gabry non dovevi essere al corso di chitarra?- domanda dolce
IO: -No, oggi lo hanno annullato-
NASH: -Cos'è successo Gabry? Non è da te stare così-
IO: -Niente...sono soltanto un po' giù- dico alzandomi dal letto
NASH: -Ti va se andiamo a farci un giro?-
IO: -Non sono dell'umore giusto fratellone-
NASH: -Proprio per questo ci facciamo un giretto così non ci pensi- dice sorridendomi e facendomi una carezzaIo gli faccio un piccolo sorriso e mi alzo scendendo insieme a lui, entriamo in macchina e ci facciamo un piccolo giro per la città per poi fermarci ad un piccolo chiosco a prenderci una bella granita rinfrescante visto il caldo.
Non posso farci nulla ma quando passo del tempo con il mio fratellone mi dimentico di tutte le cose brutte, solo lui ci riesce.
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CIAO A TUTTI!!!ECCOMI TORNAT* DOPO UN PO' DI TEMPO, SCUSATEMI TANTO PERÒ HO PASSATO UN BRUTTISSIMO MOMENTO E POI HO PERSO TUTTE LE IDEE CHE AVEVO SEGNATO PER CONTINUARE LA MIA STORIA.
SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA, ANCHE SE STO PENSANDO DI FINIRE LA STORIA QUI VISTO CHE NON HO MOLTO TEMPO PER AGGIORNARE E VISTO CHE HO PERSO TUTTE LE VARIE IDEE.
FATEMI SAPERE COSA DOVREI FARE, ACCETTO QUALSIASI CONSIGLIO MI DIATE...GRAZIE💜
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Una famiglia di pesti
RandomUna famiglia composta da dieci fratelli, tra cui due adulti e otto ragazzini che ne combineranno di tutti i colori. Cosa accadrà? Se siete curiosi vi invito a leggere la mia storia. •N.B.• No incesti