Capitolo 1

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MARCUS'S POV:
Sto tornando ora da lavoro, i ragazzi dovrebbero essere già tutti a casa, io ho una fame da lupi e quindi non vedo l'ora di tornare a casa e pranzare tranquillamente.

Arrivato fuori casa parcheggio l'auto e dopo essere sceso da quest'ultima entro in casa vedendo che la tavola già è apparecchiata e stanno aspettando solo me.

IO: -Buongiorno!- dico felice entrando dalla porta

Dylan e Thomas fanno una corsa ad abbracciarmi ed io li prendo in braccio dando un bacio sulla guancia ad entrambi, li metto a terra e vado di sopra a lavarmi le mani.

Quando riscendo e mi metto a tavola vedo un posto vuoto, squadro tutti i miei fratelli e vedo che manca Clay.

IO: -Ma Clay dov'è?- domando preoccupato
NASH: -È di sopra chiuso in camera- dice alzando gli occhi al cielo
IO: -Cos'è successo?-
NASH: -Non lo so, appena è tornato ha fatto una corsa in camera e si è chiuso dentro e non ha voluto aprire a nessuno-

Mi alzo e mi dirigo verso il piano di sopra, salgo le scale e arrivo fuori camera sua, provo ad aprirla ma è chiusa a chiave e quindi posso soltanto bussare.

IO: -Clay, sono Mark aprimi dai- dico dolce
CLAY: -N-No, vattene- dice singhiozzando
IO: -Dai Clay voglio solo parlare, avanti apri!- dico bussando di nuovo alla porta

Mentre sto per ribussate sento la serratura aprirsi, io spalanco la porta e non appena il mio fratellino mi vede mi abbraccia forte.

CLAY: -S-Scusami...Sc-usami...- continua a ripetermi piangendo
IO: -Shh, cucciolo calmati dai- dico prendendolo in braccio e mettendolo sul letto accanto a me

Lo comincio a coccolare cercando di farlo calmare e dopo cinque minuti vedo che finalmente si sta calmando ed ha smesso di piangere.

IO: -Tesoro mi spieghi cos'è successo?-
CLAY: -H-Ho risposto male alla pro-professoressa e lei mi ha cacciato fuori dicendomi che vuole parlare con te assolutamente- dice facendosi venire nuovamente gli occhi lucidi
IO: -Perché le hai risposto male?- dico con un tono leggermente severo
CLAY: -Lei stava spiegando un argomento riguardante la famiglia in particolare i genitori e poi ha detto che io potevo anche uscire visto che non ho genitori ma dei fratelli che neanche sanno stare dietro a tutti noi, io gli ho risposto che non era assolutissimamente vero e lei mi ha cacciato fuori dicendo che vuole parlarti...se non mi credi ho anche il video che dimostra che ho ragione- dice triste facendomi vedere poi il video
IO: -Cucciolo vieni qui- dico spalancando le braccia verso lui

Lui si tuffa e comincia a lacrimare nuovamente mentre io lo coccolo per farlo calmare, povero il mio piccolo ad essere deriso così da un insegnante.

IO: -Non devi pensare a ciò che dicono, ok?- dico e lui annuisce
-Domani mattina vengo a scuola e ci parlo io con quella persona, se così si può definire, però ora calmati e andiamo a pranzare dai- dico dandogli dei bacetti sulla guancia

Lo abbraccio e poi lo faccio alzare, lui va a sciacquarsi il visino mentre io comincio a scendere giù e prendo posto a tavola continuando a pensare ciò che Clay mi ha detto, poco dopo però lo vedo scendere e prende posto accanto a me ed io gli scompiglio i capelli.

Per distrarmi un po' dalla situazione che mi ha scombussolato un bel po' decido di vedere com'è andata la giornata ai miei fratelli.

IO: -Allora come vi è andata oggi?-
DYLAN&THOMAS: -Bene!!- dicono all'unisono felici
IO: -Bravi amori!- dico facendogli un occhiolino
JULIA: -Ho preso sette al test di inglese-
IO: -Brava cucciola!- dico sorridendole
GABRIEL: -Io sei in matematica-
JUSTIN: -Io otto in letteratura-
IO: -Bravi cuccioli- dico orgoglioso di loro

Una famiglia di pestiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora