MARCUS'S POV:
Come sempre quando ritorno a casa all'orario di pranzo tocca cucinare a me, visto che Nash non è tanto capace.Mentre butto la pasta nella pentola sento bussarmi sulla spalla, così mi giro e vedo che si tratta di Jackson, che sembra abbastanza giù.
IO: -Ei Jack, cosa c'è?- domando alzandogli il viso con due dita sotto il mento
JACKSON: -Perché mi evita, cosa gli ho fatto?- dice triste
IO: -Ma chi?- dico confuso
JACKSON: -Gabriel, da stamattina mi evita e non mi parla...cosa gli ho fatto?- dice abbassando nuovamente la testa
IO: -Credo si sia offeso per come gli hai risposto ieri sera, non è stato bello ciò che hai detto- dico piano cercando di fargli capire l'errore
JACKSON: -Ma io...non ho detto nulla di che- dice sbuffando
IO: -Jack, gli hai detto che molto probabilmente l'unico amico che aveva, l'aveva perso e non è una cosa bella da dire- lo riprendo
JACKSON: -Ora cosa faccio? Non voglio che mi eviti per sempre- dice sedendosi sul tavolo
IO: -Come cosa devi fare? Devi chiedergli scusa e vedrai che ritornerete come prima...ora scendi dal tavolo dai- dico scompigliandogli i capelliLui scende dal tavolo e mi abbraccia alla vita ed io gli do un bacio sulla fronte e gli scompiglio nuovamente i capelli.
Avvolte ciò che dice lo fa anche senza accorgersene, non ci pensa molto, lo dice e basta, come infatti su questo aspetto non è ancora molto maturo però è soltanto un ragazzino di soli tredici anni, è ancora piccolo.
GABRIEL'S POV:
Mentre sono seduto sul divano a giocare a fifa insieme a Thomas, sento chiamarmi da Jackson ma lo ignoro, come ho fatto fino ad ora, e continuo a giocare.Penso chiunque ci sarebbe rimasto male per quello che mi ha detto ieri, solo che a differenza di arrabbiarmi ed aggredirlo, preferisco ignorarlo.
JACKSON: -Dai Gabry, rispondimi, per favore- dice scuotendomi il braccio
IO: -Levati che sto giocando!- dico arrogante
JACKSON: -Dai scusami fratellone, ieri non volevo risponderti in quel modo...non le penso quelle cose che ti ho detto, per favore non evitarmi per sempre- dice tristeIo fermo il gioco e guardo il io fratellino che sembra davvero triste e pentito.
THOMAS: -Dai Gabry, stavamo segnando- dice sbuffando
IO: -Un attimo Tommy...Jack, vieni qua- dico allargando le bracciaLui mi guarda e poi facendomi un piccolo sorriso si tuffa dentro stringendosi dolcemente a me.
IO: -Ti voglio bene piccolo, però mi ha fatto stare veramente male per quello che mi hai detto, poi non ho soltanto un amico- dico rimproverandolo
JACSKON: -Scusami e che non ci ho pensato prima di dirlo- dice triste
IO: - (Come sempre d'altronde) Dai non ci pensare, ora è passato- dico scompigliandogli i capelli
THOMAS: -Gabry dai finiamo la partita prima di andare a pranzare- dice scuotendomiRiprendo in mano il controller e riprendo a giocare insieme a Tommy mentre Jackson si stacca da me e, come sempre, va a disturbare Justin che sta scendendo dal piano di sopra.
MARCUS'S POV:
Dopo aver pranzato, sparecchio la tavola e poi mi avvio verso il lavandino intento per lavare i piatti...dopodiché dovrei parlare con Nash.Siccome quando si sprechia o si devono lavare i piatti tutti spariscono, è toccato a me fare tutto...non chiedo tanto, però una mano ogni tanto la vorrei in casa.
Fortunatamente ho finito presto ed ora sto per andare in camera del mio fratellino minore per parlargli di ciò che mi ha detto l'avvocato.
Arrivo fuori camera sua, busso e poi entro.IO: -Nash devo parlarti di una cosa importante- dico chiudendomi la porta alle spalle
NASH: -Cosa c'è? Non farmi preoccupare parla- dice alzandosi dal letto
IO: -Ieri mi è arrivata una mail dal mio avvocato, così oggi sono andato nel suo studio per capire meglio ciò che c'era scritto...e...è difficile da dire...- dico agitandomi
NASH: -Calmati e dimmi cos'è successo, ti prego- dice anche lui agitato
IO: -Molto probabilmente, l'orfanotrofio ha trovato i genitori di Dylan e Thomas e li rivogliono con loro- dico stringendo i pugni
NASH: -Cosa?!- dice incredulo
IO: -Hai capito bene Nash...purtroppo è la dura realtà- dico trattenendo le lacrime
NASH: -Ed ora? Cosa facciamo?- dice con le lacrime agli occhi
IO: -Comportiamoci normalmente facendo finta di non sapere nulla, so che è dura però lo dobbiamo accettare è la realtà dei fatti- dico triste
NASH: -Come la dobbiamo accettare? Questi vengono dopo nove anni e rivogliono indietro i loro figli? Ma che cazzo dobbiamo accettare?! Fanno parte della nostra famiglia Mark...non andranno via da qui!- dice in lacrime
IO: -Nash cosa credi che io voglia che loro se ne vadano?! Io le amo a quelle due pesti ma non possiamo metterci contro la legge...se li tratteniamo più del dovuto, rischiamo la galera dopo invece di perdere solo loro due perdiamo anche i nostri fratelli- dico alzando la voceIo mi siedo a piedi del letto di mio fratello e giro la testa dal lato opposto del suo per non farmi vedere piangere, mentre lui da un pugno abbastanza forte all'armadio che si apre di botta.
NASH: -Loro...loro sono i nostri fratellini...perché? Perché devono andare via?- dice poggiando la sua testa sulla mia spalla mentre piange
IO: -Non lo so cucciolo, non so che razza di legge sia questa ma soprattutto che cazzo di famiglia faccia una cosa del genere...io vorrei tanto che loro rimanessero qui con noi per sempre...faremo di tutto per non farceli portare via, te lo prometto!- dico piangendoAbbraccio forte il mio fratellino e cerco di farlo calmare mentre lo coccolo fra le mie braccia.
Vorrei che questa sia soltanto una brutta notizia e che i genitori che hanno trovato appartengano a qualcun'altro...non voglio che vadano via i miei piccoli marmocchi....
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CIAO A TUTTI!!!
ECCO IL 30º CAPITOLO DELLA STORIA, VI RINGRZIO SE SONO ARRIVAT* FIN QUI!!!SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE E COSA ACCADRÀ SECONDO VOI...🤔🤔
COME SEMPRE RINGRAZIO CHI STELLINA E SE AVETE CONSIGLI E/O IDEE SONO SSMPRE ACCETTATE DA PARTE MIA😊
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO!!!
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Una famiglia di pesti
RandomUna famiglia composta da dieci fratelli, tra cui due adulti e otto ragazzini che ne combineranno di tutti i colori. Cosa accadrà? Se siete curiosi vi invito a leggere la mia storia. •N.B.• No incesti