⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace. Per me e molte altre autrici è una cosa veramente preziosa che ci dà la carica per andare avanti e ci aiuta a crescere e fare arrivare le storie ad un maggior numero di persone.⚠️
Ti ringrazio🤍
Claire's P.O.V.
«Ecco i ragazzi» mi disse Naomi indicando un gruppo di cinque ragazzi che continuava animatamente a litigare. Quanto ci scommette che è tutta colpa di Bryan e delle sue stupide manie di protagonismo?
«Buonasera», dissero tutti in coro non appena ci videro arrivare. Ve li dovrei forse presentare? Nah, meglio farveli conoscere durante la storia, rende il tutto molto più interessante.
«Ehi» risposi con la voce quasi inudibile.
«Claire cos'hai?» mi chiese Bryan, uno dei miei migliori amici, nonché mia fidata guardia del corpo.
Anche se la situazione non è delle migliori non perderei certo l'occasione di presentarvi quel figo di Bryan D'Amico eh. Una testa calda come poche, ma di una bellezza rara e no, non sono di parte. Se solo vedeste quante ragazze gli sbavano dietro, capireste anche il perché della mia gelosia nei suoi confronti. Alto circa un metro e settanta, palestrato, con un ciuffo sempre messo in ordine e dei tratti somatici che ti fanno rimanere con la bocca aperta, Bryan è uno dei miei due migliori amici e la crush della nostra cara Sofia. Ne vedrete delle belle con quei due, mi faranno impazzire un giorno di questi.
«Devo dirvi una cosa importante, ne vale la nostra amicizia» pronunciai queste parole in modo freddo e vidi il volto dei miei amici sbiancare di colpo.
«Non ci fare preoccupare» esclamò Sofia, il mio secondo punto di riferimento dopo Naomi.
Credo sia arrivato il momento di presentarvi anche lei. Sofia Palmieri è la ragazza più bella che io abbia mai visto sulla faccia della terra, ma vi prego, non fatene parola con Naomi o potrebbe diventare gelosa. Ha dei lineamenti del viso perfetti, un sorriso smagliante, degli occhi verdi troppo ipnotizzanti e un naso che di certo la maggior parte delle ragazze vorrebbe. Le curve sempre al punto giusto, i capelli biondi sempre ordinati in dei perfetti ricci. Insomma, camminare con lei voleva dire sempre avere gli occhi puntati addosso.
«A causa del lavoro di mio padre devo trasferirmi a Manhattan, dovrei partire tra pochi giorni. Vi prego non odiatemi né escludetemi... non è una scelta che io approvo» dissi con le lacrime che pizzicavano i miei occhi, ormai diventati gonfi e rossi. Stavo trattenendo troppe emozioni che si stavano lentamente sprigionando all'interno di me e non sapevo come tenerle a bada.
«In che senso?» chiesero tutti in coro, anche se non ci vedevo nulla di difficile da comprendere.
«Nel senso che abbiamo pochi giorni per stare insieme, dopodiché se andrà tutto bene, ci vedremo a Natale» dissi io scoppiando in lacrime.
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Persa nella tua bugia
Romance/cà·sa/ sostantivo femminile Costruzione eretta dall'uomo per abitarvi, suddivisa in vani ed eventualmente in piani. Per Claire Marchetti, ragazza Italo Americana, trasferitasi a Manhattan con i genitori per via del lavoro del padre, sempre solare c...