⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace. Per me e molte altre autrici è una cosa veramente preziosa che ci dà la carica per andare avanti e ci aiuta a crescere e fare arrivare le storie ad un maggior numero di persone.⚠️
Ti ringrazio🤍
Claire's P.O.V.
Il mattino seguente, sia io che le ragazze, ci alzammo davvero molto presto, vi parlo dell'alba più o meno, nonostante fossimo andate a letto solamente alle quattro e mezza del mattino. Avevamo rispettato perfettamente gli orari dettatimi da mia madre, infatti alle quattro eravamo a casa, ma avevamo perso parecchio tempo nello struccarci e cambiarci per la notte. Credo, però, che i motivi per cui eravamo già sveglie fossero diversi. Io, sebbene stessi morendo di sonno, non stavo più nella pelle e non vedevo l'ora di poter riabbracciare Matteo. Anastacia era avvolta da un senso continuo di nausea, probabilmente dovuto ai troppi alcolici bevuti in nottata e Scarlett...non credo fosse riuscita a chiudere occhio per via delle continue telefonate di Harry.
-Gli unicorni l'avrebbero perseguitata a vita-
«Buongiorno ragazze» dissi io con la voce già squillante.
«Ti prego evita di urlare o di parlare a voce troppo alta. Mi sta esplodendo la testa e se possibile all'interno del mio stomaco si sta scatenando una guerra. Ho visto più la tavolozza del wc che il letto questa sera. Ricordatemi di non bere mai più così tanto» esclamò Anastacia in preda all'ennesimo spasmo.
«Siete sicure di voler venire con me all'aeroporto? Sapete, le vostre facce non mi convincono al cento per cento» non volevo rappresentare un peso per loro, in qualche modo avrei tranquillamente fatto, non mi avrebbero di certo mangiato in città, né potuto rapire visto quanto fosse piena.
-In verità, se proprio vogliamo essere onesti, grazie alla confusione, c'è più possibilità di essere rapiti senza che nessuno si accorga di nulla-
«L'unica soluzione possibile sarebbe quella di chiedere un passaggio a Damian, ma conoscendoti e conoscendolo, non credo che questa cosa avverrà mai» evitai di ridere in faccia alla bionda solo perché cosciente del fatto che non si fosse ripresa del tutto dalla sbronza, altrimenti non le avrei risparmiato un mio solito cazziatone. Come poteva soltanto pensare che io sarei stata così disperata da chiamare il moro? Soprattutto sapendo in che modo c'eravamo lasciati la sera stessa.
«Sarebbe molto più facile usare google maps, che chiedere aiuto a quel troglodita umano» esclamai leggermente irritata. Forse era meglio svegliare Scarlett e renderla partecipe di questa discussione così assurda.
«Scarlett non credi che sia ora di svegliarsi? So che è presto, ma abbiamo mille cose da fare e una tra queste è far ragionare Anastacia» la rossa, per tutta risposta, mi tirò uno schiaffo sulla gamba e si voltò dalla parte opposta alla mia. Atteggiamento molto maturo per una che deve finire l'ultimo anno di scuola superiore, prima di trasferirsi al college.
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Persa nella tua bugia
Romance/cà·sa/ sostantivo femminile Costruzione eretta dall'uomo per abitarvi, suddivisa in vani ed eventualmente in piani. Per Claire Marchetti, ragazza Italo Americana, trasferitasi a Manhattan con i genitori per via del lavoro del padre, sempre solare c...