⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace. Per me e molte altre autrici è una cosa veramente preziosa che ci dà la carica per andare avanti e ci aiuta a crescere e fare arrivare le storie ad un maggior numero di persone.⚠️
Ti ringrazio🤍
Claire's P.O.V.
Una settimana, era passata una settimana dal giorno in cui Damian mi aveva portata nel cottage e mi aveva raccontato la sua storia. La serata non era finita nel migliore dei modi, dato che mi ero addormentata in macchina, per poi risvegliarmi con un diavolo per capello poche ore dopo, ma tutto sommato ero contenta di come fosse andata tra di noi.La settimana che seguì il nostro appuntamento, se tale poteva essere definito, era stata veramente piena di "coincidenze". Il moro non mi lasciava mai da sola, ma letteralmente, a costo di vedermi si faceva andare bene anche delle litigate. Lunedì si offrì di venirmi a prendere e di portarmi a scuola, Martedì dividemmo la palestra durante l'ora di educazione fisica e quasi si ruppe il naso a causa di una distrazione che, come ha detto lui, portava il mio nome. Mercoledì, sapendo che avevo un'ora buca, si fece appositamente buttare fuori dalla classe, una mossa poco intelligente visto che lo scoprii immediatamente e gli feci una bella ramanzina. Giovedì mi pedinò fino a casa, ma mi accorsi un po' troppo presto della sua presenza e gli urlai contro di andare via, nonostante mia madre lo volesse invitare per un tè. Venerdì mi invitò a prendere un gelato, ma nel preciso momento in cui gli diedi una risposta affermativa arrivò Anastacia che volle sapere ogni particolare della nostra uscita, per poi auto invitarsi.
Questo Sabato, invece, saremmo andati a casa di Scarlett per fare un pool party e inaugurare l'inizio della scuola, un po' in ritardo, ma c'eravamo anche noi. Stavo appunto aspettando che Anastacia finisse di sistemarsi, poiché Damian ci stava aspettando sotto, quando venni richiamata da mia madre per le solite raccomandazioni sullo stare attenti in piscina e sull'alcool, perché sì, mia madre sapeva ed era consapevole del fatto che ci fossero delle cose da bere più forti della semplice acqua a quella festa.
«So che probabilmente mi starai odiando in questo momento, ma vorrei farti presente che, in qualità di mamma e amica, devo raccomandarti di stare attenta e di non prendere sottogamba nessuna situazione. Tuo padre oggi ha il giorno libero, ma è comunque in azienda per sbrigare delle scartoffie particolarmente veloci, se hai bisogno di una mano devi chiamarlo subito» stava diventando pesante dover sopportare le parole di mia madre. Era da due giorni, precisamente da quando la rossa ci aveva invitati, che non faceva altro che raccomandarmi di essere prudente, secondo lei non avevo capito?
«Quando stavamo a Roma sembravi essere meno paranoica. Mi hai lasciata andare tranquillamente ad una festa il secondo giorno di residenza qui, ma non sei in grado di lasciarmi andare a casa di Scarlett dopo circa due settimane, quasi tre?» scusate, ma andava detto. Secondo me parlare con la mamma di Anastacia le faceva male. Quella donna raccontava solo le cose più macabre che erano successe nel quartiere, era l'opposto della figlia praticamente.
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Persa nella tua bugia
Romance/cà·sa/ sostantivo femminile Costruzione eretta dall'uomo per abitarvi, suddivisa in vani ed eventualmente in piani. Per Claire Marchetti, ragazza Italo Americana, trasferitasi a Manhattan con i genitori per via del lavoro del padre, sempre solare c...