5. Shopping e nuove amicizie

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⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una  ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace

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⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace. Per me e molte altre autrici è una cosa veramente preziosa che ci dà la carica per andare avanti e ci aiuta a crescere e fare arrivare le storie ad un maggior numero di persone.⚠️

Ti ringrazio🤍

Claire's P.O.V.

Rientrata in casa trovai mia madre che stava addentando un po' di sashimi e che, con faccia dispiaciuta, borbottava una serie di parole a me incomprensibili.

«Hai conosciuto la nuova vicina?» che cosa avrei potuto fare altrimenti? Pensava che avrei passato quasi mezz'ora, in giardino, sotto il sole, a parlare da sola?

«Si, si chiama Anastacia e ha la mia stessa età. Mi ha invitata a passare un pomeriggio insieme per i negozi di Manhattan, con questa scusa ci conosciamo meglio» risposi con un sorriso a trentadue denti.

«Mi sembra un'ottima idea. Come ti stai trovando? So che può sembrare una domanda abbastanza sciocca dato che è da soli due giorni che stiamo qua, più precisamente, una sera e mezza mattinata, ma te l'ho voluta fare perché non so come stai e quindi vorrei poter starti accanto in qualche modo» mi spiegò lei con un velo di tristezza negli occhi.

«Allora, diciamo che dirmi di starmi trovando bene è un eufemismo, insomma, non ho amici e a mala pena riesco a trovare la strada per tornare a casa una volta uscita da quella porta, ma sta andando meglio di come avevo pronosticato prima di partire. Ovviamente sento sempre di più la mancanza dei ragazzi, ma so che passerà, prima o poi lo farà» le crisi di pianto non si erano ancora presentate alla mia porta, ma sapevo che non sarebbe dovuto passare tanto tempo prima del loro arrivo.

«Capisco perfettamente come stai, e non te lo dico solo per sprecare fiato. Da piccola mi sono dovuta trasferire in un'altra città con i miei genitori e per i primi giorni, addirittura, non mangiai nulla. Con il tempo ti abituerai al cambiamento e so che troverai delle persone splendide che faranno di tutto per farti stare bene e vederti felice»

«Grazie mamma, tu invece come stai?» non avrei fatto lo stesso errore di pochi giorni prima, mi sarei presa cura di lei, come lei stessa stava facendo con me. Non dico che mia madre non sappia badare a sé stessa, ma a volte l'unica cosa che si vuole è una persona a fianco che si interessi di te ed è quello che avrei fatto io.

«Io sto abbastanza bene, sto provando a ricominciare proprio come te e per fortuna tutto sta andando alla grande. Mentre eri via ho fatto amicizia con una signora che abita qui di fronte, credo che sia la madre di questa Anastacia. È una donna davvero molto gentile e socievole, non mi ha fatto pesare per nulla il fatto che fossi l'ultima arrivata nel quartiere» mia madre si meritava tanto quanto, se non più di me, di vivere una vita felice e spensierata. Se lo meritava per tutte quelle volte in cui mi aveva asciugato le lacrime dopo un litigio con mio padre, per avermi coperto con lui quando volevo fare qualcosa di diverso e fuori dalle regole, per essere stata la mia spalla destra e il mio raggio di sole.

Persa nella tua bugiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora