⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace. Per me e molte altre autrici è una cosa veramente preziosa che ci dà la carica per andare avanti e ci aiuta a crescere e fare arrivare le storie ad un maggior numero di persone.⚠️
Ti ringrazio🤍
Claire's P.O.V.
«Damian...» i miei occhi, contro ogni pronostico, si riempirono di lacrime nel momento in cui misi a fuoco la figura che avevo a pochi metri di distanza. Il sole poteva non essere ancora del tutto sorto, ma riusciva comunque ad illuminare con i suoi deboli raggi il profilo perfetto e inconfondibile di Damian.
In quei giorni avevo provato in tutti i modi a non pensare a come stesse, cosa stesse facendo, se mi stesse pensando o meno, ma era risultato più difficile del previsto. Sebbene avessi detto che con lui avevo chiuso, in realtà una grande parte di me voleva continuare a lottare, e lo stava facendo veramente bene. L'idea che ci fosse una spiegazione a quella telefonata mi aveva tormentata così tanto, che avevo pensato di chiamarlo per farmi dare delle risposte concrete, ma alla fine avevo rinunciato a tutto, abbandonando l'idea di premere quel tasto verde sul telefono.
Adesso lui era lì, in carne ed ossa e sembrava non aspettare altro che un mio abbraccio così, contro ogni logica, nonostante fossi di fronte al suo migliore amico, nonché fidanzato della ragazza che avrebbe commesso un omicidio appena sarebbe venuta a conoscenza di una cosa del genere, decisi di accontentarlo come si deve. Fortunatamente io ero brava in ginnastica e lui aveva una forza assurda nelle braccia, così evitammo di finire entrambi per terra. Mi tenne così tanto stretta a sé che temetti di poter soffocare da un momento all'altro, ma la felicità di averlo lì con me superava di gran lunga qualsiasi cosa.
Cosa avrebbe detto mia madre di fronte ad una scena del genere? Scarlett mi avrebbe ucciso nel momento in cui lo avrebbe scoperto oppure sarebbe stata contenta per me? Come avrebbero reagito tutti quanti al suo ritorno?
Erano solo poche delle mille domande che mi frullavano per la testa in quel momento, ma la mia coscienza mi ricordò che, più che rispondere a queste, mi sarei dovuta godere il meraviglioso attimo che si era creato tra di noi.
«Mi sei mancata da morire» mi ero accorta che Damian si stesse avvicinando al mio orecchio per dirmi qualcosa, ma di certo non mi sarei aspettata sarebbe stata quella. Purtroppo, nonostante la felicità del momento, venni pervasa dai ricordi che mi obbligarono ad esitare nel rispondergli. Lui questo lo capì ancor prima che potessi renderlo evidente.
«So che ti devo tante di quelle spiegazioni, ma ti prego, se anche in minima parte ti sono mancato, dimmelo, non tenerti nulla dentro, concedimi di essere felice per un momento» sembrava fosse diventato fragile in quei giorni di assenza. Che qualche preciso avvenimento lo avesse scosso particolarmente? Che fosse veramente riuscito a maturare qualcosa all'interno del suo cuore e della sua mente?
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Persa nella tua bugia
Romance/cà·sa/ sostantivo femminile Costruzione eretta dall'uomo per abitarvi, suddivisa in vani ed eventualmente in piani. Per Claire Marchetti, ragazza Italo Americana, trasferitasi a Manhattan con i genitori per via del lavoro del padre, sempre solare c...