⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace. Per me e molte altre autrici è una cosa veramente preziosa che ci dà la carica per andare avanti e ci aiuta a crescere e fare arrivare le storie ad un maggior numero di persone.⚠️
Ti ringrazio🤍
Claire's P.O.V.
Cinque giorni dopo.
Eccomi in aeroporto con tutti i miei amici al mio fianco, che a stento stanno trattenendo le lacrime. Per quanto impossibile possa sembrare, anche Bryan, che non ha mai versato una lacrima in vita sua, rischia di far uscire quelle piccole gocce d'acqua salata dai suoi occhi.
«Allora ragazzi è arrivato il momento di salutarci, non definitivamente, ma temporaneamente» dissi io abbracciandoli uno ad uno ad uno con le mani tremanti e gli occhi completamente offuscati per via delle lacrime. Non ce la feci a trattenermi, ci provai lo giuro, ma alla fine cedetti.
Tenere stretti fra le braccia i miei migliori amici per un'ultima volta era qualcosa di improponibile per me in quel momento, magari in futuro mi sarebbe potuta sembrare una semplicissima sciocchezza, ma nel presente non sarebbe mai potuto essere possibile. Vi pregherei di non fare i moralisti dicendomi che alla fine saranno solo un paio di mesi perché non è così, non saranno mai solo duemila centonovanta ore, sarà molto di più. Volete sapere per quale motivo? Perché sono terrorizzata all'idea di ciò che potrebbe succedere da qui a Natale. Nulla è eterno. La mia vita, proprio come la loro, potrebbe cambiare da un momento all'altro, potrebbe rendere questi determinati attimi, gli ultimi che passiamo insieme, ve ne rendete conto?
Che cosa so, realmente, del mio futuro? So per caso quali sono le garanzie che mi riserva? Ho la possibilità di conoscere i nomi delle persone che ne faranno parte? No, no e ancora no. Quando la vita ti mette lungo il cammino tanti punti interrogativi come questi non è facile andare avanti, non è facile smettere di pensare al peggio. Lo so, probabilmente ho una visione tragica della vita, ma sono fatta così, tengo così tanto ai miei amici che mi faccio sempre mille paranoie, vedo il peggio anche dove in realtà non c'è, costruisco e abbatto muri alla stessa velocità con cui parlo quando sono nervosa e tante altre cose ancora che non sto qui a raccontarvi perché penso mi tirereste qualcosa in testa. Desidererei solo di poter avere la forza di affermare che tra un po' di tempo saremmo sempre gli stessi, sempre noi sei, dei ragazzi che probabilmente hanno poco in comune, ma che si vogliono un bene dell'anima, che ci sono l'uno per l'altro, che compensano le mancanze di ognuno, ma non la possiedo e questo mi fa tremendamente male, mi fa pesare la situazione più di quanto già non faccia.
«Ci sentiamo appena arrivi, vogliamo avere tue notizie altrimenti usciremo pazzi» mi dissero tutti in coro.
Ignorai completamente ciò che avevano da dirmi e mi presi qualche minuto per osservarli tutti, nuovamente, ad uno ad uno, come se non li conoscessi da sempre, come se non sapessi a memoria i tratti dei loro volti, parecchio stanchi a causa della festa per il mio addio di questa notte.
STAI LEGGENDO
Persa nella tua bugia
Romance/cà·sa/ sostantivo femminile Costruzione eretta dall'uomo per abitarvi, suddivisa in vani ed eventualmente in piani. Per Claire Marchetti, ragazza Italo Americana, trasferitasi a Manhattan con i genitori per via del lavoro del padre, sempre solare c...