Capitolo 3

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Angolo autrice

Sorpresa! Siccome ho appena finito di scrivere il capitolo 8,quindi sono avanti di ben 5 capitoli, ho deciso di anticipare la pubblicazione del 3 capitolo che avrei dovuto pubblicare lunedì o martedì. Spero che vi piaccia😘ps: vi anticipo che rivedrete alcuni personaggi vecchi😉

Ricordate quando ho detto che la solitudine ha sempre fatto parte della mia vita? Bene adesso posso ufficialmente dire che quella sensazione giorno per giorno si sta facendo più debole fino quasi a scomparire ed il motivo è perché non ho neanche un secondo libero per sentirmi triste o solo, a causa di una certa persona.
Persino adesso che è venerdì alle 20 di sera, quindi relativamente ancora presto per uscire con i miei amici che mi avevano invitato a bere qualcosa al solito disco-pub, non ho neanche il tempo di rilassarmi sul divano e guardare qualcosa in televisione che prima mi suona il telefono a cui non rispondo, perché l'ho lasciato di là in camera e non ho voglia di alzarmi e poi neanche 10 minuti dopo mi suonano alla porta.

Mi alzo svogliato, solo con un paio di  pantaloncini addosso e una cannottiera e vado ad aprire, immaginandomi già chi era la persona che stava aspettando che gli aprissi.
E infatti avevo ragione: davanti alla porta mi salutó Lawton con il suo solito sorriso stampato sul volto.
Indossava un paio di jeans chiaro e una camicia aderente che gli fasciava perfettamente il torace.
Cerco di distogliere lo sguardo da quel ben di dio e lo faccio accomodare in salone.
-che ci fai qui? Non è perché ti ho dato il mio indirizzo che adesso ti devi presentare qui quando ti pare e piace, esiste una cosa chiamata privacy-borbotto in modo scorbutico riferendomi al fatto che era almeno la terza volta nel giro di qualche giorno che piombava in casa mia e dio mio, mi sembrava di avere a che fare con uno stalker.
-è venerdì sera-si limita a rispondere-volevo chiederti di uscire, ma non hai risposto al telefono quindi mi sono presentato qui-
In effetti non aveva tutti i torti, avrei potuto rispondere al telefono, anche se non giustificava il fatto di vedermelo piombare in casa ogni volta che gli pareva.
-in realtà avrei già un impegno-
-cosa devi fare?-mi chiede con uno sguardo triste.
-dovrei vedermi con il mio gruppo di amici-
-quindi hai anche tu una compagnia con cui uscire-
-spiritoso! Cosa pensavi che fossi un eremita?-
-be visto il modo in cui ti poni con le persone, tenendo tutti alla larga, non mi sembra così strano pensarlo. Comunque posso venire con te, perfavore?-unisce le mani a mo di preghiera, scuotendendo le ciglia, cercando di farmi compassione.
-non conosco nessuno qui a New York e poi tu mi hai promesso di farmi da guida, non puoi abbandonarmi proprio adesso-
-va bene-sbuffo scocciato- puoi venire-
-grazie-saltella felice, facendomi scuotere la testa, mentre però nascondo un sorriso.

-Steven-si sbraccia tra la folla Ryan, prima di stringermi in un abbraccio caloroso che io prontamente ricambio sorridendo.
-Ryan, come stai?-
-bene e tu?-
-tutto apposto-rispondo.
-hei ci siamo anche noi-borbotta Nancy, seguita da Lucas, Simon e James che si stavano accomodando al tavolo.
Il ragazzo della mia amica, stasera non era venuto, perché da quanto aveva scritto lei sul gruppo di Whatsapp, oggi avrebbe fatto il turno serale al negozio e sarebbe uscito tardi, senno solitamente anche lui ormai faceva parte della nostra comitiva. Praticamente l'unico single  rimasto ero io e solo io.
-e lui chi è?-esprime ad altavoce Lucas, la domanda che stavano formulando tutti da quando avevano visto Lawan spuntare al mio fianco.
-lui è Lawan..mm lavora con me da una settimana-lo presento.
Il diretto interessato, sfodera il migliore dei suoi sorrisi e stringe la mano a tutti, ascoltando attentamente i nomi dei miei amici.
-non me ne avevi mai parlato-mi sussurra Ryan quando ci siamo accomodati su un tavolino e mi trovo Lawan alla mia destra e Ryan alla mia sinistra che a sua volta si è seduto vicino alla sua dolce metà.
-è una lunga storia, poi ti racconterò-gli mimo, cercando di non sbizzarrirmi troppo dato che il centro della nostra conversazione era seduto vicino a me e avrebbe potuto sentire qualsiasi parola di troppo.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora