Capitolo 29

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-mm che buon profumino- esclamo,avvolgendo le braccia attorno alla vita del mio fidanzato che è intento a cucinare diversi piatti per il cenone della vigilia di capodanno.
Quest'anno abbiamo deciso di festeggiarlo qui a casa mia, ormai casa nostra dato che io e Lawan e come se convivessimo da quando ci siamo messi insieme questa estate ovvero più di 5 mesi fa e il tailandese si è offerto di preparare la maggior parte dei piatti sia americani che della sua terra d'origine.
Per il dolce e la spesa fortunatamente ci hanno pensato gli altri.

Prendo una forchetta dal cassetto e rubo una patata al forno dal piatto che Lawan aveva appoggiato sul ripiano.
-giù le mani- mi rimprovera il tailandese-devono bastare per tutti queste-
-quanto sei cattivo- faccio il muso, continuando ad abbracciarlo e immergendo il mio viso nel suo collo- non moriranno di fame per una patatina. Vuoi lasciare il tuo povero fidanzato affamato?-gli lascio teneri baci lungo tutto il suo collo e la mandibola.
Lui ride- va bene, ma solo una ancora, non di più- prende una patatina calda con la mano e mi imbocca.
-sei il migliore-gli lascio un bacio sulla guancia.
-si ma ora lasciami cucinare e vai ad apparecchiare la tavola-
-ai suoi ordini titty- ma prima di andarmene, osservo il suo culo sodo stretto nei pantaloni della tuta con sopra un grembiulino rosa.
Dio, se non dovessero arrivare i nostri amici da un momento all'altro, lo farei mio qui adesso sul ripiano della cucina.
Gli do una pacca sul culo e ghigno- sei troppo sexy con questo grembiule, non vedo l'ora di rimanere da soli-
-sei un porco- si lamenta lui, ma senza smettere di ridere.

Un quarto d'ora dopo i miei amici cominciano ad accomodarsi nel mio appartamento. I primi ad arrivare sono Ryan e James che hanno portato il tiramisù fatto in casa e una bottiglia di spumante, poi Nancy, il suo fidanzato, Simon e Lucas e infine Gabriel, Daniel, Mark e Max che hanno portato gli alcolici e le varie bevande.
Ci siamo tutti e l'atmosfera è allegra e rilassante.

Ci gustiamo la cena chiacchierando amabilmente tra noi e lodando le doti culinarie di Lawan.
-mm ma è buonissimo, è fatto con il curry?-chiede Mark a Lawan.
-si, è a base di Curry e altre spezie. In Tailandia si usa molto nella preparazione delle pietanze, se vuoi ti do la ricetta-
-mi piacerebbe-
-la voglio anche io- si intromettono uno per uno i miei amici.
-va bene farò una copia per tutti- ride lui.
-ma è così come dicono la Tailandia?- gli chiede improvvisamente Max- cioè  il mare azzurro, le spiaggie bianchissime e il caldo?-
Non posso fare a meno di sorridere, da quando io e Lawan ci siamo fidanzati, lui e Max hanno iniziato piano piano a legare fino a diventare amici.
Ormai dal parlare solo con due persone, il tailandese sta ormai simpatico a tutti ,persino a Ryan che ora è diventato il suo amico di "BL tailandesi" e nessuno può più fermarli quando cominciano a parlare della loro passione.
- be diciamo di sì, ma dipende dove vai. Bangkok è una metropoli, molto più simile a New York e lì non c'è il mare, ma se ti sposti un po' più verso la costa, lo puoi vedere ed è meraviglioso proprio come dici. Ci sono numerose isole dove puoi godertelo e una di queste è Phuket, una delle mete più frequentate dai turisti. Guarda ti faccio vedere una foto- e ci mostra sul cellulare un immagine da togliere il fiato: un luogo incontaminato immerso nella natura e dai colori spettacolari.
-ma è bellissimo -esclama meravigliato Max.
-lo è- Lawan non riesce a trattenere un sorriso- se dovessi mai riuscire ad andare a Phuket, ti consiglio di provare lo snorkeling, il tour sul traghetto per circumnavigare l'isola e..-

I suoi occhi luminosi che continuano a parlare della sua patria con voce adorante, mi stanno facendo stringere il cuore.
Oggi è il 31 dicembre, manca esattamente una settimana alla sua partenza e io non so davvero come sentirmi.
Per tutti questi mesi ci siamo comportati come se fossimo una cosa sola, abbiamo trascorso tutto il nostro tempo insieme, abbiamo mangiato insieme, dormito insieme e lavorato insieme, non ci siamo separati un attimo. Entrambi eravamo d'accordo di non parlare del futuro e di goderci tutto il tempo che avevamo a nostra disposizione, ma il problema  è che i giorni, i mesi erano passati e il giorno della partenza si stava avvicinando. E quando quel momento sarebbe arrivato cosa ne sarebbe stato di noi e della nostra relazione?
Si sarebbe ridotto tutto ad un bel ricordo e saremmo andati avanti con le nostre vite, come se nulla fosse accaduto, come se non ci fossimo mai incontrati?
Io non volevo questo, non volevo che lui se ne andasse, non volevo che diventasse un ricordo per me, ma come potevo impedirgli di tornare a casa sua dalla sua famiglia, dai suoi amici e nella terra che amava?
Semplicemente non potevo e questa consapevolezza faceva ancora più male.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora