Capitolo 15

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È tutto buio. Sento un enorme sensazione di piacere che mi sta invadendo dalla punta dei piedi fino a quella dei capelli.
Non riesco a capire cosa succede, ma mi sento così bene che non vorrei più aprire gli occhi. La scarica di piacere aumenta fino a farmi dimenare in preda  all'eccitazione e a farmeli spalancare.
Sto ancora cercando di realizzare il fatto di essermi appena svegliato, quando il piacere che provo aumenta ancora di più e in quel momento mi accorgo della presenza di Lawan che sta inglobando il mio membro con la sua bocca calda, incurante di avermi appena destabilizzato.
Dalle sue labbra cominciano ad uscire versi sconnessi mano a mano che le sue spinte aumentano e il mio corpo si incendia.
Non resisto molto e poco tempo dopo vengo copiosamente dentro la sua bocca che lecca minuziosamente ogni liquido proveniente dal mio membro.

Lo guardo, annaspando alla ricerca di un po' d'aria dopo quel favoloso risveglio.
-buongiorno-mi guarda con aria maliziosa-ti è piaciuto il risveglio?-
-cazzo si-impreco-ripensando al fantastico orgasmo appena avuto- di solito li svegli tutti così i tuoi amanti?-
-certo che no, lo sai che non rimango a dormire mai da nessuno, ritieniti fortunato- mi fa l'occhiolino.
-oh quale onore-ridacchio mentre lui mi manda poi un bacio volante che io ricambio.
-hai fame?ti preparo qualcosa?-si alza dal letto, indossando solo la mia maglietta che in quel momento si trovava gettata alla rinfusa per terra insieme al resto dei nostri vestiti, dopo che ci eravamo saltati addosso la sera prima.
Lo guardo non trattenendo un sorriso, è così carino con la mia maglietta addosso che vorrei solo riempirlo di baci.
Se potessi gliele regalerei tutte solo per farlo girare per casa cosi tutti i giorni.
-niente da obiettare sulla tua ottima cucina tailandese, ma ho proprio voglia di dolce stamattina. Che ne dici di pancake?-
-ai suoi ordini signore, anche se non te lo meriteresti-
-perché no?-faccio il finto offeso, dandogli le spalle.
-perchè sei grande ormai, dovresti imparare a cucinare. Anzi sai che ti dico: adesso vieni con me che ti insegno- mi trascina per un braccio.
-devo proprio?-gli mostro il labbruccio facendolo sorridere.
-si devi- si avvicina e quasi penso che mi voglia dare un bacio ma poi si tira indietro e comincia ad armeggiare con gli utensili da cucina.

Ormai sono settimane che la nostra vita è così, da quando il nostro status è passato da amici ad amici di letto è cambiato tutto e noi non riusciamo a stare distanti neanche per un secondo. Facciamo sesso di continuo sia a casa che a lavoro, facendo ben attenzione a non farci scoprire e devo ammettere che è una sensazione travolgente.
Adoro perdermi in lui, adoro quella sensazione e quelle emozioni contrastanti che mi fa provare, adoro il fatto di svegliarmi ogni mattina al suo fianco e di ritrovarmi ogni notte abbracciato a lui dopo essere crollati distrutti dopo una nottata di sesso.
Ma in un certo senso è anche così difficile combattere con la voglia di baciarlo e abbracciarlo tranquillamente come se fossimo una coppia, perché alla fine anche se lui mi piace e anche se andiamo a letto insieme non lo siamo e questo non cambierà.
I baci che ci diamo solitamente portano a qualcosa di più e quindi cerco di limitarmi e trattenermi più che posso, ma è così difficile soprattutto la mattina appena svegliati e la sera prima di andare a dormire, quando l'unica cosa che vorrei sarebbe dargli il bacio del buongiorno e della buonanotte.

-ma cosa stai combinando?non si mischia così il composto-ride Lawan dopo che si è accorto del casino che stavo facendo- dai ti faccio vedere-
Si posiziona dietro di me e mi mostra qual'é il giusto movimento da fare, mettendo la sua mano sulla mia e muovendo insieme l'utensile.
Non riesco a concentrarmi bene sul movimento, perché la sua vicinanza mi destabilizza e a causa di ciò comincio a dare troppa forza al frullatore, finendo per sporcarmi la faccia e le braccia di farina e di uova.
-no vabbè sei un caso perso tu ahhah-si piega in due dalle risate non riuscendo più a trattenersi.
-dai lascia fare a me prima di fare esplodere la cucina- esclama continuando a ridacchiare.
-prova a ripeterlo se hai coraggio-lo intrappolo contro il bancone della cucina.
Mi sfida con lo sguardo-sei un disastro in cucina.
-ok l'hai voluto tu- avvicino la sua faccia alla mia per sporcarlo di cibo.
-che stronzo che sei, adesso vedi-prende tra le mani quel poco impasto che era rimasto nel recipiente e me lo spalma sul volto e sul collo.
E così cominciamo a lottare come due bambini, rincorrendoci per la cucina e sporcandoci ovunque.
-basta mi arrendo-continua a ridere, cercando di riprendere fiato.

Io lo osservo con lo sguardo di un predatore affamato, passando lo sguardo dai suoi capelli arruffati, al suo volto arrossato e sporco di farina e al suo corpo coperto dalla mia maglietta che ormai aveva cambiato colore per quanto era sporca.
Lui si accorge dell'eccitazione nei miei occhi e si morde il labbro-mi vuoi non è vero?
-hai due opzioni: vuoi che ti scopi qui-indico il ripiano della cucina- o sotto la doccia?-
-mm per quanto mi intrighi essere scopato in cucina, ho proprio bisogno di lavarmi-
-allora andiamo-lo prendo per mano e lo trascino verso il bagno.
Non faccio neanche in tempo a chiudere la porta che le mie labbra si avventano su di lui, cercando immediatamente la sua lingua.
Mi era mancato, mi era mancato così tanto il sapore delle sue labbra e il rumore dei suoi gemiti anche se non li sentivo solo da ieri sera, ma per me sembrava un eternità.

Dopo esserci spogliati, ci immergiamo nella vasca da bagno che riempiamo di acqua e sapone fino quasi all'orlo.
Lui si siede su di me, facendo corrispondere le nostre intimità.
Facciamo ricombaciare le nostre labbra e ricominciamo a sfiorarci e assaporarci, strusciandoci l'uno sull'altro.
Dopo pochi minuti già non resisto e sento il bisogno di farlo mio, ma improvvisamente mi ricordo di non avere preservativi in bagno.
Interrompo quello che stavamo facendo, facendogli capire quel'era la mia intenzione, ma lui blocca il mio corpo sussurrandomi-non importa, va bene così-e riprende a strusciarsi su di me.

Rimango allibito-ma tu..io-
-sei pulito no?perché io faccio le analisi regolarmente e lo sono, quindi possiamo stare tranquilli-
-lo sono anche io.. però..sei sicuro?-
-sii..voglio sentirti meglio-mi sussurra nell'orecchio gemendo e mandando a farsi fottere qualsiasi presupposto di resistergli.
Muovo la mano verso la sua entrata, ma lui mi blocca in un evidente stato di eccitazione-prendimi così ti prego, con l'acqua sarà tutto più semplice-
-ma..-lo guardo preoccupato avendo paura di fargi male, ma lui mi rivolge un sorriso incoraggiante-voglio che mi scopi Steven-
Il suo ordine fa tremare tutto il mio corpo e mi fa perdere il nume della ragione, portandolo ad accontentarlo ed  entrando dentro di lui.
-ahh-geme-
-stai bene?-gli chiedo lasciandogli un bacio sulle labbra.
-mai stato meglio-ghigna in modo malizioso, cominciando a muoversi sopra di me come se nulla fosse.
-cazzo-impreco sentendo il mio pene entrare sempre più a fondo in quello stretto canale.

Lui accelera ben presto le spinte, muovendo il bacino in modo perfetto e facendomi vedere le stelle.
Non riesco quasi a capacitarmi di quanto sia bello vedere il corpo di Lawan alzarsi e abbassarsi sul mio membro e l'acqua e l'assenza del preservativo stanno rendendo il tutto ancora più intenso.
La sua entrata è molto più larga e scivolosa del solito e io comincio ad arpionandolo per le natiche andando incontro alle sue spinte.
Il rumore osceno delle nostre due intimità che si incontrano a stretto contatto invadono la stanza insieme al rumore dei nostri gemiti sommessi mentre ci perdiamo l'uno nell'altro senza smettere di sfiorarci e baciarci.
-dio Steven-esclama dopo l'ennesimo affondo dentro di lui che ci ha portato entrambi a vedere le stelle e a gemere rumorosamente-è così intenso-
-sii cazzo-esclamo anche io arrivando all'estasi.
-non resisto più ahh-si lamenta Lawan dopo che ho toccato il suo punto più sensibile più e più volte.
-vieni piccolo, vieni insieme a me-mi lascio sfuggire il nomignolo, venendo dopo poche spinte dentro di lui ,mentre lui viene sui nostri stomaci.
La sensazione di sentir colare il mio liquido nella sua entrata è così intensa che mi sembra quasi di svenire e vedo che anche lui è destabilizzato come se non capisse dove si trovasse.

Ci fissiamo in silenzio ancora sconvolti dall'amplesso che avevamo appena avuto.
-ricordami perché non sono venuto a letto con te il primo giorno che ti ho conosciuto?-
Rido-non lo so, forse perché eri stato così stronzo e presuntuoso quel giorno che entrarti nelle mutande era l'ultimo dei miei pensieri-
-mm non ci credo, ho visto come mi fissavi quando ero entrato in sala riunioni-
-guarda che mi fissavi anche tu-
-lo so-fa un sorriso enigmatico-se avessi saputo che il sesso sarebbe stato così tra noi, ci avrei provato molto prima-
-ma davvero?-continuo a flirtare avvicinandomi a un palmo dal suo naso.
-davvero-annulla la distanza tra di noi puntando lo sguardo verso la mia bocca, ma in quel momento il suono della porta ci fa trasalire.
-chi diamine può essere a quest'ora del mattino?-
-non ne ho idea-faccio spallucce-muoviamoci ad uscire di qui e a rivestirci-
Lui si rimette la mia maglietta in fretta e furia ancora sporca di farina, mentre io mi infilo velocemente i pantaloni del pigiama senza maglietta e andiamo ad aprire così ancora scalzi.
Ad accoglierci ci sono le figure di Ryan e James che osservando l'abbigliamento, i capelli disordinati e i volti ancora  arrossati di me e Lawan rimangono a bocca aperta.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora