Capitolo 24

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Pace. È ciò che avverto, ascoltando il suono dei gabbiani che svolazzano sul mare e il rumore delle onde che si infrangono sulla riva.
Mi sento in paradiso, sdraiato sull'asciugamano dopo aver fatto una nuotata insieme ai miei amici e svuotato dai pensieri che mi avevano tenuto sveglio per tutta la notte.
Nonostante gli enormi passi che avevo fatto per andare avanti, Lawan era sempre lì in ogni mio pensiero, in ogni mio sogno e soprattutto nella realtà.
Non riuscivo a smettere di farmi del male ogni volta che lo immaginavo a letto con un altro uomo o un altra donna, non riuscivo a fare finta che non mi importasse e questa cosa mi uccideva giorno per giorno.

-tutto bene?-mi chiede Ryan, prendendo posto sul mio asciugamano e costringendomi a mettermi seduto.
Annuisco- come potrei non stare bene? siamo in paradiso- allargo le braccia indicano il mare di fronte a noi.
-mm e con lo stronzo come va? Perché non è qui?-mi chiede, riferendosi a Lawan.
Il mio migliore amico non lo vedeva di buon occhio, dopo quello che mi aveva fatto e da quando eravamo arrivati qui  non gli aveva rivolto la parola nemmeno una volta e io non potevo dargli torto, l'avrei fatto anche io al suo posto se qualcuno gli avesse fatto del male.
Alzo le spalle, facendo finta che non mi importi-sará troppo occupato a recuperare il sonno dopo la notte focosa appena trascorsa-
-e questo a te non importa, giusto?-mi domanda ironico.
-no-
-sii e il naso ti sta crescendo come pinocchio-
Sbuffo-sono così ovvio?-
Il braccio di Ryan mi circonda le spalle.
-no, sono io che io ti conosco come le mie tasche e so bene quanto lo ami, sebbene non se lo meriti-
-giá-mi lascio scappare un sospiro, portando lo sguardo verso la marea che scorreva tranquilla.
-il tuo uomo invece dov'è?- gli chiedo, cercando di cambiare argomento.
-laggiú- indica un punto poco lontano da noi sulla riva, dove la figura di James era intenta a parlare con quella di Mark.
-oh finalmente hanno trovato il coraggio di discutere, non sei curioso di ascoltare il loro discorso?-
-no, è giusto che si chiariscano da soli e poi immagino cosa si stiano dicendo: Mark si starà scusando con lui e dal suo sguardo possa capire che è sincero-
-e non ti darebbe fastidio se ritornassero amici?-gli chiedo curioso.
-no mi fido di lui, come lui si è fidato di me e mi ha anche aiutato a ritornare tuo amico. Amare vuol dire anche questo-
-hai ragione-lo guardo con un sorriso- comunque sono felice che ti abbia perdonato subito per non avergli detto della presenza di Mark e che abbiate chiarito in modo così intenso -lo sfotto.
-tu.. ehm.. ci hai sentito?-si gratta la testa imbarazzato.
-e non solo lui- si avvicina a noi Max, ridendo.
-vado a sotterrarmi-ridacchia Ryan imbarazzato.
-stai tranquillo posso farlo io al tuo posto, adesso ti affogo-faccio segno a Max di aiutarmi e solleviamo il mio migliore amico io dalla testa e lui dai piedi, per poi lanciarlo in acqua.
-ragazzi vi ammazzo -ci minaccia, cominciando a rincorrerci in acqua e dando vita ad una guerra fatta di schizzi e giochi d'acqua.

Quando ci siamo stancati usciamo dall'acqua, ridendo e raggiungiamo Gabriel e Daniel che stanno sonnecchiando abbracciati sul loro telo.
-ma i tuoi amici stanno insieme?-mi domanda Ryan aggrottando la sopracciglia.
-in teoria no, ma quei due non la raccontano giusta, questo è certo-
-lo penso anche io-interviene Max- dobbiamo scoprire cosa nascondono-
-ci sto-gli faccio l'occhiolino.

Dopo che Ryan e Daniel, i cuochi incaricati della casa, ci hanno cucinato un buon pranzetto a base di pesce, legumi e un po' di frutta, ci rintaniamo tutti nelle proprie stanze, per riposarci durante le ore più calde, in cui è meglio non andare in spiaggia se non vogliamo rischiare di scottarci.
Entro di soppiatto nella camera che divido con Lawan e trovo quest'ultimo seduto a braccia conserte sul letto, intento a guardare la televisione.
-ciao-lo saluto per educazione.
-ciao-mi risponde in modo freddo, cominciando ad ignorarmi per parecchi minuti nei quali io spendo il mio empo a giocare al telefono.
-non mi chiedi dove sono stato?-mi guarda con le fiamme che gli divampano negli occhi.
-perchè dovrebbe interessarmi? Sei un libero cittadino e puoi fare cosa vuoi- gli rispondo, non distogliendo lo sguardo dal mio cellulare.
-hai ragione perché dovrebbe interessarti, tanto tu hai Max adesso-
Poso il telefono sul letto e lo affronto con la collera che mi esplode nelle vene.
- Cosa diamine vuoi da me Lawan? Sei tu che hai voluto questo, tu e nessun altro, quindi adesso non venire da me a fare il finto ragazzo geloso che non ti si addice.
Voglio solo che mi lasci vivere la mia vita, ti è chiaro il concetto?-sbatto la porta della camera senza ascoltare la sua risposta, in modo da porre più distanza possibile tra me e lui.

Nonostante il sole cocente, recupero uno dei cappellini che uno dei miei amici aveva lasciato in cucina e mi dirigo verso la piscina di Gabriel, sedendomi sul bordo e immergendo i piedi in acqua.
Sono arrabbiato, sono furioso, perché prima mi distrugge il cuore e poi si comporta così? Io non lo capisco e non lo capirò mai, quel ragazzo è davvero la mia rovina.
Mi prendo la testa tra le mani e cerco di calmarmi, quando all'improvviso sento il rumore di passi dietro di me e un corpo che si accomoda al mio fianco, mettendomi una mano sulla schiena.

-hei Steven che succede?-il bel volto di Max mi guarda con espressione preoccupata.
-non succede niente-nego, nascondendomi il volto tra le mani.
-se è così allora perché non mi guardi negli occhi?-cerca di togliermi le mani dal volto, rivelando la mia espressione di dolore.
-perchè sono stufo-mi lascio sfuggire un lacrime che scorre silenziosa lungo la mia guancia-sono stufo di soffrire, perché non posso essere felice anche io, per una volta? Lo so che in passato ero un stronzo menefreghista che si divertiva a fare del male alle persone, ma adesso sono cambiato e ho cercato in tutti i modi di rimediare ai miei errori, eppure sembra che a qualcuno lassù non importi, perché continua costantemente a farmi provare questo fottuto dolore.
Io vorrei solo innamorarmi di qualcuno che mi ami davvero per quello che sono, non voglio più essere il giocattolino né il rimpiazzo di nessuno, sono stanco, sono stanco di tutto questo-gli vomito addosso tutte queste parole e subito dopo mi sento meglio come se il solo dirle ad alta voce mi avesse tolto un peso dallo stomaco.
-ti ha fatto così male, vero?- mi osserva con uno sguardo triste, riferendosi al ragazzo che gli avevo raccontato che mi aveva spezzato il cuore.
-non immagini quanto-stringo forte i pugni- e la cosa più brutta è che io continuo ancora ad amarlo-
-non è stupido, è una cosa umana quando ami qualcuno e io posso capirti-mi guarda dritto negli occhi-anche io ho continuato ad amarti per molto tempo, nonostante il tuo comportamento-
-io..-lo guardo con aria triste-mi dispiace Max, non avrei dovuto parlartene dopo quello che ti ho fatto passare, non ne ho alcun il diritto-
-invece sì che cel'hai e poi sono stato io a chiedertelo no?-
Annuisco-mi dispiace comunque-
-non dispiacerti, il passato è passato, ma il presente è ancora da scrivere. Sei innamorato di Lawan, non è vero?-
Le sue parole mi sorprendono, facendomi rimanere a bocca aperta. Come diamine aveva fatto a capirlo?

-non sorprenderti-mi sorride-il modo in cui lo guardi e soprattutto le occhiate ostili che mi rivolge costantemente sono impossibili da non notare. Se vuoi ti posso aiutare, in fondo cosa c'è di meglio di un po' di sana gelosia per far rendere conto a qualcuno dei propri sentimenti?-
-no, non voglio-gli rivolgo un sorriso amaro- non servirebbe a niente, lui non mi ama-
-in tal caso, avrò solo da guadagnarci-mi lancia uno sguardo enigmatico che mi destabilizza-mentre in caso contrario potrò assicurarmi che lui ti renda felice-
-co-cosa stai cercando di dire?-
-mi piace stare con te Steven e mi piace il rapporto che abbiamo creato, non mi sentivo così da tanto tempo e anche se ti può sembrare assurdo, vorrei darci una possibilità per capire se il destino ci abbia messo di nuovo sulla stessa strada per un qualche motivo, ma questo non posso farlo fino a quando il tuo cuore sarò occupato da qualcun altro. Devi capire se vuoi rimanere fermo dove sei o se vuoi voltare pagina e per farlo penso che dovresti capire cosa prova davvero quel ragazzo per te. Pensaci, io in ogni caso sarò qui per te- mi sfiora una guancia, alzandosi in piedi, allontanandosi da me e lasciandomi da solo sconcertato a ripensare alle sue parole.

Come diamine avrei dovuto comportarmi dopo quella rivelazione e come mi sentivo davvero a riguardo?
Per così tanti anni Max era stato l'unica persona nel mio cuore e adesso che finalmente avevamo una possibilità, perché non mi sentivo felice come avrei dovuto?
Forse il mio ex ragazzo aveva ragione, dovevo capire realmente cosa il tailandese provasse per me, anche se questo mi avrebbe fatto ancora più male, ma era l'unico modo per me di andare avanti.

Non potevo più permettermi di piangermi addosso come un bambino che si era appena sbucciato le ginocchia, dovevo agire e lo avrei fatto molto presto.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora