Capitolo 28

591 43 2
                                    

Era trascorsa una settimana dal viaggio al mare e dal mio fidanzamento ufficialmente con Lawan e io non riuscivo a smettere di sorridere. Sorridevo quando mi alzavo al mattino e lo trovavo al mio fianco, sorridevo quando ci addormentavamo abbracciati sul divano senza neanche accorgercene o quando facevamo l'amore in ogni angolo della casa.
Mi sentivo felice come mai prima d'ora e speravo con tutto il cuore che quella felicità sarebbe durata a lungo.

Chino la testa, cercando di concentrarmi sui tasti della tastiera del computer dell'ufficio che dovevo digitare per terminare un lavoro, quando delle mani calde premute sulle mie spalle mi interrompono.
Mi volto di scatto, ritrovandomi le labbra invitanti di Lawan sulle mie in un dolce bacio.
-e questo per cos'era?- gli chiedo allegro.
-quello era perché ti amo-mi guarda con uno sguardo furbo stampandomi un altro bacio - e questo è perché ho una sorpresa per te-
-sarebbe?-
-stasera signor Steven Mccain sei ufficialmente invitato ad un appuntamento dal qui presente Lawan Sutham-
-mm e se non volessi venire?-lo prendo in giro.
-non sai cosa ti perderesti-
-forse se mi dai un altro bacio potrei accettare- lo provoco, guardandolo dritto negli occhi e venendo immediatamente accontentato un attimo dopo.
Le sue labbra si appoggiano nuovamente sulle mie e io lo attiro ancora più a me, approfondendo il bacio e stuzzicando la mia lingua con la sua.
Lui risponde prontamente al mio assalto, avvolgendo entrambe le sue mani sulla mia vita e cominciando a fare ballare le nostre lingue insieme.
I nostri cuori battono all'impazzata come se fosse la prima volta che ci baciamo e io mi sento l'uomo piu felice sulla terra e lo sono davvero da quanto Lawan mi ha chiesto di essere il suo ragazzo.
Mi sembra di essere in Paradiso!

-allora dove mi porti Titty?-lo sfotto una volta che mi sono staccato dal bacio, riferendomi all'appellativo con cui lo chiamavo tempo fa per il fatto che indossava spesso magliette gialle.
-vedrai piccolo- mi fa l'occhiolino- ci vediamo sotto casa tua alle 19:00- fatti bello-
-d'accordo, ma teoricamente dovrei chiamarti io piccolo, visto che sei tu quello che è più piccolo di me di 3 anni
-osservo.
-non importa tu per me sarei sempre il mio piccolo-
La dolcezza del suo tono di voce mi riempie il cuore di gioia, facendomi trattenere a stento un sorriso.

Seguo le sue indicazioni e alle 19 in punto mi faccio trovare sotto casa, con indosso una camicia bianca e dei pantaloni neri.
Lui non mi fa aspettare e si presenta puntuale con un abito azzurro elegante addosso che lo rende ancora più bello, uscendo da un enorme limousine bianca che mi lascia a bocca aperta.
Mi regala un sorriso, porgendomi il braccio per scortarmi all'interno del lussuoso abitacolo.
-piccolo puoi salire-
Ci accomodiamo sui divanetti di colore carbone, mentre Lawan apre una bottiglia di spumante e riempie due bicchieri fino all'orlo, passandomene uno.
-tu.. sei pazzo- esclamo quando mi sono finalmente ripreso dalla stupore- è.. è troppo-
-nulla è troppo per te- mi fa l'occhiolino- e poi non hai ancora visto niente. Brindiamo a noi- fa tintinnare il mio bicchiere con il suo, rivolgendomi un sorriso che mi fa diventare immediatamente rosso.
Dio sto ragazzo è pieno di sorprese, ma probabilmente lo amo proprio per questo!

Dopo esserci goduti il breve tragitto in limousine tra un bacio e un bicchiere di spumante e l'altro, il mio ragazzo mi trascina in un ristorante che è situato all'ultimo piano di uno dei più famosi grattacieli della città.
L'atmosfera che si respira è elegante e raffinata, con i suoi numerosi tavoli apparecchiati perfettamente e la vista mozzafiato che regala una panoramica perfetta di New York.
Lawan ci fa scortare in un tavolo alla nostra sinistra, in cui ordiniamo  vari piatti a base di pesce e una bottiglia di vino.
-dillo che vuoi farmi ubriacare stasera- scherzo, masticando un pezzo di salmone freschissimo.
Lawan ha davvero fatto una buona scelta, non c'è che dire.
-in realtà ho in mente ben altro per noi stanotte- mi guarda con uno sguardo malizioso, cominciando ad accarezzarmi la gamba con il ginocchio.
Quasi mi strozzo quando risale verso il mio inguine e continua a premere in quella zona.
-Lawan-lo rimprovero, diventando rosso come un peperone.
-che c'è?-mi fissa con un finto sguardo innocente- dopo tutto quello che abbiamo fatto, ti imbarazzi per così poco?-
-se continui cosi- controbatto alla sua sfida, smettendo di mangiare e mettendo furtivamente la mano sopra il callo dei suoi pantaloni, facendolo sussultare- farò in modo che tu domani non riesca nemmeno ad alzarti dal letto-
-mm mi piacciono le tue minaccie- si lecca le labbra, facendo improvvisamente salire la mia temperatura corporea.
-sei tremendo- sussurro, scuotendo la testa e allontanando la mano dalla sua erezione.
-ed è proprio per questo che mi ami, ammettilo-
-probabilmente si, ma non solo-
-e quali sarebbero gli altri motivi, sentiamo?-
-be..perché sei intelligente, bellissimo, incredibilmente sexy e contrariamente a quanto pensavo sei anche un inguaribile romanticone-
-hei cosa vorresti dire con questo?- fa il finto imbronciato-tutto questo l'ho fatto per te-indica il posto dove ci troviamo.
-appunto-sorrido- non è per niente una cosa da te. Dimmi la verità: ti saresti mai aspettato di invitare un uomo ad una cena galante?-
Lui scuote la testa, aggiungendo- però tu sei un eccezione, tu non sei un uomo qualsiasi, sei  l'uomo che amo, sei il mio uomo-
Le sue parole così schiette, fanno aumentare il battito del mio cuore.
-e tu sei il mio- le nostre mani s'incontrano sopra il tavolo e da quel momento non riusciamo più a smettere di sorriderci.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora