-dove mi stai portando?-mi chiede per l'ennesima volta Lawan, mentre stiamo sfrecciando con la mia macchina per le vie trafficate di New York.
-tra un po' lo vedrai-
Sbuffa, facendo un adorabile broncio per cui non riesco a trattenere un sorriso.
Dopo aver parcheggiato ci dirigiamo davanti all'ingresso di un enorme villa dove un grande omone ci dà il via libera per entrare quando gli comunico i nostri nomi.
Lawan si guarda intorno estasiato quando capisce che l'ho portato ad una delle più belle feste in piscina della città: davanti alla villa è presente un giardino che è talmente grande che sembra un resort in cui tantissimi giovani sono intenti a sorseggiare stuzzichini o bevande, a prendere il sole sulle sdraio, a nuotare in piscina o a ballare a ritmo di musica di fronte al piccolo palco che vi era sistemato davanti.
-tu..come hai trovato questo posto?io pensavo che volessimo restare tranquilli per un po'-
-ho i miei contatti ed è cosí, ma mi dispiaceva tarparti le ali...cioè in queste settimane mi sei sempre stato vicino senza fiatare e senza pretendere niente, ma so che ti manca andare alla feste e conoscere nuove persone e quindi eccoci qui. Ovviamente non ho intenzione di toccare una goccia di alcool né altro, ma un po' di sano divertimento non può che farci bene-
Mi sorride riconoscente-grazie lo apprezzo molto, ma non abbiamo il costume-
Gli passo il piccolo zaino che avevo sulle spalle-io c'è l'ho già addosso, mentre il tuo e qui, vai pure a cambiarti-Lo guardo in tutta la sua bellezza mentre esce dal bagno con addosso un costume blu che gli sta da dio.
Lo vedo dirigersi verso di me, quando una ragazza bassina, mora e con un fisico invidiabile stretto da un costumino rosso si piazza davanti a lui e comincia a parlarci.
Non so cosa si stiano dicendo, ma noto che le mani della mora, cercano continuamente un contatto fisico con Lawan e lui è ben felice di questo dato che gli lancia continuamente occhiatine e sorrisini.
Stringo il pugno in una strana rabbia e senza sapere cosa mi prende, faccio dietrofront e affretto il passo fino a ritrovarmi dall'altra parte del giardino ,il più lontano possibile da lui.
Faccio un profondo respiro, cercando di scacciare quella brutta sensazione che avevo nel cuore.
Lawan non è mio, non sarà mai mio e io non sono suo e nemmeno voglio esserlo, ma allora perché mi sento così?Mi metto gli occhiali da sole e ancora vestito mi sistemo su una sdraio chiudendogli gli occhi e fingendo di non trovarmi ad una festa con centinaia di persone intorno a me.
Mi rilasso per poco tempo e quasi mi sto per addormentare, quando una voce mi ridesta dal mio sonno.
-cosa ci fai qui solo soletto?-
Mi tolgo gli occhiali per vedere meglio la figura che mi aveva appena rivolto la parola e che scopro appartenere ad un ragazzo con un i capelli tinti di rosso e sparati in testa, con un fisico magro e un costume a mutanda rosa shocking abbinato a delle infradito e degli occhiali da sole dello stesso colore. È carino, ma decisamente non è il mio tipo.
Faccio spallucce-mi piace starmene da solo-gli rispondo, sperando che recepisca il messaggio di levarsi dai piedi.
-ma sei ad una festa tesoro, alla mia festa per inciso e io non accetto che qualcuno si annoi ad una mia festa-
-non mi sto annoiando e che..-rivolgo uno sguardo verso la piscina dove ho appena scorto Lawan giocare in acqua con la stessa ragazza di prima-ho solo accompagnato un amico-
Lui segue la direzione del mio sguardo e mi guarda con la faccia di uno che la sa lunga-non mi dire: ti sei innamorato del tuo amico etero? Oh è un classico-
-in realtà non è etero, è bisessuale e gli piacciono parecchio gli uomini, ma non sono innamorato di lui-
Mi guarda con un sorrisino-se non lo sei, perché allora lo guardi così?-
-cosi come?-
-come uno che ha il cuore spezzato-
Le sue parole mi arrivano dritte al cuore, facendomi smuovere qualcosa dentro che non ero pronto ad ammettere.
-ti sbagli, siamo solo amici e poi tra 8 mesi se ne andrà via,quindi perché dovrei volere una relazione con lui?-
Mi lancia uno sguardo carico di tristezza- se fosse così facile controllare le emozioni, ogni cosa sarebbe più semplice, ma purtroppo non è così tesoro.
Ma adesso basta con questi discorsi tristi e questo muso lungo: tu adesso vieni con me e ci penserò io a farti divertire-cerca di trascinarmi per un braccio.
-non mi va-sbuffo.
-non accetto un no come risposta -mi guarda di traverso-e tesoro sei un po' troppo vestito per un festa in piscina, spogliati-
Eseguo il suo ordine controvoglia e mi tolgo la maglietta, rimanendo solo con il costume a pantaloncino.
Lui scruta il mio corpo mezzo nudo e esclama-dio mio e tu volevi privare il mondo di questo ben di dio?Ti potrei denunciare per una cosa del genere-
Scoppio a ridere, divertito dal suo comportamento eccentrico.
-cosi ti voglio. Comunque io sono Gabriel-mi allunga la mano.
-io sono Steven piacere-
-bene adesso che ci siamo conosciuti possiamo dare inizio alle danze e fare mangiare le mani al tuo cosiddetto amico-
-cosa vorresti dire?-
-lo scoprirai presto-mi fa l'occhiolino.-buona sera bella gente, vorrei ringraziarvi tutti per essere venuti alla festa più bella di New York organizzata da me sottoscritto. Siete carichi?-urla Gabriel al microfono dopo essere salito sul palco, mentre io mi sono nascosto dietro le quinte.
-siii-urlano tutti in coro.
-non ho sentito bene, siete davvero pronti per lo spettacolo a cui state per assistere?-
-siii-esclamano ancora più forte.
-allora fate un bell'applauso al mio amico Steven che ora ballerà con me-
Alle sue parole mi irrigidisco e cerco di svignarmela, ma prima che possa farlo lui mi trascina per il braccio verso il palco.
Dio per essere così magro ne ha di forza!
Abbasso gli occhi per non guardare la folla sotto di noi e non farmi prendere ancora più dal panico.
-e adesso cosa devo fare?-gli sussurro impaurito.
-tu seguimi e basta-
Fa partire la musica e comincia a ballare intorno a me, muovendo i fianchi in modo sensuale.
Non so cosa fare e per un attimo mi blocco, ma poi cerco di focalizzarmi solo sui suoi occhi e sul ritmo della musica e i passi mi vengono da soli.
Io e Gabriel cominciamo a ballare in modo sincronizzato e sensuale facendo urlare la folla.
Ruoto il bacino in modo sexy, mentre il rosso è sdraiato sotto di me e poi lui fa lo stesso con me e viceversa in svariati modi e posizioni come se fossimo due spogliarellisti.
E il tutto è così nuovo, eccitante e divertente che quasi non mi accorgo di quando la canzone è finita e tutte le persone intorno a noi stanno applaudendo.
Gabriel mi stringe la mano e mi porta ad inchinarmi con lui urlando con il suo fare eccentrico-grazie a tutti, grazie-Quando alzo finalmente il capo, mi accorgo dello sguardo ardente e di desiderio che mi rivolgono tantissimi uomini e donne e mi sento strano, perché è la prima volta che percepisco così tanti sguardi rivolti su di me, anche se è solo uno quello che richiama la mia attenzione.
Lo sguardo di Lawan è più rovente di qualsiasi altro, ma non è solo quello, nel suo sguardo percepisco un emozione diversa, qualcosa che assomigli molto alla rabbia e al desiderio, ma non ne capisco il motivo visto che in quel momento è ancora vicino alla stessa ragazza che continua a sorridergli.-dio è stato pazzesco-rido, rivolgendomi a Gabriel.
-è questo è solo l'inizio-
-devo preoccuparmi?-
-fidati di me tesoro, il tuo amico impazzirà di gelosia-mi fa l'occhiolino.
-ma io non...-cerco di dire, ma vengo interrotto dalla sua voce che si rivolge di nuovo verso la folla.
-cosa ne pensate del mio amico Steven?
É un bel pezzo di manzo non è vero?-
-siii-urlano in molti, facendomi arrossire.
-quanti di voi vorrebbero farselo?-
Gli tiro una gomitata, mentre la folla urla alzando una moltitudine di mani.
-cosa hai mente?-gli sussurro.
Lui mi ignora rivolgendo nuovamente l'attenzione verso il suo pubblico- bene, allora ho in mente un giochetto per voi.
Tutti quelli che sono interessati si metteranno in fila per farsi toccare dal nostro Steven, ovviamente non le parti intime anche se lo so che vi piacerebbe-ridacchia-mentre lui sarà bendato, ma ascoltate bene: di tutte le persone che toccherà, bacerà, annuserà o qualsiasi cosa vorrà farvi, lui ne potrà scegliere solo una. Prima di togliersi la benda dovrà dare un bacio a questa persona e solo allora potrà togliersela.
E allora diamo inizio ai giochi?-
Ancora altre urla di assenso.Il mio nuovo amico prima che cercassi di nuovo di svignarmela, mi copre gli occhi con un benda presa chissà dove e mi ordina di stare fermo e di rilassarmi.
Sento dei passi arrivare di fronte a me e capisco che ormai è troppo tardi per scappare: il primo partecipante è arrivato.
Sbuffo e mi arrendo al mio destino, maledicendo Gabriel in tutte le lingue del mondo per le sue idee malsane.
Annuso e sfioro decine e decine di corpi, lungo il petto, il viso o il collo, evitando qualsiasi bacio.
Escludo a priori i corpi femminili e mi concentro per ovvi motivi su quelli maschili, ma dopo un numero indefinito di persone non ho ancora trovato quello giusto per me, quello che mi farebbe dire definitivamente: ok è lui.
Sospiro, pensando che è impossibile capire chi scegliere in mezzo a un numero così vasto di corpi, quando ad un certo punto arriva quella persona.
Vengo subito attratto dal suo profumo cosi dolce che sa di vaniglia e mi ricorda qualcosa di incredibilmente famigliare, faccio scorrere le mani sul suo viso e sul suo fisico che non è particolarmente palestrato, ma è tonico al punto giusto.
Ad un certo penso penso quasi che si tratti di Lawan, ma poi mi ricordo che poco fa si trovava all'interno della folla con quella ragazza e sicuramente io adesso ero l'ultimo dei suoi pensieri.Gli sfioro le labbra con le dita che al mio contatto sono così morbide, prima di sussurrare: -scelgo lui- e appoggiare le mie labbra sulle sue.
Il bacio è casto e dolce, anche perché non mi va di forzare una persona che non so nemmeno l'aspetto che abbia, ma mi scatena tantissime sensazioni diverse all'interno del cuore.
Mi sciolgo la benda incuriosito da chi potesse essere questo misterioso ragazzo che ha attirato la mia attenzione e rimango scioccato quando mi ritrovo davanti niente meno che Lawan.
Rimango senza parole e noto che anche lui rivolge lo sguardo altrove, palesemente imbarazzato.
Gabriel mi tocca una spalla e mi sussurra all'orecchio-te l'avevo detto che non è così facile scappare da ciò che vuole il tuo cuore-
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Don't leave me alone
RomantikSteven McCain da quando ne ha memoria si è sempre sentito solo: si è sentito solo quando i suoi genitori lo ignoravano, trattandolo come un trofeo da sfoggiare, si è sentito solo quando si è accorto di essersi circondato solo di amicizie false e anc...