Capitolo 9

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A volte mi chiedevo perché Lawan avesse affittato un appartamento a New York, quando invece trascorreva tutte le notti a casa mia, ovviamente non dormendo insieme, ma alternandoci ad usare il letto o il divano.
La nostra amicizia era la cosa più strana che avessi mai vissuto, ma sapevo che non potevo farne a meno come non potevo fare a meno di vedere il dolce viso del mio amico come prima cosa, quando aprivo gli occhi al mattino e non potevo fare a meno di trascorrere ogni singolo minuto della mia giornata accanto a lui.
Da quando lo avevo incontrato ogni cosa era cambiata: la mia vita era diventa così frenetica, monotona, piena di vizi, ma allo stesso tempo la piccola routine che avevo creato con lui mi faceva stare bene e grazie alla sua presenza e alle sue parole avevo anche smesso di aver incubi sul mio passato e di questo gli ero grato.

Anche questa mattina apro gli occhi e mi ritrovo la sua figura che mi biascica -buongiorno- nella sua lingua madre che ormai avevo imparato a riconoscere.
-buongiorno-gli rispondo, stropicciandomi gli occhi-niente colazione stamattina?-gli chiedo indicando la cucina vuota.
-scusa, mi sono appena svegliato anche io e sono troppo rincoglionito per cucinare a sto giro, ti va se ordino qualcosa?-
-va bene-acconsento.
-cosa prendi? Pancake e cappuccino? - mi chiede con un sorriso.
-pancake e cappuccino-gli rispondo affermativamente. Ormai mi conosceva troppo bene.

Dopo aver consumato la nostra colazione ci sistemiamo sul divano a guardare un po' di televisione e ad un certo punto Lawan appoggia la testa sulle mie gambe, distende il suo corpo sul divano e si addormenta.
Non posso fare a meno di osservarlo e notare che sembra proprio un angelo, mentre dorme così beatamente, anche se in realtà è tutto l'opposto: è testardo, è strafottente, è provocante...è quello che definirei un diavolo tentatore. Ma un diavolo può essere così bello? Perché ogni giorno che passa lo trovo sempre più bello di quello precedente. È così bello da fare male.
Mi perdo ad osservare il suo dolce viso e comincio ad accarezzargli distrattamente i capelli che si era tinto qualche giorno fa: ora erano bianchi, tendenti al grigio e gli stavano da dio, anche se sono convinto che sarebbe stato bene con qualsiasi taglio e forma con il bel faccino che si ritrovava.

-ti stai divertendo?-si sveglia ad un certo punto, riferendosi alle mie mani che erano ancora tra i suoi capelli.
-scusa-le sposto immediatamente, ma  lui non è dello stesso avviso, perché pochi secondi dopo decide di rimettersele sui capelli, ribattendo solo-non smettere, mi piace-
Faccio un sorrisino e riprendo l'azione che stavo svolgendo.
Lui non dice più una parola e si limita a godersi le mie carezze, chiudendo gli occhi con un espressione rilassata dipinta in volto.

-hei senti, c'è una cosa che vorrei chiederti-gli dico senza guardalo negli occhi in imbarazzo.
-dimmi-
-tu..mm..come dire..quella sera in cui abbiamo portato quei ragazzi a casa, tu eri..mm attivo e io pensavo fossi passivo-balbetto andando letteralmente a fuoco.
-in realtà non mi sono mai imposto un ruolo, il sesso è così bello, perché dovrei limitarmi a non fare una cosa piuttosto che un altra?-
Lo osservo, mentre pronuncia queste parole seriamente e poi aggiunge-quindi deduco che tu sia solo attivo, hai il classico atteggiamento da attivo che non vuole provare nulla di nuovo-
-mi piace così-faccio spallucce.
-è questo il tuo problema Steven: non ti lasci mai andare e ti imponi limiti dove non dovresti-si raddrizza sul divano, sfiorandomi una spalla e avvicinandosi al mio orecchio-non sai cosa ti perdi: è così bello sentirlo tutto dentro, mentre l'altra persona continua a spingere e spingere fino a farti urlare dal piacere-
La sue parole mi fanno venire brividi in tutto il corpo e arrivano direttamente alla mia zona più sensibile che in un attimo, diventa dura come il marmo.
Dannato diavolo tentatore che non è altro, ormai ho perso il conto di quante erezioni mi ha fatto venire anche solo con uno sguardo o con una delle sue tante provocazioni.
Mi sistemo un cuscino tra le gambe per nascondere la mia ormai evidente erezione e lui comincia a ridere.
-lo sapevo che l'idea ti avrebbe eccitato e sono sicuro che un giorno, ti lascerai andare a quest'esperienza e mi darai ragione-mi fa l'occhio-ma per ora mi limito a portarti in un posto dove avrai l'esperienza più coinvolgente ed eccitante della tua vita-
-di che posti parli?-gli chiedo con aria interrogativa e con una punta di preoccupazione impressa sul volto: le idee di Lawan non andavano mai e dico mai a finire bene e ogni volta non sapevo davvero cosa aspettarmi, ma sapevo che sarebbe stata peggiore di quella precedente al 100%.
-stasera lo vedrai-

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora