-mm-esclamo mettendomi in bocca l'ennesima forchettata del piatto che mi aveva preparato Lawan-com'è hai detto che si chiama sto piatto?-
-il som tum che è un insalata a base di papaya, gamberetti, granchio, pesce fermentato, pomodoro e l'immancabile peperoncino-mi risponde lui, inserendo poi le mani nell'enorme tasca davanti della felpa color arcobaleno che indossava.
Ormai ero abituato ai suoi occostamenti strani di colori e avevo deciso di non farmi più domande.-hei ma non offri? -fa il broncio, cercando di prendermi la ciotola tra le mani, mentre eravamo entrambi seduti sul divano spalla contro spalla.
La parte più bella del vivere da soli è proprio questa: mangiare sul divano o sul letto senza che nessuno ti rompa le palle.
Sposto il contenitore sopra la mia testa, facendo spallucce-l'hai cucinato per me-
-dai non fare lo stronzo-
Si mette in ginocchio, cercando di prendermela dalle mani, ma io prontamente la sposto in un altra direzione.
Continuiamo così per qualche minuto, con lui che saltella e io che sposto il cibo da una parte all'altra, trattenendo invano le risate.
-dai mangia-acconsento dopo che mi sono stancato del gioco, passandogli la ciotola e la forchetta.
-Kop Khun Khrap-mi ringrazia, unendo le mani a mo di preghiera e prendendo da mangiare.
Lo osservo stupito: nonostante Lawan me l'avesse già accennato, non mi abituerò mai al fatto che gli asiatici abbiano l'abitudine di inchinarsi o mettere le mani a mo di preghiera, gesto che i tailandesi chiamano Wai come segno di saluto o di ringraziamento.
Qui in America è una cosa davvero impensabile, ma a quanto pare in tailandia hanno molto più senso del rispetto di noi occidentali.Lawan si gode il suo pasto in silenzio, appoggiando le sue gambe sulle mie, mentre io decido che è l'ora di girarmi una canna.
Dopo aver finito di rollarla, me la porto alla bocca e aspiro un tiro, innalzando il fumo nella stanza.
Osservo la figura del mio amico che mangia, mentre è comodamente appoggiato sulle mie gambe.
Fino a qualche giorno fa per me sarebbe stata impensabile tutta questa confidenza, ma dal momento in cui mi sono aperto con lui e ci siamo abbracciati, ho cominciato a notare un leggero cambiamento nel nostro rapporto.
Non che ora stiamo sempre abbracciati e ci baciamo, ne niente del genere, solo questi piccoli gesti di appoggiarsi l'un all'altro e di giocare tra noi come se fossimo amici di lunga data.
Non so se è esserne felice di questa cosa, so solo che ad una parte del mio cuore mancava quella sensazione di quieta e tranquilla routine da condividere con un altra persona.Lawan appoggia la ciotola ormai vuota sul tavolino di fronte e mi scruta con i suoi occhi profondi.
-non starai fumando un po' troppo ultimamente?-
Faccio spallucce-può darsi-
-eppure quando ti ho conosciuto all'inizio, non toccavi neanche una sigaretta, quand'è che hai cominciato?-
-hai presente quando tu trascorrevi le serate in discoteca, scopando nei bagni? Be io ho trovato un altro passatempo-indico la canna che avevo tra le dita, portandomela nuovamente alla bocca.
-vuoi dirmi che invece di portarti a letto i ragazzi, hai passato le serate a fumare?-
-esatto o meglio all'inizio scopavo anche io, poi ho iniziato ad annoiarmi e a trascorrere il tempo in sala fumatori o nel cortile del locale-
Lui mi osserva pensieroso, prima di esclamare-ho un idea-
-se riguarda il sesso, la mia risposta è assolutamente no. Sono stato da dio in queste poche sere che non siamo andati in discoteca e vorrei continuare così-
-smettila di fare il vecchio-mi da una gomitata-non hai neanche sentito la mia proposta-
-e infatti sto benissimo così. Ma poi tu non eri bisessuale? No, perché da quando hai toccato il suolo americano ti ho visto fare sesso solo con gli uomini-
-diciamo solo che sono uscito con parecchie donne in tailandia, soprattutto durante l'università, mentre con gli uomini ho avuto poche esperienze e tutte di nascosto, dato che i miei non avrebbero mai accettato il fatto che mi piacessero i ragazzi. È questo il motivo per cui mi sto piu concentrando ad avere relazioni sessuali con persone del mio stesso sesso-
-penso di aver capito-
E lo capivo veramente, anche se il comportamento di Lawan mi ricordava tanto quello di un bambino ribelle che era stato rinchiuso in casa per troppo tempo e che adesso non sapeva gestire la sua libertà.-ma ritornando al discorso di prima-prende di nuovo la parola-stavo pensando che potevamo guardarci mentre scopavamo-
-scusaaa? Cosa hai detto? Spero tu stia scherzando?-
-non sto scherzando, hai detto tu che il sesso occasionale ti annoia, io ti sto proponendo di aggiungerci un po'di pepe-
-non guarderò un mio amico scopare, il caso è chiuso-mi alzo dal divano adirato.
Mi prende per il polso-ma cosa c'è di male? Possiamo portarci due bei ragazzi a casa tua e ognuno farà i suoi porci comodi con la differenza che ogni coppia potrà guardare l'altra, non lo trovi eccitante?-mi bisbiglia nell'orecchio, facendomi venire i brividi.
-no, assolutamente no!!-Stringo il volante con tutte le mie forze, dando un ultima occhiata dallo specchietto retrovisore ai due ragazzi che si sono accomodati nei sedili posteriori della macchina.
Non so come abbia fatto a convincermi, so solo che Lawan, lo stronzo manipolatore seduto di fianco a me ora nel sedile davanti, ha passato tutto l'intero pomeriggio a pregarmi, cercando di farmi cambiare idea e non so come ad un certo punto ci è riuscito, probabilmente perché sapevo che non avrebbe mollato fino a che non avrei detto di sì e quindi ho ceduto.
Ovviamente ha provveduto lui a fermare i due ragazzi e a spiegargli la situazione, mentre eravamo seduti sui divanetti del pub. Io di sicuro non avrei avuto la faccia tosta di fare una proposta del genere a qualcuno, mentre il mio amico, ormai avevo capito che non si faceva problemi per niente.10 minuti dopo li feci accomodare in casa e offrì a tutti della vodka liscia: non avrei potuto sopravvivere ad una serata del genere senza bere.
Dopo mi girai una canna e gli offrì pure quella, cosa che loro non si fecero ripetere due volte, nemmeno Lawan che aveva fumato 1 volta in tutta la sua vita.
Dopo che tutti e 4 eravamo talmente fatti e ubriachi da non capire più niente, presi il coraggio e spinsi il ragazzo moro ricciolino che avevo puntato sul divano, lo stesso con cui avevo passato quello stesso pomeriggio il tempo a mangiare e parlare con Lawan, pensiero che cercai subito di scacciare.
Vidi il mio amico fare la stessa cosa, ma sul pavimento sotto di noi.
Distolsi lo sguardo e con la vista appannata, concentrai l'attenzione sulle labbra di quel ragazzo che cominciai a baciare e succhiare.
Ci levammo infretta i vestiti, cominciando a ridacchiare, a causa dell'alcool e della droga che avevamo in circolo.Mi impossessai di nuovo delle sue labbra e cominciai a prepararlo velocemente, per poi prendere il perservativo che mi ricordai di aver lasciato nella tasca dei pantaloni in un attimo di lucidità e penetrarlo.
-ah sii-comincia a gemere, quando il mio membro era arrivato fino in fondo, riempendo ogni centimetro della sua entrata.
Gli allargai ancora di più le gambe e lo afferrai per i fianchi, aumentando i il ritmo delle spinte.
Non ero del tutto lucido, non capivo cosa stavo facendo, sentivo solo un intenso piacere invadere il mio corpo insieme ad una sensazione di tranquillità, tutto questo fino a che non lo guardai: non so se era a causa di quello che avevo ingerito, ma mi sembrava di vedere Lawan che penetrava un ragazzo che era piegato a novanta davanti a lui.
È davvero possibile? Ma Lawan non era passivo? O almeno era quello che avevo capito dalle battute che faceva e da quello che mi raccontava.Il suo sguardo si puntò su di me e non si schiodó fino alla fine del rapporto.
Ad ogni spinta ed ogni gemito, vedevo il suo volto arrossato dal piacere e il suo corpo perfetto muoversi all'interno di un altro uomo.
E se questa cosa in un altro momento mi avrebbe fatto sentire strano se non addirittura geloso, adesso a causa del fumo e dell'alcool che avevano inebito tutti i miei sensi, l'unica cosa che mi faceva provare era pura eccitazione.
Stavo scopando un altro ragazzo, ma nella mia mentre era Lawan quello che stavo penetrando.
Le sue labbra lucide, i suoi occhi penetranti che continuavano a seguire ogni singolo movimento del mio corpo con bramosia, mentre uscivo dentro e fuori dal corpo del moro.
Non riuscivamo a distogliere l'uno lo sguardo dall'altro, ci osservavamo come se avessimo voluto mangiarci e assaporare ogni centimetro del corpo dell'altro.
E forse era così, perché nonostante la vista offuscata, nonostante la testa che mi girasse, nonostante stessi facendo sesso con un altro uomo, l'unica cosa che vedevo era lui: lui che avrei voluto prendere sotto di me e scopare fino a fargli dimenticare il suo nome, lui che era così bello con i capelli disordinati e il volto accaldato, lui che mi stava fottendo il cervello.
Infine venni invaso da un orgasmo talmente potente da lasciarmi senza fiato e tutto questo a causa di Lawan: della sua pelle chiara, del suo ventre piatto con un accenno di muscoli, del suo sedere perfetto e del suo viso angelico che mi fece perdere il nume della ragione.Dopo che anche l'altra coppia ebbe finito l'amplesso i ragazzi se ne andarono, mentre io decisi di scolarmi un altro bicchiere di vodka, ancora nudo come mamma mi aveva fatto.
Cominciai a ridere in modo isterico e mi buttai sul pavimento, non capendo più definitivamente dove mi trovassi.
L'ultima cosa che vidi prima di svenire e di vedere tutto nero era la figura di Lawan che mi sorrideva.
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Don't leave me alone
RomanceSteven McCain da quando ne ha memoria si è sempre sentito solo: si è sentito solo quando i suoi genitori lo ignoravano, trattandolo come un trofeo da sfoggiare, si è sentito solo quando si è accorto di essersi circondato solo di amicizie false e anc...