Capitolo 8

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Mi sveglio, sentendo il mio intero corpo indolenzito e dolorante e allo stesso tempo provando una forte sensazione di calore addosso.
Apro con fatica gli occhi, rendendomi subito conto che avevo passato la notte a dormire sul pavimento freddo ed era per quello che adesso mi faceva male ovunque, senza contare che la testa continuava a pulsalmi a causa dell'alcool che avevo bevuto.

Cercai subito di alzarmi, ma la forte presa di un corpo sopra il mio me lo impedì ed è in quel momento che mi resi veramente conto della situazione in cui mi trovassi: ero sdraiato nudo sul pavimento, mentre la testa di Lawan era appoggiata sul mio petto e il suo intero corpo era stretto al mio anche lui completamente nudo.
Cominciai ad andare in panico e pregai tutti i santi che non si svegliasse, mentre cercavo di spostare le sue braccia ancora allacciate alla mia vita e di alzarmi.
Ma a quanto pare il diretto interessato non era della stessa opinione, poiché non appena cercai di allontanarmi lui si strinse ancora più forte a me, ancora addormentato.
A quel punto non potei fare a meno di passare lo sguardo lungo tutto il suo corpo: dal suo dolce viso dormiente, al suo petto liscio e immacolato, fino a passare al suo membro che il quel momento era a riposo e sfiorava il mio fianco e al sedere così sodo che avrei voluto schiaggere fino a farlo diventare rosso.
Cercai di pensare a qualsiasi altra cosa pur di controllarmi, ma non c'era verso: il mio sguardo andava sempre a finire su quel giovane uomo sdraiato su di me e il mio corpo non poté che reagire all'istante: il mio membro diventó duro come il marmo.

Pochi secondi dopo Lawan apre lentamente gli occhi e biascica-Sawadee Khrup-che mi ricordai in un attimo di lucidità che fosse il saluto in tailandese.
-mm buongiorno-rispondo con le guance che mi vanno a fuoco.
Lui senza spostarsi di un millimetro passa lo sguardo dal mio viso ai nostri corpi nudi e mise su un sorrisino, esclamando-mmm che bel risveglio-
-potresti gentilmente spostarti?-gli chiedo, pregando che il mio membro si abbassasse, ma putroppo non c'era verso: ogni volta che quel ragazzo mi era vicino i miei ormoni impazzivano.
-perché? Io sto così bene qui, sono comodo -si accoccoló ancora di più su di me, facendo avvicinare pericolosamente la sua intimità alla mia e accorgendosi così che ero eccitato.

Punta gli occhi nei miei e rimaniamo a guardaci così per parecchi secondi in quella posizione così imbarazzante.
Non riuscivo a capire cosa significasse quello sguardo penetrante che mi rivolgeva. Perché non mi aveva lanciato una delle sue solite battute spinte e soprattutto perché non accennava a togliersi da quella posizione?
Non fece nessun movimento tranne quello di passare le dita prima sul mio braccio destro e poi su quello sinistro, percorrendo la linea dei tatuaggi da cui ero ricoperto e poi passando al mio petto su cui erano disegnati altri 4 tatuaggi.
Ero così destabilizzato e incantato da quel movimento, da rimanere bloccato senza dire una parola, l'unica modo in cui comunicavamo in quel momento erano gli occhi e i suoi esprimevano desiderio, lussuria, ma anche qualcosa di più che non riuscivo a decifrare.
Mi ridestai dal mio stato di terpore, quando sentì la sua erezione risvegliarsi e puntare contro la mia e in quel momento solo un pensiero apparve nella mia mente: dovevo scappare via da lì, via da lui e da quella confine invalicabile che non potevamo permetterci di superare, se volevamo preservare la nostra amicizia o per lo meno il mio cuore.
Avevo paura che lui non sarebbe stata solo una scopata per me e non potevo permettermi di innamorarmi di lui, non potevo permettermi di affezionarmi ad una persona che tra meno di 10 mesi se ne sarebbe andata e soprattutto non potevo permettermi di dare il mio cuore qualcuno che non aveva la minima idea di cosa significasse la parola amore.

-spostati-gli ordino con un tono talmente autoritario che neanche lui che di solito mi convinceva a fare di tutto, si permise di fronteggiarmi.
Si alzò dal pavimento in silenzio, il tutto senza staccare per un attimo lo sguardo dal mio corpo.
Io mi alzai senza degnarlo di uno sguardo e mi chiusi in bagno, cercando di calmare i battiti del mio cuore che erano come impazziti da quando mi ero risvegliato con il corpo di Lawan addosso.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora