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- Enea, sei un omega.

Quella frase arrivò alle sue orecchie come fossero piene di ovatta, l'aveva sentita, ma fu come non l'avesse davvero compresa, o probabilmente non voleva farlo.

Intorno a loro si sentiva solo lo sciabordare lento delle onde sulla scogliera.

- È una cosa rara, ma è così. Continuò l'alpha.

Enea non capiva, i suoi genitori erano due beta, lui doveva essere un beta, sarebbe già stato improbabile essere un alpha, ma un omega era impossibile, non c'erano omega maschi nel suo branco, sapeva della loro esistenza solo per delle storie che avevano più l'aria di essere leggende che la realtà.

- Come... com'è possibbile? Disse quasi in un sussurro. Mentre sentiva gli occhi bruciare e le lacrime che volevano uscire fuori a tutti i costi.

Il capo branco ancora seduto mentre continuava a guardare un punto imprecisato all'orizzonte fece un grosso sospiro.

- Non lo so, non so come risponderti. La dea luna ha scelto questo per te, è l'unica cosa che posso dirti.

- Io non voglio! Sputò fuori Enea quasi urlando.

- Ragazzo, non puoi cambiare quello che sei, il tuo lupo è un omega e lo sei anche tu.

Il capo branco intanto si era alzato e gli aveva messo una mano sulla spalla cercando in qualche modo di consolarlo.

Non appena l'alpha gli fu così vicino l'odore di sandalo diventò talmente forte da fargli venire la nausea.

- Da dove viene questo odore così forte? Disse Enea portandosi la mano alla bocca cercando di non vomitare.

- Che odore sentì?

- Sandalo, è forte, troppo. Mi viene da vomitare.

Il capo branco fece un piccolo sorriso.

- Sono io. Quello che senti è il mio odore.

Enea si imbarazzò, in pratica aveva appena detto al capo branco che puzzava.

- Stai tranquillo. È normale che tu adesso senta gli odori degli altri lupi così forti, vedrai che in pochi giorni andrà meglio.

Enea lo guardò con aria interrogativa senza però riuscire a formulare la domanda.

L'alpha sorrise ancora.

- Vedi, tutti noi abbiamo il nostro odore, quello degli alpha è più forte, quello dei beta un po' più dolce e quello degli omega è molto dolce invece. Per ora senti il mio così forte perché il tuo lupo si è appena svegliato quindi per te è tutto nuovo, ma tra qualche giorno lo sentirai appena. E poi...

Il capo branco si interruppe e si voltò di nuovo a guardare il cielo.

- E poi? Chiese Enea incuriosito.

L'alpha sospirò ancora.

- E poi, l'unico odore che sentirai così intensamente sarà quello del tuo compagno. Il predestinato che Selene ha scelto per te.

Enea sgranò gli occhi. Che compagno?
Perché lui avrebbe dovuto avere un compagno e non una compagna?

- Compagno?

- Enea, tu sei un omega, la tua fisiologia diventerà molto simile a tutte le altre omega che conosci.

Poi l'alpha sospirò ancora più forte e poggio entrambe le mani sulle spalle del ragazzo.

- Un giorno, quando troverai il tuo compagno, sarai in grado di avere dei cuccioli proprio come  le altre omega.

Enea si pietrificò, il senso di nausea divenne ancora più forte. Il suo destino era quindi quello di avere un compagno e di mettere al mondo dei cuccioli? L'idea lo disgustava e terrorizava allo stesso tempo.

- Non voglio! Io voglio essere un semplice beta! Non voglio essere un omega, ne avere un compagno ne tanto meno avere dei cuccioli! Urlò mentre le lacrime iniziarono a scendere incontrollate.

- Ragazzo la dea Selene ha deciso che questa è la tua strada, e come sai lei non fa mai le cose senza una ragione.

Enea continuò a piangere. Gli avevano insegnato che la dea luna traccia un destino per tutti i lupi, i suoi figli, e che quel destino era per loro la cosa migliore. Ma in quel momento per lui la dea aveva sbagliato tutto.

L'omegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora