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Dopo che il capo villaggio se n'era andato, Enea era rimasto da solo sul promontorio a guardare le stelle immerso completamente nei suoi pensieri.

Arrivato a casa diede la buona notte ai genitori e andò direttamente in camera sua, nessuno dei tre disse una parola su quello che era avvenuto qualche ora prima, probabilmente perché nessuno dei tre ne era ancora pienamente consapevole.

Si gettò sul letto con un tonfo. I suoi occhi fissavano il soffitto mentre la sua mente pensava a tutto e a niente, voleva sapere di più sulla sua natura, sul suo corpo, sul suo destino. Poi come un lampo di genio pensò  che nel suo villaggio l'unica che avrebbe potuto dargli delle risposte era Nana l'anziana del villaggio.

Si fiondò fuori, senza neanche voltarsi verso i genitori, correndo dritto in direzione della casa di Nana.

Bussò un paio di volte, era tardi, quasi sicuramente stava dormendo, ma in quel momento non gli importava di passare per maleducato o invadente.

Dopo un po' luscio della porta si aprì e Nana un'anziana beta dai capelli bianchi e dal viso segnato dal tempo, lo guardò con un sorriso.

- Ti stavo aspettando. Disse facendolo entrare per poi richiudere la porta.

Enea la guardò stupito e anche un po' imbarazzato vista l'ora.

- Sapevo saresti venuto da me. Dai siediti e chiedimi quello che vuoi sapere.

Dopo essersi seduti su delle sedie intorno al piccolo tavolo da pranzo, Enea la fissava cercando di scegliere tra le varie domanda che gli giravano per la testa.

- Perché? Disse solo.

- Non c'è un perché è solo quello che sei.

- Che mi succederà adesso? Cosa dovrei fare? Io tono di Enea era disperato.

- Piccolo io non sono una sciamana, non so quale sarà il tuo futuro. Disse la donna con il suo sorriso più dolce.

- Nana, io non voglio essere un omega. Non voglio vivere la mia vita solo per avere come unico scopo quello di sottostare e venerare gli alpha.

- È questo quello che credi? Pensi davvero che gli omega siano esseri indifesi che vivano solo per accontentare gli alpha?

- Da quello che ho visto, sì. Disse Enea quasi in un sibilo.

La donna fece una grossa risata per poi stringere la mano del ragazzo.

- No piccolo mio, non è assolutamente come credi. Sì in alcuni branchi le omega sono considerate alla stregua di schiave sessuali, ma nel nostro branco non è così e anche se a te sembrano solo delle ragazze serviziovoli, ti assicuro che quando devono, sanno come dominare e farsi ascoltare dai loro alpha.

- Vedi? Anche tu parli al femminile delle omega, ma io sono un maschio, non ci sono omega maschi nel nostro branco e che io sappia neanche in quelli vicini.

La donna strinse ancora di più la mano di Enea.

- È vero, i maschi omega sono rari, ma le cose rare non sono forse le più preziose?

Enea gli fece un sorriso che lasciava trasparire tutti i suoi dubbi su quell'affermazione.

- Non voglio mentire, non sarà facile per te, dovrai affrontare molti cambiamenti...

La donna si interruppe come a cercare le parole più giuste per riuscire a continuare il discorso.

- Come ti ho detto, sei prezioso e forse proprio per questo quando si saprà della tua esistenze attirerai molta attenzione su di te e probabilmente non tutte saranno positive. Ho sentito di omega maschi che vennero rapiti e usati come trofei proprio per la vostra rarità, ma qui nessuno ti tratterà diversamente e tutti noi faremo la qualsiasi per proteggerti.

A le parole di Nana le lacrime iniziarono a bagnare il viso di Enea, si sentì vulnerabile come mai si era sentito prima.

- Nana perché sento a stento il tuo odore mentre prima quello di Nick mi stava soffocando?

- Perché io sono una beta e di base i nostri odori sono molto meno marcati e poi perché gli omega siete molto più sensibili a quello degli alpha.

Enea annuì, ma poi un pensiero  inquietante gli passo passò per la mente.

Le sue quante si tinsero di rosso, ma era una cosa che doveva chiedergli.

- Entrerò anch'io in calore?

- Piccolo non so dirti se il calore è uguale o diverso negli omega maschi rispetto alle femmine, ma in ogni caso avrai il primo calore quando incontrerai il tuo compagno proprio come lui avrà il suo primo rut dopo che avrà incontrato te.

-  Chi mai vorrebbe un omega maschio come compagno? Chiese Enea senza neanche pensarci.

Nana fece una grossa e rumorosa risata.

- Piccolo mio, credimi avrai le attenzioni di più alpha di quanto tu possa immaginare. E poi la dea luna sceglie i compagni non in base al sesso ma in base alle loro anime.

- Ho paura.

- Lo so, i cambiamenti fanno sempre paura, ma tu hai il tuo branco ad aiutarti e se qualcuno fa o dice qualcosa di inappropriato vieni da me o da Nick immediatamente.

Dopo la chiacchierata con Nana aveva ancora moltissimi dubbi e paure ma almeno si sentì un po' più tranquillo, forse essere un omega non era una così grossa tragedia.

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