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Enea sentiva tutti gli sguardi su di sé, camminava a testa bassa imbarazzato.
Sentiva odori mescolarsi tra di loro, ma come aveva detto Nick erano meno forti e pungenti dei giorni precedenti.

Aveva passato cinque giorni chiuso in casa, voleva restare da solo, cercare in qualche modo di fare chiarezza nei suoi pensieri.

- Enea!

Già prima di sentire la sua voce, l'odore di sandalo gli aveva raggiunto le narici.

- Nick. E istintivamente abbassò di nuovo la testa.

- Enea, non abbassare la testa, anche se sono il capo branco ho solo dieci anni più di te e poi non sei il mio omega.

- Scusa, è una cosa che non controllo.
Comunque avevi ragione adesso sento il tuo odore molto meno e devo dire che non è male.

L'alpha sorrise.

- Quindi, adesso non ti faccio più venire da vomitare?

- Scusa, non volevo, ma in quel momento era davvero troppo.

- Tranquillo, lo capisco bene, anche per me dopo la cerimonia non è stato semplice.

I due camminarono un po' insieme senza dire più nulla.

- Vuoi provare a trasformarti? Chiese l'alpha di punto in bianco.

Enea si voltò e lo guardò fisso per un attimo. Nonostante avesse solo ventitré anni sembrava un uomo maturo, i suoi lineamenti erano definiti, occhi nocciola, capelli castani un po' mossi fino alle spalle, muscoli del corpo ben scolpiti. Arrossì vistosamente al pensiero di trovarlo attraente. Lo vedeva tutti i giorni eppure questa era la prima volta che lo pensava.
Dev'essere il suo lato omega che iniziava a venir fuori.

- Allora, ti va di trasformarti? Richiese di nuovo l'alpha, ridestandolo dai suoi pensieri.

- Posso? Disse Enea intimorito.

- Certo che sì, ormai il tuo lupo è sveglio, farà bene anche a lui. Seguimi.

Il ragazzo seguì l'alpha fino a una radura distante dal villaggio.

- La prima volta farà un po' male e sarà tutto strano, ma vedrai ti piacerà subito.
Gli disse il capo branco sorridendo.

- Che devo fare? Chiese Enea imbarazzato.

- Chiudi gli occhi e libera la mente più che puoi. Senti la brezza su di te, gli odori che ti circondano, entra in contatto con il terreno e con il tuo lupo e poi vedrai che verrà tutto da se.

Enea fece come gli era stato detto ma l'odore di sandalo continuava a sovrastare tutto il resto.

Sentì come qualcosa che si muoveva all'impazzata dentro, poi un dolore fitto a tutti i muscoli e a tutte le ossa, strizzò gli occhi fino a ridurli in una minuscola fessura, come se con quell'azione il dolore potesse in qualche modo alleviarsi.

Dopo pochi secondi che a Enea sembrarono secoli, il dolore cessò, aprì gli occhi e tutto in torno sembrava diverso, i colori erano più vividi, gli odori più forti, anche quello di Nick adesso lo sentiva ancora più forte.
Si guardò intorno e accanto a sé vide un enorme lupo dal manto completamente marrone.
Fece un salto all'indietro impaurito e solo in quel momento si accorse che era a quattro zampe, si era trasformato davvero.

- Sono io. Tranquillo lupetto.

Riconobbe la voce di Nick, ma era diversa, più roca, quasi un ringhio.

- Ma sei un lupetto bellissimo. Gli disse l' l'alpha girandogli intorno.

- Davvero? Come sono? Chiese il ragazzo mentre cercava di guardarsi ma l'unica cosa che riuscì a vedere erano le zampe bianche.

- Sei un piccolo lupetto tutto bianco.

- Sul serio? Chiese Enea iniziando a scodinzolare.

- Vieni, facciamo una corsa. Ti va?

- Sì, tanto.

I due corsero e corsero, Enea si sentì libero come mai prima si era sentito.

L'omega si accasciò a terra ormai esausto e l'alpha si mise accanto a lui.

- Tutto bene? Sei stanco?

- Sì, un po'. Ma è stato bellissimo.

Enea guardava il cielo che oggi gli sembrava di una bellezza disarmante.

- Nick, io di cosa profumo? Chiese il ragazzo dopo minuti di silenzio.

- Mmmm... profumi di eliotropio

- E cos'è? Chiese Elia incuriosito.

- È un fiore, tra i più profumati al mondo.

Enea si vergognava a chiederglielo, ma non aveva idea che fiore fosse ne tanto meno che profumo avesse.

- Nick... non so che odore abbia. Disse il ragazzo in imbarazzo.

- Vediamo... assomiglia all'odore di una torta alla vaniglia appena sfornata.

Se fosse stato in forma umana probabilmente in quel momento sarebbe rosso come un peperone, perché sapeva bene quanto a Nick piacessero le torte.

- Nick, come faccio a tornare umano adesso?

- Il processo è lo stesso, devi solo volerlo.

Enea chiuse gli occhi e pensò alla sua forma umana. Sentì di nuovo dolore a tutto il corpo ma molto meno di prima.
Quando ebbe aperto gli occhi era di nuovo lui. Accanto a lui vide ancora Nick che era ancora in forma di lupo.
Sentì un vento gelido acarezzargli la pelle e in quel momento si accorse che era completamente nudo.

Si coprì di fretta l'intimità con le mani.

- Non guardarmi! Urlò cercando di nascondersi.

- A terra ci sono i miei vestiti, metti la mia maglia, tanto ti starà talmente grande da coprirti tutto. Disse Nick sogghignando.

Enea non si era mai vergognato tanto in tutta la sua vita, ma malgrado quello pensò che non si era mai neanche sentito così felice.

L'omegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora