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Nana era sommersa da montagne di libri alla ricerca di una risposta o almeno di un precedente che potesse spiegare due alpha predestinati. Mentre intanto gli ululati di Nick e Caleb continuavano a riecheggiare nel silenzio della notte.

La donna era a conoscenza di coppie di due alpha e anche di due omega che pur non essendo mate avevano relazioni per lo più clandestine, perché nonostante le possibili circostanze ancora non erano ben viste dalla società.

Un'alpha nonché uno dei migliori uomini di Nick entrò nella cella per somminastrargli l'ennesima dose di strozzalupo.
Il rumore sordo delle catene mischiato ai suoi ringhi gli gelarano il sangue. Ma strinse i denti e lentamente si avvicinò.

- Liberami! Urlò l'alpha esasperato.

Più tentava di avvicinarsi e più Nick ringhiava.

- Sai che non posso farlo.

- Devi! Sono ancora il tuo alpha.

- Lo so. Ma sei anche un amico, anzi un fratello, se ti liberassi e poi le cose andassero male, non potrei mai perdonarmelo.

- Perché siete tutti convinti che andrà a finire male. Se la dea Selene ci ha unito ci dovrà essere un motivo.

- È vero. Ma finché Nana non ci avrà capito qualcosa non possiamo rischiare. E comunque puoi sempre aspettare che passi il rut per vederlo. Sarebbe per lo meno più sicuro.

Nick abbassò lo sguardo mentre l'amico approfittandone gli iniettò lo strozzalupo. Sapeva che le parole dell'altro alpha erano più che sensate ma i suoi istinti non lo facevano ragionare lucidamente.

- Lui come sta? È troppo giovane per sopportare tutto questo.

L'amico sorrise.

- È messo più o meno come te.

- Sento anche parte del suo dolore, della sua frustrazione e non voglio che stia così.

- Allora cerca di rilassarti un po' perché anche lui percepisce le tue emozioni.

- È più difficile di quanto tu possa credere. Te lo assicuro.

- Ora che sei più tranquillo, posso farti una domanda?

Nick sogghignò.

- Guardami. Ti sembra che abbia altro da fare?

- No, è  che...

- È che?

- Cioè... tralasciando il fatto che è un
alpha, ti va bene che sia un uomo?

Nella cella cadde il silenzio, interrotto soltanto da dei piccoli rumori delle catene che tenevano bloccato l'alpha.

- Non ho avuto tempo di rifletterci. Rispose Nick quasi in un sussurro.

- Capisco.

- Sai bene che non sono stato con nessuno perché volevo aspettare di trovare il mio mate.

- Sì. So benissimo che sei un bacchettone, ma avrai pure dei gusti sessuali.

- Se la dea avesse scelto una donna, credo che per me sarebbe stato lo stesso. So solo che da quando prima ho incrociato i suoi occhi, il mio cuore e il  mio corpo vogliono solo lui.

- Sì, conosco quella sensazione. Con Anne è stato lo stesso.

- Però, se fosse stato un omega sarebbe stato più semplice. Il vostro istinto da alpha prima o poi vorrà procreare e beh... voi due....

- Ora sei tu ad essere bacchettone. Il mondo è pieno di bambini orfani o che sono stati abbandonati, i figli sono tuoi perché li cresci e li ami, non perché magari hanno il tuo stesso colore degli occhi.

- Hai ragione. È che sono preoccupato per te.

- Allora che ne diresti di liberarmi? Prenderò altro strozzalupo. Ti prego. Devo vederlo, parlargli.

L'amico lo guardò dubbioso, ma dopo qualche minuto gli iniettò un'altra dose e lo liberò.

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