Nick gli aveva dato appuntamento alla radura per iniziare gli allenamenti. Si sentiva euforico al pensiero che finalmente avrebbe potuto fare qualcosa di diverso e soprattutto che voleva davvero fare.
- Ehi rosso!
Enea si voltò, presumendo che quella voce si riferisse a lui, visto il suo colore di capelli.
Non appena ebbe visto Caleb che si avvicinava tutta l'euforia svanì.- Che ci fai qui, nero?
- Sono venuto ad allenarti.
- Cosa? Chiese Enea inarcando un sopracciglio.
- Sei sordo per caso? Tranquillo neanch'io faccio i salti di gioia, ma mi hanno costretto.
- Ma tu hai la mia età, come puoi essere tu ad allenarmi?
- Io a differenza tua sono un alpha, non metterci allo stesso livello. Rispose il ragazzo stizzito.
- Dimenticavo che voi alpha siete superiori.
- L'importante è che lo riconosci.
Enea lo guardò schifato.
- Ero sarcastico.
- Per me puoi essere quello che vuoi.
Ma vuoi allenarti oppure no?L'omega restò in silenzio. Se Caleb era lì era stato mandato da Nick e non poteva tirarsi indietro dopo essere stato lui a richiedere quegli allenamenti.
- Perché non sento il tuo odore?
Caleb lo guardò sorpreso.
- E adesso che cavolo c'entra? Neanch'io sento il tuo e onestamente neanche mi interessa sentirlo.
- Niente. E che non ti ho sentito arrivare e mi è sembrato strano.
- Rosso, mi stai rompendo la palle. Iniziamo oppure no?
Enea non aveva molta scelta così annuì.
- Bene, allora iniziamo con una corretta.
- Ma non mi insegni qualche mossa? Chiese Enea deluso.
L'alpha scoppiò a ridere tenendosi i fianchi con entrambe le mani.
- Rosso, ma ti sei visto? Prima devi mettere sù un minimo di muscoli.
Enea gonfiò le guance per poi mettere il broncio offeso.
- Sei tu che in pochi mesi sei diventato un energumeno, prima eravamo praticamente uguali.
- Sono un alpha lo hai dimenticato?
- Come potrei, se non fai che ripeterlo?
Caleb iniziò a camminare in maniera spedita.
- Allora, vieni o no?
Enea lo seguì ormai rassegnato.
Dopo dieci minuti Enea era allo stremo delle sue forze. Guardò Caleb che invece aveva ancora il respiro regolare e non aveva versato neanche una goccia di sudore.
In quel momento odiò ancora di più il fatto che fosse un omega.
- Sei già arrivato? Gli chiese l'alpha avvicinandosi.
Enea non riusciva a trovare il fiato per potergli rispondere.
- Ok, ho capito. Ma devi comunque stirare un po' i muscoli adesso. Fai esattamente quello che faccio io. Ti prometto che è quasi finita.
Enea imitò a fatica ogni suo movimento. Sentiva i muscoli bruciargli. Ma come gli aveva promesso erano durati pochi minuti. E nonostante non gli stesse particolarmente simpatico fu grato che avesse mantenuto la sua parola.
- Rosso, sei messo peggio di quello che pensavo.
- Mi chiamo Enea non Rosso.
- Sei comunque messo male. Lo canzonò l'alpha.
- È colpa di questo stupido corpo da omega.
- Cazzate! Se tu sei il primo che crede che gli omega siano deboli, come cazzo speri che non lo facciano anche gli altri?
Enea non si aspettava quelle parole da Caleb.
- Rosso, mia madre è un omega eppure è più che capace di farmela fare sotto. Tu devi essere tu, indipendentemente se sei un omega, un'alpha, oppure un beta.
L'omega guardava a terra in imbarazzo.
- Hai ragione Caleb, grazie.
- Grazie per cosa? Io dico sempre quello che penso, e penso che sei una schiappa. Gli disse ridendo a crepapelle.
Enea fece il finto offeso, ma pensò che tutto sommato Caleb non era poi così male.
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L'omega
WerewolfEnea voleva solo essere un beta, vivere una vita comune senza essere preda degli istinti degli alpha, ma la dea luna gli aveva riservato un diverso cammino.... I capitoli non saranno molto lunghi, ma probabilmente saranno un bel po'. Anche se onesta...