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Nick uscì dalla piccola baita che si affacciava sulla vallata, ispirò l'aria fresca del mattino sentendo un'ondata di ossigeno espandersi per tutto il corpo.

Era lì da due mesi, i primi giorni erano stati un inferno, restare lontano dal suo branco lo faceva stare in continua ansia, ma Nana che lo conosceva molto bene ogni settimana gli mandava un piccione viaggiatore con un piccolo resoconto della situazione.

Aveva pensato ad Enea, al suo odore, molte volte, soprattutto nel primo mese, ma adesso non ci pensava più se non raramente e per pochi attimi.

Sentì che era arrivato il momento di ritornare a casa.

Enea aveva passato gli ultimi mesi cercando informazioni in giro, su dove fosse e quando tornasse Nick. Una volta aveva chiesto anche a Nana ma lei gli aveva dato una risposta vaga, come faceva con tutti del resto.

Non capiva perché gli mancasse tanto, prima della notte in cui scoprì di essere un omega non avevano scambiato che poche parole e anche dopo si erano incontrarti solo poche volte alla radura per esercitarsi a trasformarsi nella sua forma di lupo. Quindi perché sentire la mancanza di qualcuno che era praticamente uno sconosciuto?

Si sentiva confuso e anche un po' stupido. Ma nell'ultimo periodo quelle sensazioni erano diventare una routine, il suo corpo stava cambiando e anche la sua personalità e questa cosa non gli piaceva affatto.

I suoi coetanei alpha e beta avevano iniziato degli allenamenti molto intensi ma a lui per la maggior parte del  tempo venivano affidate le attività delle altre omega cosa che non gli andava giù. Anche lui voleva allenarsi, anche lui in caso di bisogno voleva essere utile e non, nascondersi per essere difeso dagli altri. Stava accettando l'idea di essere un omega, ma era comunque un maschio e voleva essere trattato come tale.

Sentì un forte profumo di sandalo, non poteva essere che di una sola persona,  si guardò in torno cercando di capire dove fosse, ma dopo qualche attimo lo vide. Nick si fermava ad ogni passo salutando e sorridendo a tutti, ma quando gli passò accanto gli fece solo un piccolo cenno col capo e un sorriso fin troppo forzato.

La felicità che aveva provato nel sentire quel profumo si era trasformata in frustrazione in pochi secondi. Non capiva il motivo di quell'indifferenza.

Gli occhi iniziarono a bruciargli e un groppo gli si formò in gola, cosa che lo fece innervosire, era diventato fin troppo sensibile, le lacrime erano sempre pronte ad uscire per ogni sciocchezza. Odiava quello che stava diventando.

Corse a perdifiato fino ad arrivare nel suo posto, che visto che Nick aveva trovato, ormai non era più neanche tanto segreto.

Ispirò il profumo della salsedine che tanto lo calmava, ma anche se molto fienile sentiva ancora il profumo di sandalo.

Calcio una pietra in mare con tutte le sue forze.

Si sentiva debole e inutile. Se come gli aveva detto Nana gli omega maschi erano speciali, decise che lui lo sarebbe stato ancora di più, diventando un omega addestrato come un alpha o un beta. Avrebbe lasciato a Nick il tempo di sistemarsi, ma il giorno dopo sarebbe andato a parlargli della sua decisione.

Il giorno seguente non avendolo trovato in casa, iniziò a perlustrare il vilaggio alla sua ricerca, ma inutilmente. Allora decise di affidarsi ai suoi sensi ed iniziò a seguire io suo odore. Man mano che si avvicinava riconobbe la strada, adesso sapeva dove trovarlo.

Nick stava correndo nella sua forma di lupo, gli ultimi mesi li aveva passati in solitudine e gran parte nella sua forma animale. Dopo aver incontrato e parlato in pratica con tutto il vilaggio sentiva la necessità di isolarsi un po' riconettendosi con la natura.
Ma un profumo di torta alla vaniglia lo riportò subito alla realtà.
Tornò umano è si vestì in fretta intenzionato ad evitarlo, ma purtroppo era già stato raggiunto.

- Nick!

L'alpha si voltò cercando di mettersi la sua espressione più tranquilla.

- Oh! Ciao Enea.

- Scusami se ti disturbo, ma volevo parlarti di una cosa.

- Mmm... va bene dimmi.

- Voglio allenarmi.

Nick lo guardò stranito, ed Enea già in imbarazzo lo diventò ancora di più.

- Che intendi con allenarti?

Dopo un po' di silenzio l'omega si decise a parlare.

- Voglio allenarmi come i beta e gli alpha. So di essere un omega, ma sono un maschio e in caso di necessità anch'io voglio essere pronto a poter difendere il vilaggio.

Nick senza neanche accorgersene trattenne per qualche attimo il fiato. Non si aspettava quella richiesta e inoltre nella sua vita aveva incontrato un solo omega maschio, quindi non sapeva neanche se Enea sarebbe stato in grado di affrontare degli allenamenti così duri.

Dopo minuti che ad Enea sembrarono delle ore, finalmente Nick iniziò a parlare.

- In tutta franchezza non so se è una cosa fattibile. In questi due mesi che sono stato via, voi piccoli siete tutti cambiati, anche tu. Non credo che con il tuo fisico riusciresti a farlo.

E in efetti era vero, mentre i corpi degli alpa erano cresciuti in altezza e in muscolatura, lui aveva solo qualche centimetro in più e nonostante avesse un fisico tonico di certo non aveva una muscolatura ben definita.

- Se non mi alleno non avrò mai un fisico diverso da questo non credi?
Disse il ragazzo con un tono non molto adatto per parlare con il capo branco.

Nick fece un piccolo ringhio per fargli capire il suo errore, per poi fare un grosso sospiro.

- Fammi parlare con Nana, vedrò che ne pensa. Va bene?

Enea annui non riuscendo a nascondere però la sua felicità.

Dopo aver lasciato lì l'omega con la scusa degli impegni Nick si recò subito dell'anziana.





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