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La situazione era cambiata: Iron Man contro Thanos.
Inizia a lanciargli mini missili e laser, ma nulla sembra sfinirlo. Rompe il casco e vedo mio padre sanguintante. Lo punta con il guanto e della luce viola fuori esce da esso.
«Se lo uccide, io uccido lui!» ringhio a denti stretti.
Mi divincolo dalla presa ma Spider-Man mi tiene ben stretta.
L'armatura stava cedendo, aveva una gamba completamente scoperta, il petto ormai rotto coperto solo in alcuni punti e seguiva il braccio destro con la testa completamente scoperta.
Vuole colpirlo con una lama ma Thanos gliela impienta nello stomanco facendolo sedere su una roccia. Sento un dolore lacinante allo stomaco e vedo mio padre cadere in ginocchio.
«No, no, no, no...»
La cosa piú straziente in quel momento era rimanere a guardare senza fare niente. Lo avevo visto troppe volte perdere quasi la vita nelle missioni precedenti ma adesso era diverso l'avrebbe persa davanti a me e non avrei potuto fare niente.
Delle lacrime iniziano a cadermi sul viso e tiro su col naso. Sento la presa allentare e vedo Peter con lo sguardo fisso su di loro.
«Dov'é Iron Girl?» chiede il Titano alzando la voce e guardandosi intorno.
Una luce viola mi avvolge e mi trascina verso di loro. Peter cerca di tenermi ma perde la presa. Arrivo davanti a loro e mi posa a terra con delicatezza facendomi un sorriso. Spider-Man gli lancia un ragnatela esplosiva ma lo scaraventa a terra.
«Non provare... a torcerle... un solo capello...» ansima mio padre.
«È tanto carina, come potrei farlo?» ghigna lui.
Perdo la pazienza e inizio a colpirlo con tutte le forze rimaste. Non gli facevo nemmeno il sollettico, schiva ogni mio colpo rendendo l'armatura come quella di mio padre.
Quasi tutto il corpo era coperto da ferite e sentivo il sangue uscire che si mischiava alle lacrime, ma non gli davo importanza.
«Calma, calma, non puoi sconfiggermi. Ho vinto» dice puntandomi il guanto. Attiva una gemma e mi intrappola con delle corde rosse.
Stringe il pugno e le corde si stringono facendomi urlare dal dolore perchè, per qualche strano motivo, erano infuocate.
«Perché non mi uccidi?» chiedo guardandolo con sguardo di fuoco.
